La tappa di Bologna
Il 14 Febbraio è approdato a Bologna il progetto “Lettere alla scuola”, a cinquant’anni dall’uscita di “Lettera a una professoressa” della Scuola di Barbiana di Don Milani, ideato con il proposito di mettere in rete le multiformi realtà educative italiane per la scrittura collettiva di un libro che riaccenda i riflettori del dibattito pubblico sulla scuola attraverso la voce degli alunni, soprattutto i più emarginati.
L’europarlamentare Curzio Maltese, promotore dell’iniziativa e componente della Commissione Cultura ed Educazione del Parlamento Europeo, ha dato appuntamento al mondo della scuola del capoluogo emiliano presso l’Istituto Superiore Manfredi Tanari in quella che è stata la seconda tappa dopo la presentazione nazionale a Roma lo scorso Novembre.
Sito alla confluenza tra alcune delle zone simbolo della periferia bolognese quali il Quartiere Savena e San Donato ed il rione Pilastro, la scelta di questo istituto quale “location” per l’incontro non è stata casuale, ma simbolo dei luoghi e delle persone dai quali si vuole partire per la costruzione di questo progetto.
Ad accogliere i partecipanti, provenienti da scuole di tutta la città, Curzio Maltese ha invitato ad esporre il proprio punto di vista sul tema Igiaba Sciego (scrittrice e giornalista), Lorenzo Grilli (Insegnante e componente dell’Associazione Scuola e Costituzione) e Nadia Urbinati (Docente della Columbia University). Dopo una breve introduzione del promotore, che ha voluto testimoniare l’ideologizzazione del tema educativo in sede europea e la necessità di parlare di scuola con chi la vive quotidianamente, i relatori si sono espressi con diverse tematiche e spunti di riflessione.
Da Igiaba Sciego, che ha voluto sottolineare l’importanza di ritrovare una dimensione multiculturale e tollerante, citando gli ultimi “rigurgiti di intolleranza e odio” della cronaca nazionale, a Lorenzo Grilli, che ha evidenziato la solitudine della classe docente a cui viene richiesto il compito di formare il cittadino del domani: obiettivo al quale deve tendere la scuola, ma che non può raggiungere da sola all’interno di una società che sembra sempre investire meno su senso di comunità e cittadinanza attiva. A conferma di questa tesi l’intervento finale di Nadia Urbinati, che si è soffermata sulle contraddizioni a suo avviso insite nella nuova forma di “alternanza scuola – lavoro”, che sembra maggiormente interessata a creare “prestatori d’opera con basse pretese” piuttosto che cittadini lavoratori.
L’alternanza scuola lavoro è stato quindi il tema principale del conseguente dibattito, vivace e partecipato. Grazie al contributo di alcuni rappresentanti degli studenti che, invitati a parlare, non si sono sottratti ad un sincero confronto con i presenti, si è potuto avere un primo assaggio di quello che “Lettere alla scuola” vuole essere. I ragazzi hanno concordato, da un lato, su alcune problematiche del mondo della scuola ma dissentito, dall’altro, sulle critiche dei relatori concentrandosi maggiormente sulle parti positive della loro esperienza di alternanza tra istruzione e lavoro. Si sono potute così gettare le primissime basi di quell’attento ascolto delle giovani generazioni quale tappa fondamentale per il coinvolgimento attivo degli stessi nel miglioramento della scuola.
Il solco tracciato a Roma è stato quindi proseguito a Bologna: il viaggio in giro per l’Italia che tesserà la rete per la costruzione collettiva di “Lettere alla scuola” proseguirà i prossimi mesi: Milano e Palermo a Marzo, Napoli ad Aprile, Padova a Maggio, Torino a Giugno e Bari a Settembre. Per ogni informazione continuate a seguire il sito ufficiale, www.lettereallascuola.com.