Servizi di salute mentale e disuguaglianze

Dalle evidenze epidemiologiche alle risposte dei servizi: risultati di un’analisi multimetodologica.

Questo lavoro origina da una ricerca-azione sulle disuguaglianze di salute realizzata a Bologna dal Centro di Salute Internazionale e interculturale dell’Università di Bologna, in collaborazione con Comune, AUSL e Policlinico di S.Orsola (CSI, 2022). Inizialmente, tra gli indicatori presi in esame non ve ne erano di specifici sulla salute mentale, ma ben presto il lavoro di campo aveva fatto emergere la rilevanza delle problematiche in questo ambito nelle aree interessate dalla ricerca-azione. Si era pertanto deciso di includere alcuni indicatori di salute mentale nel lavoro, ma anche di proseguire con un approfondimento specifico sul tema. Come la ricerca più ampia, anche questo focus si caratterizza per l’utilizzo di un approccio interdisciplinare (studio epidemiologico e approfondimento qualitativo) a cui hanno collaborato diverse professionalità e diverse istituzioni.

Il report di progetto, dopo una descrizione della metodologia utilizzata, entra nel dettaglio dei risultati integrando quelli emersi dallo studio epidemiologico e quelli riportati da operatori/rici all’interno di focus group e incontri dedicati. Vengono illustrati i dati emersi dall’analisi epidemiologica della distribuzione di indicatori di salute mentale nelle aree statistiche della città, per poi passare all’impatto dei determinanti sociali considerato sia alla luce delle correlazioni statistiche analizzate, sia di quanto emerso dall’analisi qualitativa dei focus group e dell’incontro di restituzione di fine progetto. Vengono poi riportate le riflessioni, emerse nei focus group, su come i servizi interagiscono con le disuguaglianze rilevate, talora in senso di riproduzione, talora in senso di contrasto. Infine, vengono riportati gli elementi di possibile innovazione organizzativa discussi in parte nei focus group e, in maniera più estesa ed esplicita, durante l'incontro finale di restituzione. Nelle conclusioni si provano a identificare alcune “linee di frattura” che rappresentano altrettanti “luoghi fertili” dove un ripensamento, più o meno esplicito, sta avvenendo, anche trasposto in pratiche innovative sul nostro territorio, orientate verso gli assi di maggiore integrazione, prossimità, e partecipazione.