Lettera di Pellegrino Artusi

Firenze, 28 dicembre ’902
Stimatissimo Signor Guerrini
Da molto tempo desideravo le notizie di Lei e della sua famiglia, ma per non seccarla ho aspettato fno a questi giorni che il buon uso vuole di farsi vivi reciprocamente i conoscenti e gli amici. Si compiaccia dunque di farmi sapere se Lor Signori stanno bene come spero. Io, benché sia molto sensibile al freddo, mi contento e per ora passo meglio l’inverno che non fu l’anno scorso.
L’ultimo suo scritto, a me diretto, porta la data di un mese fa del quale credo di non averla mai ringraziata, seb- 

bene lo aggradissi moltissimo, perché mi indicava il modo di togliere al pesce di valle il sito del fango della qual cosa terrò buon conto se avrò la fortuna di pubblicare la 7a edizione del mio libro di cucina.
Mi rammenti alla sua cara famiglia ed augurando loro buona fine e un lungo corso di anni felici mi confermo suo 

Ammiratore
Pellegrino Artusi