Il fondo Guerrini raccoglie le lettere in entrata che Olindo ha ricevuto dal 1866 al 1916. Si tratta quindi di un vero e proprio monumento documentario, una raccolta di pregio che, oltre a registrare le vicende quotidiane e le richieste dei corrispondenti, conserva in alcuni casi missive importanti, documenti inediti di personalità di spicco dell'Italia postunitaria e dell'Europa ottocentesca. In questi cinquant'anni, che portano dall'Unità alla Grande Guerra, Guerrini ha ricevuto missive firmate da Pellegrino Artusi, Giosue Carducci, Felice Cavallotti, Andrea Costa, Benedetto Croce, Gabriele d'Annunzio, Edmondo De Amicis, Angelo De Gubernatis, Domenico Farini, Severino Ferrari, Angelo Formiggini, Renato Fucini, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Giacosa, Luigi Illica, Augusto Majani (Nasica), Ferdinando Martini, Augusto Murri, Enrico Panzacchi, Giovanni Pascoli, Corrado Ricci, Augusto Righi, Aurelio Saffi, Matilde Serao, Angelo Sommaruga, Emilio Treves, Vera Zasulic, Emile Zola.
Questo semplice e non esaustivo elenco di corrispondenti (tra i quali si contano politici e rivoluzionari, editori e scrittori, giornalisti e illustratori) già restituisce la dimensione storica del fondo. La mole di documenti, che dunque può aprire orizzonti di ricerca riguardanti non solo l'opera di Guerrini, è in questo momento sottoposta a regesto. Lo scopo del Laboratorio Guerrini, infatti, non è solo quello di valorizzare il patrimonio attraverso le sue pubblicazioni, ma di lavorare al fine di rendere fruibili i materiali al pubblico.