Collana Bagheera

Il centro di ricerca in letteratura per l’infanzia CRLI promuove e collabora alla realizzazione di una specifica collana di studi dal titolo “Bagheera” (ETS, Pisa).
La collana Bagheera rimanda all’autorevole e avventuroso personaggio mentore del piccolo Mowgli per evidenziare il ruolo delicato e speciale che la letteratura per l’infanzia riveste per i lettori, gli autori, gli studiosi.
La collana, infatti, si propone di dar voce a contributi della ricerca che indagano la complessità della letteratura per l’infanzia, valorizzando la vocazione alla molteplicità e all’interdisciplinarietà degli approcci teorici propria di un ambito che si connota per la propria composita appartenenza. Sostanzialmente intrecciata alla storia culturale dell’infanzia, della sua immagine e del suo rapporto con il mondo adulto, la letteratura per l’infanzia e l’adolescenza abita un territorio di confine e di confluenza da sempre congiunto alla circolarità dell’immaginario e, quindi, alla creazione di metafore, rappresentazioni, temi e narrazioni che si radicano e si intrecciano nella produzione di libri per l’infanzia e, non da oggi, si ramificano nel cinema, nel teatro, nell’arte, nei media. Alle bambine e ai bambini, infatti, si porgono le visioni testimoniali della vicenda umana, con storie, figure e racconti che ne costituiscono il patrimonio in divenire. Esplorarne il senso e la pluralità dei significati richiede percorsi di studio, approfondimento, decifrazione che mettano a confronto chiavi interpretative e offrano occasioni di innovazione e crescita alla ricerca. Sostenere questo processo è lo scopo della collana.

Public Schools: formare il giovane uomo ideale.
Storia di una istituzione inglese tra storia dell'educazione e letteratura per l'infanzia
Autore: Giorgia Grilli
Anno: 2017

Ci sono scuole che sono ‘più scuole’ di altre, nell’immaginario collettivo del mondo occidentale, e le public schools britanniche sicuramente si candidano ad essere tali anche per chi non appartenga al mondo anglosassone e non le abbia mai frequentate o direttamente conosciute. Questo anche grazie alla notevole e incisiva produzione letteraria e filmica che su di esse si è sviluppata, una produzione che, se pure in modo aggiornato e con una inedita piega fantastica, arriva fino alla serie di libri di Harry Potter. In questo volume si cerca di tracciare la storia di queste potenti istituzioni educative, particolari per il loro essere state – pur con tutti i cambiamenti, le rivoluzioni interne, le riforme del curriculum e filosofiche che nel tempo si sono succedute – irriducibili universi a parte, isolati, isolanti, caratterizzati da propri codici e capaci di mettere i ragazzi come tra parentesi rispetto al mondo ‘reale’, paradossalmente per renderli pronti e perfetti per poterlo poi governare. Lo studio, mettendo a confronto i documenti ufficiali con il filone letterario delle school stories, intrecciando cioè la storia dell’educazione con quella della letteratura per l’infanzia, analizza l’evoluzione degli ideali educativi delle public schools in relazione ai mutamenti del contesto storico-sociale e dell’immaginario nella Gran Bretagna ai tempi dell’ascesa del suo Impero. Ne individua, al contempo, il persistente e immutato obiettivo di fondo: la formazione di giovani uomini destinati alla leadership e capaci di un comportamento ideale, tanto da diventare un modello anche e soprattutto per coloro che, appartenendo a classi sociali inferiori, in quelle scuole prestigiose non potevano andare, ma agli studenti-eroi di tanta fiction tentavano in tutti i modi di somigliare. 

Giorgia Grilli insegna letteratura per l’infanzia all’Università di Bologna. È co-fondatrice del Centro di Ricerca in Letteratura per l’infanzia (CRLI) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione. Ha scritto e/o curato diversi volumi e saggi critici sulla letteratura per l’infanzia, alcuni dei quali tradotti e pubblicati in inglese (Myth, Symbol and Meaning in Mary Poppins, Routledge, 2014; Bologna: Fifty Years of Books for Children From Around the World, BUP, 2013; con Fabian Negrin, Ugo Fontana. Illustrating for Children, ETS, 2014; con Marcella Terrusi, A (Visual) Journey to Italy, in Evelyn Arizpe, Teresa Colomer, Carmen Martinez Roldan (eds), Visual Journeys Through Wordless Narratives. An International Inquiry with Immigrant Children and ‘The Arrival’, Bloomsbury Academic, 2014). Altre sue pubblicazioni sono: (con Emy Beseghi), La letteratura invisibile. Infanzia e libri per bambini (Carocci, 2011); Libri nella giungla. Orientarsi nell’editoria per ragazzi (Carocci, 2012). Ha organizzato e partecipato a diversi seminari e convegni internazionali sulla letteratura per l’infanzia, in particolare negli USA, dove nel 2015 è stata insignita del titolo di ‘Distinguished Scholar’ dalla Children’s Literature Association.

Un fantasy tutto italiano
Le declinazioni del fantastico nella letteratura italiana per l'infanzia dall'Unità al XXI secolo
Autore: Lindsay Myers
Anno: 2017

La letteratura italiana per ragazzi ha una lunga e originale tradizione del ‘fantastico’. Con l’eccezione di Pinocchio di Carlo Collodi, però, è rimasta quasi del tutto sconosciuta fuori dell’ Italia. Perché il fantastico italiano per ragazzi è rimasto un segreto così ben custodito? Quanto ‘internazionale’ è il termine children’s fantasy, e in che misura il suo sviluppo è stato influenzato da fattori locali? Making the Italians, già uscito in versione inglese nel 2012, offre un dettagliato e appassionante excursus storico e critico-letterario della produzione letteraria per l’infanzia in Italia dal 1870 fino a oggi allo scopo di ricostruire e legittimare l’esistenza di una lunga e considerevole tradizione nazionale di un ‘genere fantasy’, che presenta caratteristiche proprie e del tutto originali.

Questo volume contribuisce a colmare il gap esistente tra due tradizioni critiche, quella anglosassone e quella italiana, riportandole sul terreno comune dell’analisi di un preciso settore della letteratura per l’infanzia a cui fino ad ora non era mai stata assegnata una fisionomia unitaria ed organica e che invece parrebbe trovare una propria specifica identità proprio sotto l’etichetta di un ‘genere fantasy italiano’.

Lindsay Myers è docente di letteratura e cultura italiana presso l’Università di Galway in Irlanda. Si occupa di letteratura italiana per ragazzi del Novecento e contemporanea, dell’influenza dei media su bambini e adolescenti, e del rapporto tra produzione letteraria e potere politico in Italia, su cui ha pubblicato diversi articoli, sia in inglese che in italiano. Studiosa di letteratura comparata, ha creato e gestito l’innovativo corso di laurea in Children’s Studies all’Università di Galway ed è membro fondatrice della Irish Society for the Study of Children’s Literature, oltre ad essere membro attivo di diverse associazioni internazionali sulla letteratura per l’infanzia, fra cui l’International Research Society for the Study of Children’s Literature, Children’s Literature in Italy e la Children’s Literature Association.
In copertina: disegno di Dermot Canniffe

Bambine nel bosco
Cappuccetto Rosso e il lupo fra passato e presente
Autore: Susanna Barsotti
Anno: 2016

Il bosco delle narrazioni è, da sempre, metafora dell’ignoto, del misterioso, della paura e della fascinazione. I protagonisti delle storie compiono in esso percorsi di attraversamento perdendosi nell’intrico vegetale, sperimentando divoramenti, lasciandosi inghiottire da sentieri poco battuti perché solo così si può far ritorno. Il bosco è passaggio privilegiato verso l’altro mondo, stabilisce un confine, un fuori, un’alterità rispetto al mondo abitato, opponendosi al dentro rassicurante delle case.
Al limitare di questo bosco si affaccia una bambina pronta ad intraprendere il proprio viaggio; seguendo i suoi passi questo libro si propone di ricostruire il percorso, anche storico, che la protagonista dal noto copricapo rosso ha compiuto nel suo migrare da un paese all’altro, da un’epoca all’altra, da una forma narrativa all’altra. Nella storia di Cappuccetto Rosso c’è la paura del bosco e quindi del lupo, dei riti di passaggio e quindi della morte; c’è il perdersi nell’altrove che è un perdersi in se stessi, nell’altro da sé, che è però passaggio necessario per acquisire la propria identità; c’è la trasgressione, il disobbedire alla regola, primo passo sul cammino della crescita, della conquista della propria autonomia e Cappuccetto Rosso è bambina ribelle, volitiva e, nelle versioni popolari, scaltra, che inganna il lupo e da lui si salva. Sta forse in questo il fascino che l’icona di Cappuccetto Rosso esercita da sempre. È la “paura della paura” che questa piccola protagonista incarna, il nucleo centrale della sua storia risiede proprio nel suo addentrarsi da sola nel bosco per incontrare il lupo e vincerlo ed è questo il tema che, spesso per voce di donna, transita nelle rappresentazioni contemporanee, filmiche, artistiche, mediatiche e porta la protagonista ad affrontare lupi molto più simili alla natura umana e proprio per questo più inquietanti e pericolosi. Le Cappuccetto Rosso di oggi devono attraversare foreste di cemento, perdersi in “nonluoghi” altrettanto affascinanti e al contempo insidiosi, oscuri e ignoti, quanto il bosco delle epoche passate.

Susanna Barsotti insegna Letteratura per l’infanzia presso l’Università degli Studi di Cagliari. Nell’ambito del proprio percorso di ricerca ha lavorato, in particolare, sulla narrazione e le sue valenze pedagogico-educative e sul rapporto tra codice scritto e codice iconico negli albi illustrati. È autrice di numerosi saggi e volumi; tra le pubblicazioni più recenti si segnalano il volume Ancora Pinocchio. Riflessioni sulle avventure di un burattino, (con A. Avanzini, Franco Angeli, Milano 2012); il saggio Bambine, bambini e regole infrante. Precetti e insegnamenti morali nella letteratura per ragazzi tra Otto e Novecento (nel volume L’educazione sentimentale. Vita e norme nelle pedagogie narrate curato da F. Borruso, L. Cantatore, C. Covato, Guerini, Milano 2014) e l’articolo The fairy tale: recent interpretations, female characters and contemporary rewriting. Considerations about an “irresistible” genre (nella rivista «Ricerche di Pedagogia e Didattica», n. 10, 2015).

Parva sed apta mihi
Studi sul paesaggio domestico nella letteratura per l’infanzia del XIX secolo
Autore: Lorenzo Cantatore
Anno: 2015

Parva sed apta mihi è un verso latino che vuol dire piccola ma adatta a me. Un tempo veniva inciso sulla facciata di molte case per esprimere l’orgoglio di chi, con grandi sacrifici, era riuscito a costruirsi la dimora della vita. Inseguendo i significati intensi e ambigui che il concetto di domesticità ha assunto nella storia della cultura borghese occidentale, questo libro bussa alla porta di molte delle case dove gli scrittori per l’infanzia dell’Ottocento hanno fatto vivere i loro giovani protagonisti. Oliver Twist, David Copperfield, Rémi, Tom Sawyer, Hukleberry Finn, le Piccole donne, l’Incompreso Humphrey, le eroine di Salgari sono solo alcuni dei personaggi letterari le cui abitazioni vengono esplorate da Lorenzo Cantatore come fossero altrettante metafore della vita. 
Ancora oggi il rapporto fra il bambino e la casa è un tema di grande attualità nella ricerca educativa, ed è la prima manifestazione concreta della cura ma anche dei modelli imposti dagli adulti. Narrare ai bambini storie ambientate in paesaggi domestici capaci di catturare il loro immaginario è ed è stato un motivo dominante di innumerevoli fiabe, racconti, romanzi e albi illustrati dove la poesia dei luoghi svela un’anima profondamente pedagogica che fa vibrare le corde più complesse e contraddittorie dei rapporti tra infanzia, famiglia e società.

Lorenzo Cantatore insegna Letteratura per l’infanzia e Storia della scuola e delle istituzioni educative nell’Università degli Studi Roma Tre. Studioso di storia dell’educazione, di letteratura e arte fra Otto e Novecento, è autore e curatore di numerosi saggi e volumi. Fra le sue pubblicazioni più recenti si segnala la cura di: Il primo amore: l’educazione sentimentale nelle pedagogie narrate (con F. Borruso, Guerini, Milano 2012); Ottocento fra casa e scuola: luoghi, oggetti, scene della letteratura per l’infanzia (Unicopli, Milano 2013); L’educazione sentimentale: vita e norme nelle pedagogie narrate (con F. Borruso e C. Covato, Guerini, Milano 2014).

La vetrina magica - The magic showcase
50 anni di BolognaRagazzi Awards, editori e libri per l'infanzia
50 Years of BolognaRagazzi Awards, Publishers and Children’s Books
Autore: William Grandi
Anno: 2015

Grafica e illustrazione sono da sempre due elementi fondamentali dell’editoria. Esse hanno dato colore, forma e rappresentazione alle avanguardie estetiche, alle mutazioni sociali, alle trasformazioni culturali che si sono succedute nel corso del tempo. Questo libro – frutto di una rigorosa ricerca storico-critica – entra nel rapporto tra grafica, arte e cultura, analizzando il prezioso e cospicuo patrimonio di titoli per l’infanzia premiati dalla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna negli ultimi cinquant’anni. La “vetrina magica” in cui vengono posti da mezzo secolo i libri selezionati da ogni parte del mondo – quali vincitori o meritevoli di menzione speciale – dalle attente e internazionali giurie della Fiera, non è solo una testimone importante delle evoluzioni che hanno contraddistinto l’editoria, la letteratura e la grafica per ragazzi, ma è anche un punto di vista privilegiato per osservare i mutamenti della Storia e dell’immaginario collettivo.

Graphic art and illustration have always been two fundamental aspects of book publishing. They have lent colour and form to the avant-garde aesthetics, social changes and cultural transformations taking place down the years. This book - result of in-depth historical and critical research - looks at just how graphic art, art and culture interrelate, and does so through the prism of the huge collection of prize-winning books of the Bologna Children’s Book Fair over the last fifty years. The Magic Showcase displaying the volumes from all corners of the world to receive awards or special mentions from discerning international juries, not only testifies to the way publishing, literature and graphic art for young people have developed. It is also a privileged vantage point from which to observe the history of the collective imagination.

William Grandi è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G. M. Bertin” dell’Università di Bologna, dove collabora con la cattedra di Letteratura per l’Infanzia. È autore di monografie, articoli e ricerche sui libri e sulle illustrazioni per ragazzi.

William Grandi is a research assistant at Bologna University’s ‘G.M. Bertin’ Department of Education Sciences. He has authored monographic studies, articles and research papers on books and illustrations for children.

La scuola tra le righe
Autore: Anna Antoniazzi
Anno: 2014

Se la storia è intrinsecamente legata ad ogni aspetto della nostra vita, anche i racconti – non importa se fantastici o attinenti alla realtà direttamente vissuta – conservano, per chi sappia e voglia individuarle, tracce del passato e delle nostre radici profonde.
La tesi di fondo del volume, infatti, è che si possano rintracciare, anche all’interno della produzione letteraria, le linee guida delle trasformazioni politiche, economiche e sociali che hanno coinvolto il nostro Paese negli ultimi centocinquanta anni. Ma non solo.
Colta attraverso lo sguardo partecipato, critico, severo, propagandistico, militante, oppure ironico e irriverente dello scrittore, la scuola appare come un organismo complesso, vivo e vivace, ricco di contraddizioni, di ambivalenze quando non, addirittura, di antinomie. È nelle storie, infatti, che la scuola palesa il proprio lato nascosto trasformandosi in un ‘altrove’, talvolta inquietante e oscuro, che è necessario decifrare e interpretare.

Anna Antoniazzi è ricercatrice di Letteratura per l’infanzia presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova. Studiosa del rapporto narrativo e immaginativo che lega il libro agli altri media è autrice di articoli in riviste specializzate e saggi in volumi collettivi. Tra le sue pubblicazioni: Labirinti elettronici. Letteratura per l’infanzia e videogame (Milano, 2007); Nella stanza dei bambini. Tra letteratura per l’infanzia e psicoanalisi (con Adalinda Gasparini, Bologna, 2009), Romagna notturna. Fantasmi, spiriti e apparizioni tra fiaba, leggenda e storia (Cesena, 2011) e Contaminazioni. Letteratura per ragazzi e crossmedialità (Milano, 2012). È autrice del video Lo sguardo di Chamsous Sabah. Bambine nell’immaginario (MeLa, 2014).

Ugo Fontana
Illustrare per l'infanzia - illustrating for children
Autore: Giorgia Grilli, Fabian Negrin
Traduzione di: Stephanie Johnson
Anno: 2014

Ugo Fontana (1921-1985) è un illustratore fiorentino che ha dedicato tutta la sua opera ai libri per bambini. Ha lavorato, dagli anni Quaranta fino alla sua scomparsa, per i più grandi editori per ragazzi (Fabbri, Mondadori, Marzocco-Giunti ecc.) illustrando in grande formato soprattutto fiabe, molte delle quali per la collana Fiabe Sonore che negli anni Sessanta è entrata nelle case di tantissimi italiani.
Ma oltre alle immagini legate al fiabesco Fontana ha creato illustrazioni anche per romanzi, copertine e libri di divulgazione per ragazzi, come per esempio Grandi Regine, volume di biografie di sovrane dall’antichità all’età moderna nel quale ha attinto, per le proprie tavole, a tutta la storia dell’arte, mirabilmente ripresa e rielaborata nelle sue sofisticate composizioni e nei suoi stupefacenti ritratti.
Con una attenzione specialissima all’infanzia e alla complessità del suo mondo interiore (i suoi bambini sono raffigurati in tutti i loro umori e malumori), Fontana è stato un illustratore straordinario per sensibilità, qualità e quantità di opere realizzate (più di 250 libri), e per la passione con cui si è occupato, ritenendola in assoluto la sfida più alta per un illustratore, sempre e solo di immagini per l’infanzia.
Il recupero e l’analisi della sua opera, in tempi in cui vigono modalità assai più veloci, superficiali e raramente ‘manuali’ di illustrazione, diventa importante per creare confronti, riflessioni, dibattiti sulle direzioni in cui stanno andando, potrebbero o dovrebbero andare le immagini dedicate ai bambini.
Questo catalogo, in italiano e in inglese, offre la migliore rappresentazione dell’arte di Ugo Fontana, artista che ha firmato le serie per bambini più famose e di successo, oggi collezionate e conservate come oggetti cult.

Ugo Fontana (1921-1985) was a Florentine illustrator who dedicated his life’s work to children’s books. From the 1940s until his death, Fontana worked for Italy’s major publishers (Fabbri, Mondadori, Marzocco-Giunti etc.) especially producing large format fairy stories, many for the very popular Fiabe Sonore series that practically no Italian home was without in the 1960s. He also illustrated novels, book covers and learning books like, for example, Grandi Regine (Queens) an overview of women sovereigns from ancient times to the modern day. Here, his vast knowledge of the history of art was harnessed to produce sophisticated compositions and amazing portraits.
Fontana’s focus on childhood and the child’s complex interior world (his children are shown in the full gamut of moods), gave his work an extraordinary sensitivity and quality. His dedication to what he considered the greatest challenge – illustrating for children – led him to illustrate more than 250 books.
Returning to examine Fontana’s work in an age where illustration techniques are swifter, more superficial and rarely painstakingly ‘manual’, prompts reflection on the current state of illustrations for children and where they could or should be going.
This catalogue in English and Italian includes a wide selection of works by Ugo Fontana, an artist who illustrated the most well-known and successful children’s books of his day, works that now enjoy a cult following and have become prized collector items.

GIORGIA GRILLI insegna Letteratura per l’infanzia all’Università di Bologna, dove ha contribuito a fondare il primo Centro di Ricerca in Letteratura per l’infanzia in Italia.
Ha scritto numerosi saggi critici sulla letteratura per l’infanzia e nel 2013, in occasione del cinquantesimo anniversario della Fiera del libro per ragazzi di Bologna, ha curato Bologna: Cinquant’anni di libri per ragazzi da tutto il mondo. Bologna: Fifty Years of Books for Children from Around the World (BUP), un doppio volume italiano e inglese con contributi sulla storia recente dei libri per bambini scritti da studiosi di tutto il mondo.

GIORGIA GRILLI teaches Children’s Literature at Bologna University where she has recently helped found Italy’s first Children’s Literature Research Centre.
She has written many critical essays on children’s literature and, in 2013, for the Fiftieth Anniversary of Bologna Children’s Book Fair, she has edited Bologna: Cinquant’anni di libri per ragazzi da tutto il mondo. Bologna: Fifty Years of Books for Children from Around the World (BUP), a double volume in Italian and English containing essays on the recent history of children’s books written by scholars from all over the world.

FABIAN NEGRIN è autore e illustratore di libri per bambini. Ha vinto prestigiosi premi internazionali ed è candidato al Hans Christian Andersen Award e all’Astrid Lindgren Memorial Award (considerati i premi ‘Nobel’ della letteratura per l’infanzia).

FABIAN NEGRIN is an author and illustrator of children’s books. Winner of several prestigious international awards, he is a candidate for the Hans Christian Andersen Award and the Astrid Lindgren Memorial Award (considered the ‘Nobel’ prizes of children’s literature).

Lo sguardo della memoria
Rileggendo il Piccolo Principe
Autore: Aa. Vv.
A cura di: Emy Beseghi, Cosimo Laneve
Anno: 2014

Letto e amato in tutto il mondo da adulti e bambini, Il Piccolo Principe continua ad essere uno dei più sorprendenti successi della storia editoriale. Nella magia un po’ misteriosa di questo capolavoro, carico di echi autobiografici e di una segreta premonizione alla scomparsa del suo autore, i lettori non cessano di trovare preziose metafore che svelano, ancora oggi, qualcosa di noi.
Ma chi è davvero Il Piccolo Principe, perché ha conquistato diverse generazioni al punto da essere tradotto in più di duecento lingue? E chi era Saint-Exupéry, il pilota elegante e audace che sparì nel Mediterraneo come un autentico personaggio di fiaba?
Questo volume intende ripercorrere i significati più nascosti di questo grande classico: con una pluralità di strumenti critici che privilegiano un approccio ermeneutico in chiave pedagogica, si compone una rilettura complessa, emozionante e quanto mai attuale dell’opera di Saint-Exupery, pilota dal cuore bambino.

Emy Beseghi è professore ordinario di Letteratura per l’infanzia presso l’Università di Bologna e coordinatrice del Dottorato di ricerca in Scienze Pedagogiche. Responsabile scientifica del Centro di ricerca in Letteratura per l’infanzia, è autrice e curatrice di numerose pubblicazioni tra cui Infanzia e racconto. Il libro le figure la voce lo sguardo (2008), La letteratura invisibile. Infanzia e libri per bambini (2012) in collaborazione con Giorgia Grilli.

Cosimo Laneve insegna Didattica generale presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Autore di opere dedicate alla ricerca sull’insegnamento e sulla scrittura, dirige i «Quaderni di didattica della scrittura». Tra le sue ultime pubblicazioni: Manuale di didattica (2011), Senza Parole. Il silenzio pensoso nella scuola (2012) con Chiara Gemma; Raccontare dalla cattedra e dal banco (2013).

Naviganti
Ragazzi e teatro: incontri di laboratorio, incontri di vita
Autore: Milena Bernardi, Roberto Frabetti
Anno: 2013

«Ci sono parole, in questo libro, che risuonano linde e insieme misteriose: biografia, adolescenza, inattuale, eroe, romanticismo… Ci vuole coraggio anche solo a ritrovarle e a pronunciarle, queste parole». Così Antonio Faeti, comincia la sua prefazione al volume che comprende il racconto di una lunga e emblematica esperienza di laboratori teatrali con giovanissimi partecipanti, incontrati mentre attraversano il guado delle loro adolescenze. Protagonisti della metafora teatrale, le ragazze ed i ragazzi, vanno riconoscendo il senso esistenziale del loro percorso nelle parole, nelle invenzioni, nella mitopoiesi che caratterizza la ricerca. 
Intorno a quell’esperienza si muovono le riflessioni che ne approfondiscono i significati, più che mai rilevanti e illuminanti, se comparati alle criticità tanto spesso evidenziate riguardo all’età adolescenziale nella società contemporanea. Si vede allora come lo spazio metaforico consenta il generarsi di condizioni di relazione, di pensiero, di immaginazione, di iniziazione e di cominciamento che aprono a nuovi orizzonti di conoscenza di sé, dell’altro, del mondo, alla luce dell’alterità e della ricerca creativa, non più o soltanto sottomessa alla ripetitività sterile di stereotipie e convenzioni. L’intreccio costante delle fonti letterarie, poetiche, artistiche offre così la possibilità di scoprire punti di vista inattesi, ulteriori visioni e itinerari di cambiamento per progettare un futuro pieno di senso. La proposta di “naviganti” vuole, infatti, sottolineare la necessità culturale e pedagogica di non disperdere la forza propulsiva di ambiti, solitamente marginali, in cui conoscenza, linguaggi artistici, esperienza e attenzione alla qualità della relazione, possono coniugarsi accompagnando i più giovani verso possibili e necessarie scoperte di vita.

Milena Bernardi, professore associato di Letteratura per l'Infanzia all'Università di Bologna, ha pubblicato le monografie Infanzia e fiaba (Bologna, 2005), Infanzia e metafore letterarie (Bologna, 2009) e Il cassetto segreto. Letteratura per l'infanzia e romanzo di formazione (Milano, 2011).
Roberto Frabetti, autore, attore, regista, conduttore di laboratori teatrali, tra i fondatori de La Baracca,  la compagnia teatrale che gestisce il Teatro Testoni Ragazzi, teatro stabile d'innovazione per giovani e ragazzi di Bologna. E' autore di saggi e volumi tra cui Il nido e il teatro: adulti e bambini, un rapporto da soggetto a soggetto (Bologna, 2000).
Antonio Faeti, già professore ordinario di Letteratura per l'Infanzia all'Università di Bologna, è autore di numerosi e importanti saggi critici: tra i più recenti ricordiamo La prateria degli asfodeli (Bologna, 2010) e Il libro dei miei fumetti (Milano, 2013).