«Il valore ermeneutico di una lettura bambina è insostituibile nella lotta contro l’ovvio e il banale. […] Ritrovare Steinbeck, dopo averlo amato da ragazzo, dopo aver assistito a un suo accantonamento scaturito solo dal povero succedersi delle mode, riscoprire la sua superlativa intelligenza, solo pensando ai suoi testi, ai suoi caratteri, al suo spirito, è cosa che premia un’autentica lettura bambina. Si può ritrovare solo se un tempo ci si accostò a certe pagine con un senso di onirica passione: sono tante le ragioni che inducono a cercare e a proporre una pedagogia della lettura, ma l’estasi di un possibile ritrovamento, è di grande importanza per la vita, per un senso lieto della crescita e del mutamento.»
Antonio Faeti, La prateria degli asfodeli