Pubblicazioni del Centro

In questa pagina sono raccolte le pubblicazioni esito di ricerche che hanno visto coinvolto il Centro e gran parte delle persone afferenti.

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La formazione delle maschilità in adolescenza. Uno sguardo pedagogico di genere sui contesti informali.

a cura di Fabrizio Chello e Stefano Maltese,  Franco Angeli, 2024

Al di sotto e al di dentro delle millenarie pratiche discorsive misogine ed eteronormative che riproducono la maschilità egemonica, il maschile si fa in molti modi. Nel quotidiano esperire, infatti, emergono una pluralità di forme di maschilità che si esprimono attraverso pratiche affettivo-emotive, cognitive, socio-relazionali e azionali molto differenti l'una dall'altra. E tali pratiche si sviluppano, soprattutto, attraverso processi formativi informali, non intenzionali, silenziosi, latenti e inconsci, la cui forza - se spesso è impari rispetto al modello egemonico riprodotto a livello globale, nazionale e locale - può essere tale da segnare nuovi percorsi.
Sono questi nuovi percorsi che il presente volume vuole indagare, mediante ricerche pedagogiche di stampo storico-teorico ed empirico volte a far emergere la maschilità come realtà fenomenica composta da soggettività in divenire. Lì dove tale continuo divenire è colto nella sua fase adolescenziale, intesa come laboratorio per la sperimentazione delle innovazioni rispetto alla visione dominate e ai significati stereotipati relativi ai generi e agli orientamenti sessuali.
In questo senso, il presente volume - rivolgendosi a ricercatori/ricercatrici e a professionisti dell'educazione formale e non formale - ha l'intento di proporre inedite coordinate epistemologiche e teoriche per leggere le mascolinità contemporanee in adolescenza, proponendo un'analisi del loro divenire nei contesti informali di formazione quali, tra gli altri, gli ambienti digitali, la serialità audiovisiva e la produzione letteraria per adolescenti.

Fabrizio Chello, Stefano Maltese, Introduzione
Parte I. La formazione delle maschilità. Coordinate storico-teoriche
Fabrizio Chello, Educare alla superiorità. Uno sguardo comprensivo su tre modelli di formazione alla maschilità adolescenziale tra antico e moderno
Fabrizio Chello,
Alle origini del discorso scientifico sull'adolescenza maschile: un impensato pedagogico?
Stefano Maltese,
I voli di Icaro. Un'interpretazione pedagogica delle trasgressioni di genere in adolescenza
Parte II. Agire le maschilità negli ambienti digitali
Giuseppe Burgio, Fascinum virorum. Il sesso come ambito informale di educazione alla maschilità
Maria Rita Mancaniello, Francesco Lavanga,
Le rappresentazioni identitarie nell'adolescenza: tra identità fluide e interpretazioni di sé, oltre il genere
Rosy Nardone,
Modelli di mascolinità in gioco tra scenari e community videoludiche
Parte III. Scrivere le maschilità nella produzione letteraria giovanile
Federico Batini, "Manuali di resistenza" per maschi in formazione nei romanzi per ragazze e ragazzi
Alessia Ale* Santambrogio,
Boys will be boys. Maschilità trans* nei graphic novel per adolescenti in Italia
Parte IV. Raccontare le maschilità nella serialità audiovisiva
Stefano Maltese, Narrare la pluralità delle maschilità. Esempi nei teen drama di ultima generazione
Alessandra Altamura, Mare Fuori: una lente per problematizzare la maschilità
Antonio Raimondo Di Grigoli, La sfida all'eteronormatività a partire dalla cultura pop. Nuovi codici pedagogici del maschile nel personaggio di Tao Xu di Heartstopper

EDUCAZIONE E QUESTIONI DI GENERE

Percorsi formativi e pratiche educative tra scuola e territorio

a cura di Francesca Crivellaro e Rosy Nardone con contributi di Andrea Ciani, Chiara Cretella, Stefania Lorenzini, Elena Luppi, Federica Zanetti

In questo momento storico caratterizzato da aperture ma, al tempo stesso, da resistenze rispetto al dibattito sull’educazione al genere e alle pari opportunità, il volume si propone di offrire a chi lavora nella formazione (insegnanti, educatori/trici, operatori/trici) alcuni strumenti teorico-metodologici e una rassegna di proposte operative volti a “dare forma” a percorsi di educazione che smantellino modelli stereotipati di genere e promuovano una consapevolezza critica e il rispetto delle diversità. 
La legge sulla Buona Scuola identifica l'ambito scolastico quale spazio privilegiato per combattere le discriminazioni e la violenza di genere, riconoscendo al tempo stesso l'importanza della formazione delle figure professionali che vi operano. I processi formativi ed educativi possono essere promotori di sguardi nuovi su strumenti, linguaggi, narrazioni e contesti come "chiavi" per promuovere un cambio di paradigma culturale in cui la lente del genere diventa una prospettiva trasversale alle discipline e agli ambiti del territorio, in un'ottica di alleanza educativa che sostiene le differenze come diritto e non come fonte di discriminazione.
In questo momento storico - caratterizzato da aperture ma, al tempo stesso, da resistenze rispetto al dibattito sull'educazione al genere e alle pari opportunità - il testo si propone di offrire a chi lavora nella formazione (insegnanti, educatori/trici, operatori/trici) alcuni strumenti teorico-metodologici e una rassegna di proposte operative volte a "dare forma" a percorsi di educazione che smantellino modelli stereotipati di genere e che promuovano una consapevolezza critica e il rispetto delle diversità.
Le curatrici, le autrici e gli autori dei contributi teorici fanno parte del CSGE - Centro Studi sul Genere e l'Educazione del Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin" dell'Università di Bologna. Dal 2009, il Centro ha realizzato ricerche interdisciplinari, formazione ed eventi culturali sul tema del genere in ambito educativo.

 

 Questioni di genere a cura di Rosy Nardone e Federica Zanetti, in Bambini, n. 9, novembre 2019

 

Essere maschio o femmina, come identità socialmente e culturalmente costruita, deve fare i conti con le stratificazioni tra queste vecchie e nuove narrazioni, nonché silenzi, impregnati spesso di stereotipi che sfociano in pregiudizi e sessismi, per proporre nuove contro-narrazioni. I processi formativi e educativi possono essere promotori di sguardi nuovi su strumenti, linguaggi, contesti che ci appartengono da sempre, come chiavi per promuovere una cultura di genere che sappia valorizzare le differenze come diritto e non come elementi discriminanti.

"Introduzione" - Rosy Nardone e Federica Zanetti
"Educazione di genere" - Rosy Nardone e Federica Zanetti
"Rompere le righe!" - Caterina Satta
"Gianni Rodari e i modelli femminili" - Marzia Camarda
"Il teatro arcobaleno" - Cira Santoro
"La scuola capovolta" - Barbara Bertani/ "Linguaggi in gioco" - Giuseppina Diamanti

Link alla rivista Bambinihttps://bambini.spaggiari.eu/pvw/app/1PWBMB01/pvw_sito.php?sede_codice=1PWBMB01

Genere, corpi e televisione. Sguardi di adolescenti a cura di Silvia Leonelli e Giulia Selmi, ETS, Pisa 2013

 

La televisione influenza ancora, nel 2012, la costruzione delle "visioni del mondo" e la "visione di sé" degli adolescenti e delle adolescenti italiani/e? Come agiscono i modelli televisivi di genere - incarnati nei personaggi che essa propone - rispetto alla costruzione adolescenziale delle percezioni di sé, dell'immagine del proprio e dell'altrui corpo, e rispetto all'interpretazione dei ruoli e delle relazioni tra i generi?
Sulla scorta di una ricerca svolta nelle scuole superiori della Provincia Autonoma di Trento, attraverso metodologie quantitative e qualitative, il presente testo cerca di articolare alcune possibili risposte a tali quesiti. Si tratta di un volume interdisciplinare che attinge a diverse prospettive interpretative quali la sociologia, la psicologia e la pedagogia, nel più ampio quadro interpretativo dei gender studies. L'obiettivo del testo è quello di fornire uno sguardo complesso a proposito di quattro parole chiave - genere, televisione, adolescenza, corpo - che si intrecciano a vari livelli nei diversi contributi.

Prefazione" - Barbara Poggio
"Introduzione" - Silvia Leonelli e Giulia Selmi
"Presentazione della ricerca: il contesto e le scelte metodologiche" - Arnaldo Spallacci e Elisa Truffelli
"Ragazze e ragazzi a scuola: rendimento, vissuti, ruoli. Prima analisi critica del campione rispetto all’ambito scolastico" - Elisa Truffelli e Arnaldo Spallacci
"Corpi seriali. Tele-visioni e dinamiche di genere" - Rossella Ghigi
"Dimmi che cosa guardi e (non) ti dirò chi sei: riflessioni su modelli televisivi e identità di genere" - Giulia Selmi
"Insoddisfazione corporea e problematiche alimentari: riflessioni sulla pressione sociale verso un corpo “ideale” - Roberta Biolcati
"Il corpo che vorrei. Genere, percezione del proprio aspetto e desiderio di cambiarlo" - Rossella Ghigi
"Negoziare la televisione, negoziare il genere: spunti educativi per la Scuola Secondaria Superiore" - Silvia Leonelli
Appendice 1 "Il questionario"
Appendice 2 "I contenuti dei programmi televisivi più visti" - Monica Baroni

Generi in relazione. Scuole, servizi educativi 0/6 e famiglie in Emilia-Romagna,  di Chiara Cretella, Francesca Crivellaro, Manuela Gallerani, Giovanna Guerzoni, Stefania Lorenzini, Rosy Nardone, Federica Tarabusi, Elisa Truffelli, Federica Zanetti, Loffredo, Napoli 2013

 

Il volume presenta e analizza le rappresentazioni, stereotipate e non, sui generi e sui rapporti tra essi in adulti educativamente (e affettivamente) significativi per i bambini e le bambine emiliano-romagnoli in età 0-6 anni (madri, padri, nonni, nonne, educatrici/ori di nido e nei centri per bambini e genitori, insegnanti di scuola dell’infanzia, operatori di centri per le famiglie). In particolare le analisi e le riflessioni offerte si concentrano su temi quali l’idea di educazione al femminile e al maschile che viene veicolata a scuola e in famiglia; le rappresentazioni di bambino e bambina veicolate nel contesto educativo e familiare; l’influenza dei giochi e giocattoli proposti all’infanzia rispetto alla costruzione dell’identità di genere; la prospettiva dalla quale i padri e le madri di oggi vedono le relazioni di genere; le rappresentazioni che i genitori e il personale educativo hanno della figura professionale dell’educatore maschio. Tali aspetti vengono affrontati dalle autrici da una prospettiva interdisciplinare che intreccia visioni antropologiche, pedagogiche e sociologiche.

"Educare al genere: una ricerca universitaria in sinergia con le istituzioni del territorio" - Luigi Guerra
"Per una cultura di genere in una società che cambia: una ricerca in Emilia-Romagna" - Donatella Bortolazzi
"Uguali, diversi? Educare bambine e bambini tra famiglie e servizi perla prima infanzia in Emilia-Romagna" - Teresa Marzocchi
"Premessa" - Sandra Benedetti/"Generi, relazioni educative e infanzie. Una ricerca in Emilia-Romagna" - Giovanna Guerzoni, Stefania Lorenzini, Elisa Truffelli
"Infanzia, professionalità educative ed educazione familiare in ottica di genere. I risultati dell’indagine quantitativa" - Elisa Truffelli
"Sessi, generi, corpi. Uno sguardo antropologico alle esperienze e rappresentazioni degli operatori dell’infanzia in Emilia-Romagna" - Federica Tarabusi/"Bambine e bambini che giocano nello sguardo di adulti affettivamente ed educativamente significativi" - Stefania Lorenzini
"Differenze allo specchio: approcci educativi e relazionali su aggressività e violenza" - Chiara Cretella
"Le rappresentazioni sul genere. Il punto di vista di genitori ed educatori/trici a confronto" - Manuela Gallerani
"Maschi educatori e insegnanti: si nasce o si diventa?L’educatore maschio nelle rappresentazioni dei genitori" - Federica Zanetti
"Quale genere di insegnante/educatore nei servizi 0-6 anni? Rappresentazioni professionali a confronto" - Rosy Nardone
"Tra nonne e mamme: la rappresentazione dell’empowerment di genere nelle relazioni educative intergenerazionali" - Giovanna Guerzoni
"Padri e madri: la costruzione del genere nell’esperienza della genitorialità" - Francesca Crivellaro

 Voci dal verbo violare. Analisi e sfide educative contro la violenza sulle donne, a cura di Chiara Cretella e Cinzia Venturoli, I Quaderni del CSGE, I libri di Emil, Bologna 2010

 

Quali sono le specifiche competenze per operare nel sostegno alle donne che subiscono violenza? Questo testo, composto a più voci, nasce per dare una risposta a tali quesiti. Partendo da un'esigenza di riflessione interdisciplinare all'interno delle scienze dell'educazione, il volume si rivolge alle future educatrici ed educatori che si troveranno a confrontarsi nella loro professionalità con le donne maltrattate. Una disanima storica ci spinge a rilevare differenze e mutamenti, nei contesti e nel tempo, che accompagnano le drammatiche vicende della violenza di genere, mentre i saggi che si succedono nel volume si soffermano su aspetti essenziali del problema, come lo stretto legame fra prostituzione e violenza; il ricorso all'autodifesa come strumento di contrasto del fenomeno; la scrittura come momento di autoriflessione; le modalità dell'accoglienza delle donne nei centri antiviolenza e le pratiche di intervento in questo ambito delle figure professionali del settore. Nella conclusione la riflessione è posta proprio sull'educazione che guidi verso il cambiamento culturale e individuale. Il testo vuole rappresentare, dunque, l'occasione di problematizzare le competenze per le professionalità educative che lavorano con donne che escono e/o si trovano in situazioni di violenza fisica, psicologica o socio-economica, ndividuando esperienze e buone pratiche da adottare nei contesti di aiuto e di uscita dalla violenza di genere.

“Presentazione del Centro di Studi sul Genere e l’Educazione del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna” - Rossella Ghigi
“Prefazione”- Rosy Nardone
Introduzione”- Chiara Cretella e Cinzia Venturoli
“Sulla violenza sessuale, in contesti di guerra e di pace” - Cinzia Venturoli
“Non più vittime. l’autodifesa femminile come strumento di contrasto alla violenza sulle donne” - Chiara Cretella
“Prostituzioni e violenze: alcuni temi della contemporaneità” - Stefania Lorenzini
“L’accoglienza alle donne maltrattate presso i centri antiviolenza: esperienze e prospettive di una realtà locale” - Caterina Righi
“Dopo la violenza”: educatrici e educatori fra procedure e creatività” - Erica Lanzoni
“Donne maltrattate, scritture autobiografiche ed empowerment: trame esistenziali e trame narrative” - Maurizia Cotti
“Conclusione, per un’educazione al cambiamento individuale e culturale” - Silvia Leonelli

 La differenza di genere nell'infanzia. Focus della rivista Infanzia dedicato alla differenza di genere nei bambini da 0 a 6 anni, a cura di Rossella Ghigi, in Infanzia, n. 05, settembre-ottobre 2009

 

"Introduzione" - Rossella Ghigi
"Le bambine ancora da una parte? Prospettive e ricerche contemporanee sul genere e l'infanzia" - Rossella Ghigi
"Differenze di genere nelle prime competenze lessicali di bambini e bambine nati pretermine" - Alessandra Sansavini, Annalisa Guarini e Silvia Savini
"La socializzazione e l'educazione di genere nella prima infanzia: prospettive teoriche ed esempi di ricerca" - Elisa Rossi
"Parlare di categorie di genere nell'infanzia: qualche spiegazione della psicologia sociale" - Paola Villano
"Sulla necessità di continuare a indagare il genere nelle scuole e nei servizi educativi" - Silvia Leonelli 

 Link alla Rivista Infanzia