Le attività in campo si caratterizzano per la possibile presenza di diversi rischi trasversali legati all’ambiente, nonché all’utilizzo di attrezzature ed alle peculiarità di ciascuna attività di ricerca. Sono quindi da esaminare le attività didattiche e/o dei singoli gruppi di ricerca che si svolgono in esterno, individuando le criticità ed i rischi specifici cui sono eventualmente esposti i lavoratori ed equiparati.
Le attività di didattica e di ricerca svolte all’esterno dei locali universitari rientrano fra le attività di laboratorio così come stabilito dal DM 363/98. La tutela del lavoro segue il dettato del D.Lgs. 81/08.
Sono considerate attività in campo tutte le attività di ricerca che vengono condotte in ambiente esterno naturale o antropizzato. Comprendono attività quali scavi archeologici, campagne di studio in campo geologico, marino o naturalistico, attività in fondi agricoli, studi di infrastrutture in ambito ingegneristico.
La prima è più importante misura di prevenzione e protezione è l’aver effettuato una attenta valutazione dei rischi che si fonda sull’analisi dell’ambiente, delle attrezzature e delle modalità di lavoro.
La formazione dei lavoratori e delle lavoratrici è parte fondamentale nella prevenzione di questo rischio e verterà sia sulla conoscenza della molteplicità dei rischi che sulle misure preventive da attuare. In particolare oltre ai rischi dell’attività condotta occorrerà tener presente i rischi dell’ambiente circostante tra cui: condizioni climatiche avverse, presenza di animali, insetti e piante pericolose per l’uomo, necessità di idratazione e protezione dai raggi solari, necessità di recupero psicofisico in caso di eccessivo affaticamento