Rischio da agenti chimici

Cosa si intende per rischio chimico

Esposizione ad agenti chimici

Quando si parla di rischio chimico ci si riferisce alla probabilità di essere esposti ad "agenti chimici", i quali, interagendo con il nostro organismo, possono causare danni immediati (es. intossicazioni) o a lungo termine (es. allergie e malattie).
Sono da considerare agenti chimici tutti gli elementi o composti chimici, sia puri che in miscela, allo stato naturale o ottenuti per sintesi, siano essi prodotti intenzionalmente o meno, siano immessi sul mercato oppure no, siano utilizzati mediante qualsiasi attività lavorativa o semplicemente smaltiti.

Riferimenti normativi

Il Capo I del Titolo IX del D.Lgs. 81/08 (“Protezione da agenti chimici”) disciplina l'utilizzo degli agenti chimici nelle attività lavorative: come riconoscerli, valutarli e quali misure di prevenzione e protezione mettere in essere per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori.

I Regolamenti n. 1907/2006 (REACH) e n. 1272/2008 (CLP) sono i regolamenti dell'Unione Europea riguardanti la protezione della salute dai rischi dell'uso di sostanze chimiche e la classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele.

Dove si verifica

Gli agenti chimici sono utilizzati in numerose attività

L'esposizione agli agenti chimici interessa, in modi e livelli diversi, numerose attività e può verificarsi, oltre che nei laboratori, anche in altri luoghi.

In particolare:

  • nei laboratori biologici, biomedici, geochimici, dove gli agenti chimici sono presenze essenziali nelle attività di ricerca
  • nelle officine (es. polveri ed oli lubrificanti)
  • nei campi (agenti fitosanitari)
  • nelle stalle (disinfettanti)
  • nelle sale operatorie (gas anestetici)
  • nei cantieri di restauro (es. pigmenti).

Come prevenirlo

Conoscenza e valutazione

Compito delle misure di prevenzione e protezione è ridurre tale esposizione al minimo possibile e comunque ad un livello tale che non abbia effetti sulla salute e la sicurezza dei lavoratori.

La prima e più importante misura di prevenzione e protezione è un'attenta valutazione dei rischi (link). La valutazione si basa su una buona conoscenza degli agenti chimici presenti nel processo di ricerca, qualunque esso sia, in laboratorio o altrove. Gli agenti chimici vengono descritti dalle schede di sicurezza redatte e gestite come prevedono i regolamenti europei.

Classificazione ed etichettatura degli agenti chimici

Una delle regole più importanti da seguire per lavorare in sicurezza è conoscere l’agente chimico che si sta manipolando.

Dietro al termine “conoscere” si nasconde in realtà la nostra capacità di identificarlo chiaramente, di essere a conoscenza delle proprietà della classe di composti a cui appartiene, di saper leggere velocemente l’etichetta che lo contraddistingue e più attentamente la scheda di sicurezza che lo accompagna, fino ad utilizzare banche dati on-line fonte di molte informazioni chimiche e tossicologiche sulle sostanze in commercio.

L’etichettatura e le schede di sicurezza che accompagnano gli agenti chimici pericolosi sono i mezzi di informazione principale del pericolo intrinseco in un agente chimico.

Identificazione degli agenti chimici [.pdf 33 KB]
Criteri di classificazione ed etichettatura degli agenti chimici secondo il Regolamento (CE) n. 1272/2008 - CLP [.pdf 580 KB]
Indicazioni H [.pdf 51 KB]
Indicazioni P [.pdf 62 KB]

Misure di prevenzione

Dalla conoscenza degli agenti chimici e dalla valutazione dei rischi derivano le misure di prevenzione e protezione da attuare, fra queste le più importanti sono: formazione sui comportamenti corretti da tenere; addestramento sulle procedure di lavoro da seguire; corretto uso dei dispositivi di protezione individuale; utilizzo adeguato dei dispositivi di protezione collettiva.

Indicazioni su come prevenire eventuali rischi

Come comportarsi in laboratorio chimico [.pdf]

Il corretto uso della cappa chimica [.pdf]

Proteggiti con i dispositivi di protezione individuale [.pdf]

Come proteggere le mani in laboratorio [.pdf]

Attenzione ai gas compressi e ai liquidi criogenici [.pdf]