Rischio biomeccanico

Cosa si intende

Rischio da sovraccarico biomeccanico

Con il termine rischio biomeccanico si fa riferimento a attività e condizioni molto diverse tra di loro nonché frequenti.

Rientrano nel rischio biomeccanico le movimentazioni manuale dei carichi quali le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari.

Sono compresi nel rischio biomeccanico anche i compiti ripetitivi, caratterizzati da sequenze di azioni di durata relativamente breve che si ripetono più volte uguali a loro stesse. Essi includono la movimentazione di oggetti di peso leggero effettuata ad alta frequenza e le attività in cui, pur non coinvolgendo carichi, i movimenti delle braccia vengono ripetuti spesso e talvolta per periodi di tempo molto lunghi.

All’interno di questo rischio è necessario considerare anche tutte le operazioni che costringono a posture non ottimali.

Riferimenti normativi

In relazione a quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 e smi, il Datore e la Datrice di Lavoro devono valutare tutti i rischi lavorativi presenti sull’ambiente di lavoro ed elaborare il relativo documento di valutazione dei rischi. Tra questi rischi è compreso il sovraccarico biomeccanico. Il Decreto riporta anche misure preventive e note sulla sorveglianza sanitaria.

Dove si verifica

L'esposizione al rischio

L’esposizione è possibile principalmente nei laboratori di tipo fisico, nelle officine, in agricoltura e nelle attività mediche e veterinarie. Sono però tante le attività lavorative che anche solo per un tempo limitato possono esporre a questo tipo di rischio. Le posture incongrue caratterizzano per esempio le attività di scavo archeologico

Come prevenirlo

Misure di prevenzione e protezione

Compito delle misure di prevenzione e protezione è di ridurre tale esposizione al minimo possibile e comunque ad un livello tale che non abbia effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.

 

La prima è più importante misura di prevenzione e protezione è l’aver effettuato una attenta valutazione dei rischi che si fonda sull’analisi dei tempi e delle modalità di lavoro.

Dalla valutazione dei rischi che ne consegue derivano le misure di prevenzione e protezione da attuare, fra queste le più importanti:

  • organizzare adeguatamente i posti di lavoro, quando possibile anche in fase di progettazione;
  • evitare o ridurre i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e delle esigenze che l’attività comporta.

La formazione e l’informazione di chi lavora nonché il loro addestramento svolgono una parte di fondamentale importanza nella prevenzione di questo rischio.