Rischio rumore

Cosa si intende per rischio rumore

Frequenza e intensità caratterizzano il rischio

Il rumore è un fenomeno acustico, solitamente irregolare, definito come sgradevole.

Ciò che differenzia un suono acuto da un suono grave è la frequenza e cioè il numero di oscillazioni o vibrazioni nell’unità di tempo [Hertz - Hz]

Ciò che differenzia un suono lieve da un suono forte è l’intensità che dipende dalla pressione che l’onda sonora provoca sul nostro orecchio e che si misura in decibel dB(A).

Esempio: la normale conversazione è compresa tra i 60 e i 70 dB(A).

Frequenza ed intensità caratterizzano il rischio rumore.

Rumori troppo forti possono provocare la lacerazione del timpano ma già a partire da una esposizione sistematica a 80 dB(A), che è il valore inferiore di azione, si può avere una riduzione dell’udito.

Riferimenti normativi

Il D. Lgs. 81/08, al Capo II del Titolo VIII, determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute, in particolare per l’udito, e la sicurezza derivanti dall'esposizione al rumore durante il lavoro fino a determinare tre categorie di rischio. Il Decreto fissa quindi le misure tecniche, organizzative e procedurali, le azioni formative/informative e di protezione da adottare a seconda del livello di esposizione.

Dove si verifica

Luoghi a rischio rumore

L’esposizione è possibile nei laboratori di tipo fisico, nelle officine, nell’uso di macchine agricole ed in alcune sperimentazioni in campo.

Come prevenirlo

Misure di prevenzione

Compito delle misure di prevenzione e protezione è di ridurre tale esposizione al minimo possibile e comunque ad un livello tale che non abbia effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori.

La prima è più importante misura di prevenzione e protezione è l’aver effettuato una attenta valutazione dei rischi che si fonda sull’analisi dei tempi e delle modalità di lavoro.

Dalla valutazione dei rischi che ne consegue derivano le misure di prevenzione e protezione da attuare, fra queste le più importanti:

  • adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore;
  • scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile;
  • adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo la loro esposizione al rumore;
  • del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti;
  • del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento;
  • opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
  • riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo.