Rischio da campi elettromagnetici

Cosa si intende

Esposizione a campi elettromagnetici (CEM)

Con l’acronimo CEM, nell’ambito della sicurezza sul lavoro, si considerano le radiazioni elettromagnetiche con frequenza compresa tra 0 Hz e 300 GHz. L’attenzione è rivolta agli effetti biofisici diretti e agli effetti indiretti noti provocati dai campi elettromagnetici, mentre sono esclusi dal campo di applicazione gli effetti a lungo termine e i rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione.

Riferimenti normativi

Il TITOLO VIII capo IV del D. Lgs. 81/0: La protezione di chi lavora dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici (CEM), impone ad ogni datore e datrice di lavoro di procedere alla valutazione dei rischi di esposizione a campi elettromagnetici in occasione di lavoro e descrive le misure di prevenzione e protezione

Dove si verifica

I campi elettromagnetici prodotti da attrezzature

In linea di principio sono esposti tutti coloro che utilizzano attrezzature che producono campi elettromagnetici. Le attrezzature che possono essere presenti in ambito domestico (es. informatiche, sistemi WIFI, elettrodomestici) sono considerate sorgenti normalmente giustificabili, quindi non tali da avere effetti sulla salute. Approfondimenti sono invece richiesti per attrezzature di tipo industriale o in campo medicale.

Come prevenirlo

Le misure di prevenzione e protezione

La prima è più importante misura di prevenzione e protezione è l’aver effettuato una attenta valutazione dei rischi che si fonda sull’analisi delle attrezzature e delle modalità di lavoro.

Le misure tecniche e organizzative per la riduzione al minimo del rischio possono prevedere:

  • altri metodi di lavoro che implichino una minore esposizione ai campi elettromagnetici;
  • la scelta di attrezzature che emettano campi elettromagnetici di intensità inferiore, tenuto conto del lavoro da svolgere;
  • misure tecniche per ridurre l'emissione dei campi elettromagnetici, incluso se necessario l'uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della salute;
  • appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni di lavoro;
  • progettazione e della struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro;
  • limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione;
  • disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale;
  • misure appropriate al fine di limitare e controllare l’accesso, quali segnali, etichette, segnaletica al suolo e barriere;
  • misure e procedure volte a gestire le scariche elettriche e le correnti di contatto tramite mezzi tecnici e mediante la formazione dei lavoratori.