Mission e obiettivi
Il Centro Studi e Ricerche sull'Ordinamento Giudiziario (CeSROG) dell'Università degli Studi di Bologna, istituito nel 1981, promuove iniziative di studio e di ricerca nel settore dell'amministrazione della giustizia, in Italia e in prospettiva comparata, proseguendo l'attività intrapresa dal prof. Giuseppe Di Federico a partire dal 1964. Gli obiettivi del Centro sono non solo teorici ma anche di tipo applicativo e rispondono all'intento di contribuire a migliorare l'amministrazione della giustizia, fornendo le basi conoscitive per innovazioni legislative, organizzative, gestionali e tecnologiche, nonché per supportare iniziative formative.
Il Centro collabora con un altro ente di ricerca che opera nello stesso settore, l'Istituto di Informatica giuridica e Sistemi Giudiziari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IGSG-Cnr, https://www.igsg.cnr.it/), fondato nel 1992 sempre per iniziativa del prof. Giuseppe Di Federico.
Il Centro e l’Istituto costituiscono due realtà peculiari per l’Italia proprio per gli studi di diritto applicato che li contraddistinguono. Tali studi, infatti, non sono molto frequenti negli ordinamenti di civil law, a differenza di quelli di common law. Un’altra caratteristica del Centro è l’interdisciplinarietà degli interessi di ricerca, che si riflette nelle diverse competenze professionali delle persone che lo compongono.
Negli ultimi anni il Centro ha ampliato i propri interessi verso nuovi ambiti e settori (come la tutela delle vittime e delle persone vulnerabili, la protezione internazionale e il diritto di asilo, il sistema penitenziario, ecc.) anche grazie all'acquisizione di nuovi membri.
Interessi di ricerca
L'attività di ricerca del CeSROG si articola in diversi settori, tra cui:
a) status dei pubblici ministeri e dei giudici: origini socio-culturali, retribuzioni, carriera, attività extragiudiziarie, indipendenza, etica e disciplina, reclutamento, formazione e responsabilità civile;
b) Consiglio Superiore della Magistratura (CSM): composizione, funzioni, iter decisionale;
c) Corte Costituzionale italiana: funzionamento, decisioni e impatto sul sistema politico;
d) etica giudiziaria e responsabilità disciplinare dei magistrati, con particolare riferimento alle sentenze della Sezione Disciplinare del CSM;
e) studi sociologici della devianza e analisi dei fenomeni criminosi;
f) giustizia riparativa e ruolo della vittima;
g) giustizia e immigrazione: analisi del ruolo del giudice nella tutela dei diritti dei migranti;
h) professioni legali tra presente e futuro;
i) figure e strutture a supporto degli uffici giudiziari: innovazioni organizzative e tecnologiche per una giustizia più efficiente;
j) nuove tecnologie e AI nel sistema giustizia;
k) analisi e valutazione delle politiche pubbliche nel sistema giudiziario:
l) strumenti alternativi di risoluzione delle liti: tecniche di gestione dei conflitti e nuove prospettive applicative
m) giustizia penale: procedimenti penali e diritti civili, monitoraggio dell’applicazione del codice di procedura penale;
n) rapporto tra media e giustizia;
o) processi di riforma all’interno dell’amministrazione della giustizia.