Direzione: Université catholique de Louvain, prof. M. Cavalieri
Il sito di Torraccia di Chiusi è costituito di uno stretto pianoro, ubicato nella piccola valle formata dal torrente Foci, affluente dell’Elsa, nel cuore della Toscana, tra le città di Siena, Volterrra e San Gimignano. Si tratta di un sito per il quale il Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano ha concesso all’UCLouvain (Université Catholique de Louvain – Belgio) un’autorizzazione di scavo e che è diretto da Marco Cavalieri, professore di archeologia romana all’UCL. Dall’estate 2005, una squadra di ricercatori, dottorandi e studenti ha iniziato una serie di indagini sul sito, scoprendo le vestigia di almeno tre vani di un’antica villa romana, databile tra il IV e il VI secolo d. C. Lo scopo dell’indagine è di scavare almeno una parte dell’edificio individuato, di studiarne il materiale ed organizzare un convegno internazionale su le fasi di occupazione romana della Toscana, regione che è il cuore della civiltà etrusca. L’incontro/scontro tra il mondo romano ed etrusco è interessante ed è rimasto finora un argomento poco studiato: lo scavo di Torraccia di Chiusi vorrebbe approfondirlo grazie al contributo di nuovi dati archeologici e di nuove interpretazione storiche.
Per maggior informazioni: https://www.villaromaine-torracciadichiusi.be/it/home/
Avviso di selezione per partecipazione alla campagna di scavo 2025
Ortofoto-piano da drone della villa di Aiano durante la campagna di scavo dell’estate 2024. Si nota la parte residenziale, a sud, gravitante attorno alla cosiddetta Sala triabsidata e, a nord, un'ampia area cortilizia delimitata da due magazzini costituiti da grandi ambienti pilastrati. Quello disposto est-ovest fungeva da cella vinaria. (Foto A. Peeters e disegno A. Novellini, 2024).
Foto panoramica da pallone aerostatico della villa d’Aiano da Nord-Ovest vers Sud-Est: sul fondo della valle, il torrente Fosci e le verdi colline della Val d’Elsa. Su questo terreno, dal 2005 ad oggi ha operato una cordata di Istituzioni, coordinate dall’UCLouvain (Belgio), con l’intento di scavare, studiare e valorizzare il monumentale giacimento archeologico d’età tardoantica e alto-medievale. (Foto P. Nannini, 2016).