Il Centro di Medicina Transculturale e Psicosomatica di Bologna (Bologna Transcultural Psychosomatic Team – BoTPT) svolge attività di ricerca e formazione nell'ambito della medicina psicosomatica, in particolare per la cura e la prevenzione dei disturbi mentali nei migranti. L'attenzione alla dimensione di "salute" non solo individuale, a partire da quella rintracciabile nella storia di ogni persona, ma anche pubblica, insita nella società e intimamente collegata all'ambiente, fanno di questo centro un riferimento nel panorama nazionale e internazionale per la continua acquisizione di conoscenze e di strumenti di dialogo tra la medicina, le scienze sociali e gli studi umanistici.
Corso di alta formazione A.A. 2023/24
Vai alla paginaUn convegno dedicato al tema della Recovery e di come promuoverla a livello individuale, nei servizi e attraverso le migliori policy che le istituzioni, in sinergia con le comunità locali, possono adottare per creare le condizioni per un benessere che sia di tutti.
Nel pomeriggio, tra i vari workshop proposti, segnaliamo il laboratorio "Movimento e salute", una breve esperienza di rilassamento tramite respirazione diaframmatica, condivisione dell’esperienza e riflessione sulla promozione del benessere psicofisico attraverso l’attività motoria, il ruolo dei diversi stakeholders e la partecipazione dei cittadini. (A cura di: Gerardo Astorino, Lara Arbizzani Anna Buffo, Marco Domenicali, Pasqualino Maietta, Alessio Mocco, Ilaria Tarricone, Caterina Bruschi. Presso la Sala a vetri, Centro Sociale Montanari, Navile, Bologna)
08.05.2023
Corso di alta formazione
A.A. 2022/2023
“L’attività motoria dovrebbe essere accessibile a tutti nell’ottica del benessere bio-psico-sociale di ognuno. Con questo progetto, ho l’obiettivo di avvicinare lo stimolo del movimento e del benessere connessi all'attività motoria ai contesti che provocano maggiore sedentarietà, costruendo un modello forte che abbatta barriere motivazionali e logistiche.” (A. Mocco)
Vai alla paginaLe psicosi sono più frequenti nei migranti. Ce ne parla Ilaria Tarricone, sottolineando la maggiore esposizione a traumi nel percorso migratorio che si unisce alle maggiori vulnerabilità pregresse in queste persone. Nelle donne, poi, si somma l’essere più esposte ai maltrattamenti sessuali, fisici, psicologici.