Produzione di ingredienti ad alto valore aggiunto dai sotto-prodotti della filiera della frutta attraverso un approccio di bio-raffineria a cascata
I sottoprodotti dall'industria ortofrutticola rappresentano in Emilia-Romagna migliaia di tonnellate annue. I sottoprodotti della frutta oggi vanno prevalentemente a rifiuto, biodigestione e alle distillerie. Nel progetto saranno messi a punto metodi di bioraffineria a cascata per l’estrazione sequenziale di tutti i componenti degli scarti (lipidi, proteine, fibra) in modo da ridurne il volume e massimizzare il valore, in un’ottica di sostenibilità ed economia circolare. Gli scarti della frutta saranno pretrattati con metodi fisici innovativi e/o biotecnologici, per migliorare le rese di estrazione e consentire estrazioni di tipo ‘mild’ (assistite da enzimi), focalizzate al miglioramento della qualità dei prodotti e alla riduzione di composti tossici. Gli oli saranno valutati come materia prima alternativa per l’industria oleochimica. La biomassa residua verrà frazionata in proteine/peptidi, fibre solubili ed emicellulosa, per la produzione di ingredienti alimentari/nutraceutici e cosmetici. Le biomasse ricche di zuccheri verranno fermentate per la produzione di alimenti con profili aromatici caratteristici. Per una realizzazione concreta dello schema di economia circolare verranno raccolti dati reali sulla quantità di sottoprodotti e loro geolocalizzazione.
Ambto S3: Agroalimentare
Protocollo: PG/2023/311766