I progetti di formazione

Responsabile scientifica: Giuliana Laschi – Università di Bologna

Team del progetto: Giuliana Laschi (PM), Francesca Fauri, Marco Balboni, Marco Borraccetti, Sonia Lucarelli, Giulio Ecchia, Alessandro Martelli, Emanuele Menegatti, Ilaria Pitti, John P. Leech, Raffaella Baccolini (Università di Bologna), Carlos Pacheco Amaral (Università degli Azores), Michel Catala (Université de Nantes), Fernando Guirao (Universitat Pompeu Fabra di Barcellona).
Operative Committee: Fabio Casini (coordinamento amministrativo e comunicazione), Andrea Bandini (logistica Bertinoro), Marco Fossati (consulente inclusione e animazione)

EUREKA – EURopean Education aKAdemy è un progetto Jean Monnet che mira a rafforzare la formazione degli insegnanti italiani sul tema dell’Unione Europea, con l’obiettivo di trasformare la scuola in uno spazio privilegiato per l’educazione alla cittadinanza europea. Il progetto nasce dall’esperienza ventennale del Punto Europa di Forlì e risponde alla crescente domanda di strumenti didattici e competenze per insegnare l’UE nelle scuole, soprattutto dopo l’introduzione dell’educazione civica obbligatoria.

Il cuore dell’iniziativa è la creazione di una vera e propria “Akademy sull’Unione Europea” per insegnanti, che offrirà:
- Corsi residenziali a Bertinoro (due ogni anno);
- Ateliers tematici, online o in presenza, su politiche UE e disinformazione;
- Piattaforma e-learning per lo scambio di buone pratiche;
- Visite di studio presso istituzioni europee (Roma, Bruxelles, Ispra, Torino, Parma);
- Incontri nelle scuole, supportati dagli “EU Junior Experts” – studenti universitari appositamente formati;
- Strumenti didattici, come l’e-book “EU@School” e un educational kit.

Con un approccio interdisciplinare e partecipativo, EUREKA punta a coinvolgere oltre 1.500 docenti da tutta Italia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna e altri enti pubblici. L’“Akademy” non è solo un ciclo di formazione, ma una comunità professionale che favorisce lo scambio tra pari e il dialogo tra scuola, università e istituzioni europee. Le attività sono pensate per garantire inclusività, con attenzione a docenti di scuole periferiche, primaria e secondaria, e all'inclusione degli studenti con disabilità.

L’eredità del progetto sarà assicurata da una piattaforma digitale permanente, da contenuti aperti e dall’integrazione dei corsi nei programmi di formazione riconosciuti dal Ministero.

Durata: 01/09/2023 – 31/08/2026

Ente finanziatore:
Commissione Europea – Erasmus+ Jean Monnet Teacher Training
(Call: ERASMUS-JMO-2023-OFET-TT)

• Website

  Le attività del Punto Europa nelle scuole

Responsabile scientifico:
Prof.ssa Francesca Fauri, Università di Bologna

Team di progetto: Fabio Casini (coordinamento operativo e comunicazione, Punto Europa), Giancarlo Gasperoni (sociologia dell’educazione, UNIBO), Debora Mantovani (sociologia delle migrazioni, UNIBO), Paolo Tedeschi (storia economica, Univ. Bicocca e Lussemburgo), Donatella Strangio (storia economica, Sapienza di Roma), Marc McQuinn (sviluppo e migrazione, SOAS University of London), Eleonora Vlach (politiche educative e disuguaglianze, Goethe Universität Frankfurt).

EUMCHA – The EU and the migration challenge è una Jean Monnet Chair che affronta il nesso tra migrazione, aiuto allo sviluppo ed educazione nel contesto europeo, combinando ricerca interdisciplinare, alta formazione accademica e attività di terza missione. Il progetto parte dall’assunto che per comprendere e gestire le sfide migratorie attuali sia necessario adottare una prospettiva storica e multidisciplinare, analizzando cause, strumenti e politiche dell’UE, con particolare attenzione al ruolo degli aiuti esterni come strumento per contenere i flussi migratori e dell’istruzione come leva di integrazione.

Guidato dalla prof.ssa Francesca Fauri, il progetto prevede tre anni di attività didattiche (corsi, seminari, study visits), ricerca collaborativa, conferenze internazionali, un ciclo di lezioni pubbliche, un documentario e una pubblicazione collettiva. Il cuore del lavoro sarà la costituzione di un team di ricerca europeo multidisciplinare che, a partire da un confronto tra passato e presente, indagherà l’efficacia delle politiche di aiuto e le buone pratiche educative nei processi di integrazione. Ampio spazio è dedicato anche alla comunicazione con la società civile, con eventi rivolti a studenti, insegnanti e cittadini, in collaborazione con il Punto Europa di Forlì.

La Chair intende così contribuire a un dibattito informato sulle politiche migratorie europee, sensibilizzando l’opinione pubblica e rafforzando la capacità degli attori locali di elaborare strategie inclusive e sostenibili. La produzione finale comprende una conferenza internazionale, un volume scientifico, articoli e un breve documentario con testimonianze di migranti e studenti, destinato a circolare anche sui media generalisti e in festival internazionali.

Durata del progetto: Settembre 2023 – Agosto 2026

Ente finanziatore: Commissione Europea – Erasmus+ Jean Monnet Chair (Call: ERASMUS-JMO-2023-HEI-TCH-RSCH)

Responsabile scientifico: Giuliana Laschi
Vice responsabile: Nicola Sbetti
Altri membri del Comitato scientifico: Comitato scientifico: William Gasparini – Université de Strasbourg, Jürgen Mittag – Deutsche Sporthochschule Köln, Philippe Vonnard – Université de Lausanne, Kevin Tallec Marston – CIES Football Observatory (Svizzera), Martin Polley – De Montfort University, Leicester.

Sport and International Politics in Europe (SIPE) è un innovativo modulo Jean Monnet che nasce per esplorare e valorizzare il ruolo dello sport come spazio politico europeo. Mentre cresce il coinvolgimento delle istituzioni UE nelle politiche sportive, lo studio delle relazioni tra sport e politica rimane ancora marginale nei percorsi universitari italiani. Il progetto intende colmare questo vuoto, promuovendo l’analisi critica dello sport come veicolo di identità, diplomazia e policy europea.

Fulcro del progetto è l’introduzione di un nuovo corso da 50 ore nell’ambito della Laurea Magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche dell’Università di Bologna – Campus di Forlì, dedicato alla dimensione politica dello sport in Europa. Accanto alla formazione accademica, SIPE propone un corso di aggiornamento gratuito da 14 ore per docenti delle scuole secondarie, volto a fornire strumenti didattici per affrontare in classe i temi dello sport e dell’identità europea.

L’iniziativa prevede anche una ricca agenda di attività aperte alla cittadinanza: seminari internazionali, webinar, laboratori nelle scuole superiori e congressi annuali, con un evento conclusivo internazionale di due giorni presso la nuova “Casa dello Sport” di Forlì. Tutti gli eventi affronteranno tematiche centrali come le istituzioni sportive internazionali, le politiche dell’UE nello sport, la diplomazia sportiva e i valori europei.

Grazie alla collaborazione con Punto Europa, centro di eccellenza Jean Monnet, e a una rete internazionale di partner accademici ed esperti, SIPE punta a consolidare nel lungo periodo un centro di studi dedicato a sport e politica internazionale. Il progetto ambisce a diventare un punto di riferimento nazionale per studenti, insegnanti, policy maker e cittadinanza interessati a comprendere come lo sport possa contribuire alla costruzione dell’identità europea.

Durata: 18/02/2022-17/02/2025

Finanziamento: European Commission, DG Education and Culture, Erasmus + Programme, Jean Monnet Action

Responsabile scientifica: Giuliana Laschi – Università di Bologna
Comitato scientifico: Raffaella Baccolini, Alessandro Martelli, Francesco Privitera, Francesca Fauri.
Team EYE: Fabio Casini – Project Manager and General Secretary, Punto Europa; Paolo Cantore - Press and Public Relations Officer; Margherita Capannoli - Program Coordinator; Marco Fossati - Delegate for the inclusion and accessibility; Giuliana VILLARI, Rosa Maria Cristiana GENOVESE, Eleonora CAPPA, Barbara MATTA, Jacopo CIMA VIVARELLI - Secretariat.

Partner istituzionali: Regione Emilia Romagna; Assemblea Legislativa delòla Regione Emilia Romagna; Comuni di Forlì, Cesena, Ravenna, Rimini e Faenza; Consiglio Nazionale dei Giovani; Commissione europea; Visit Romagna; Emilia Romagna Welcome.
Partner: Giovani delle ACLI, AICS, One Hour for Europe, Fondazione Megalizzi, Gioventù Federalista Europea, Centri Europe Direct della Regione Emilia Romagna, Associazione RadUni-Europhonica, Fridays for Future Italia, CUSB Forlì.

EYE Forlì – In Tune with Youth: Designing your Europe è un evento europeo cofinanziato dal Parlamento europeo che porterà a Forlì, dal 17 al 19 maggio 2024, 4000 giovani per riflettere sul futuro dell’Europa e rafforzare la partecipazione democratica in vista delle elezioni europee. L'iniziativa nasce come risposta creativa e costruttiva alla devastante alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023, trasformando un’esperienza di crisi in un'opportunità di attivazione civica giovanile.

Il progetto è promosso dall’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, in collaborazione con 10 partner nazionali, 5 autorità locali e numerose organizzazioni internazionali. Si tratta di un’edizione locale dell’European Youth Event (EYE), ispirata al format di Strasburgo, ma radicata nel territorio, per avvicinare l’Europa ai giovani italiani.

Il programma comprende dibattiti, laboratori, simulazioni politiche, talk informali, installazioni artistiche, escape room, concerti, teatro, sport e attività ricreative. Temi centrali saranno la transizione verde, i diritti civili, la democrazia, la salute mentale, la comunicazione politica e digitale, le politiche estere e giovanili dell’UE. I partecipanti saranno coinvolti in un percorso di co-progettazione attraverso la piattaforma youthideas.eu, contribuendo direttamente alla definizione dei contenuti dell’evento.

EYE Forlì si fonda su quattro pilastri: sostenibilità, inclusività, accessibilità e parità di genere, con un team dedicato a ciascuno per garantire l'attuazione concreta di questi valori. L’evento culminerà con una grande cerimonia di chiusura musicale e la consegna di un’agenda di proposte giovanili da sottoporre al nuovo Parlamento europeo.

Date: 01/11/2023-30-06-2024 - Evento principale: 17–19 maggio 2024

Ente finanziatore: Parlamento Europeo – Programma EP-COMM-SUBV-2024-LOCAL-EYE

• website

• Media Report

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• Programma dell'evento

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• Mappa dell'evento

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Responsabile scientifico: Giuliana Laschi
Altri docenti coinvolti: Angela Santese, Pina Lalli
Partner: Università di Concepción (Cile), Università Pompeu Fabra (Barcellona – Spagna), Università delle Azzorre (Portogallo), Università di Nantes (Francia), Panteion University di Atene (Grecia), University Residential Centre of Bertinoro.

Il progetto DEEP – Disinformation, Euroscepticism and European Union policies - si inserisce nell’ambito della Cattedra Jean Monnet in storia dell’integrazione europea, conferita alla professoressa Giuliana Laschi.

In un momento in cui le fake news rappresentano un problema ed una minaccia sempre più concreta in ciascuno degli stati membri dell’UE, la Cattedra JM DEEP si pone l’obiettivo di ricercare e analizzare il rapporto tra disinformazione e misinformazione e il ruolo giocato da queste nei crescenti fenomeni dell’euroscetticismo e del nazionalismo. Per far ciò, nel corso del progetto, verranno indagati e analizzati, in una prospettiva diacronica, gli impatti che la quantità e la qualità delle informazioni hanno avuto durante gli snodi storici più critici del processo d’integrazione europea.

Il progetto della durata di tre anni prevede corsi di insegnamento, attività di ricerca, l’organizzazione di diversi eventi e la produzione di vari outputs, tutti volti a promuovere e rafforzare la conoscenza degli studi europei nel contesto accademico e all’interno della società civile.

Inoltre, il progetto mira a sviluppare un nuovo approccio agli studi europei incoraggiando il dialogo multidisciplinare attraverso la cooperazione con diverse università partner europee ed extra-europee e la disseminazione dei risultati tra la collettività. A tal fine, il progetto prevede il coordinamento tra diverse discipline puntando allo scambio di conoscenze e al raggiungimento di risultati esaustivi senza sacrificare le peculiarità di ognuna.

La Cattedra JM DEEP prevede il coinvolgimento degli studenti a diversi livelli. I corsi di insegnamento previsti dal progetto sono infatti rivolti agli studenti di laurea triennale e magistrale e ai dottorandi di diverse università, favorendo l’apprendimento in un contesto dinamico, internazionale e multidisciplinare in linea con l’obiettivo ultimo del progetto stesso. Inoltre, molte attività di formazione prevedono il coinvolgimento della società civile e sono indirizzate a specifici gruppi: docenti e studenti delle scuole primarie e secondarie, rappresentanti della società civile e policy-makers.

Durata: 01/09/2020-31/08/2023

Finanziamento: European Commission, DG Education and Culture, Erasmus + Programme, Jean Monnet Action

• website

Responsabile scientifico: Giuliana Laschi
Altri docenti coinvolti: membri del Comitato scientifico del Punto Europa, Pina Lalli
Partner: Università di Concepción (Cile), Università Pompeu Fabra (Barcellona – Spagna), Università delle Azzorre (Portogallo), Università di Nantes (Francia), Panteion University di Atene (Grecia), University Residential Centre of Bertinoro

Il progetto “Are EU learning?” ha l’obiettivo di rafforzare le competenze degli insegnanti nell’affrontare a scuola i temi dell’Unione Europea, contribuendo a formare una cittadinanza consapevole, informata e partecipativa. Promosso dal Centro Punto Europa – Centro di Eccellenza Jean Monnet dell’Università di Bologna – il progetto si rivolge principalmente a docenti della scuola secondaria, ma punta anche al coinvolgimento diretto degli studenti e della società civile.

Attraverso seminari in presenza (a Bertinoro e Bologna), corsi di formazione online, strumenti didattici innovativi (come un ebook, un kit didattico e una pubblicazione per studenti), giornate di simulazione istituzionale, incontri in aula e un video contest dedicato agli studenti, il progetto punta a colmare il divario tra la scuola e l’Unione Europea.

L’iniziativa valorizza la partecipazione di giovani esperti formati all’interno dell’Università di Bologna (EU Junior Experts), che affiancano i docenti nelle attività scolastiche e contribuiscono alla diffusione della cultura europea tra i più giovani.

Complessivamente il progetto coinvolge oltre 1000 insegnanti e circa 3000 studenti in tutta Italia, grazie anche alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna e a una solida rete istituzionale e accademica. Un investimento concreto per avvicinare l’Europa alle nuove generazioni.

Durata: 01/09/2020-31/08/2022

Finanziamento: European Commission, DG Education and Culture, Erasmus + Programme, Jean Monnet Action – Projects

• website attività educative del Punto Europa con le scuole

Responsabile scientifico: Giuliana Laschi
Altri docenti coinvolti: membri del Comitato scientifico del Punto Europa
Partner: enti locali, Università delle Azzorre, Università di Siegen

The main aim of the project “THE EU LEARNING CYCLE: teachers, students… citizens!” is the improving of school teachers’ ability of explaining EU at school, involving their students and then empower their sense of belonging to EU Citizenship.

 The project will also be the natural evolution of the three previous projects, which involved almost 750 teachers (from Emilia Romagna Region the first year and from all the Italian Regions the second and third year). But this new project will last 2 years, allowing a major deepening of knowledges by participants, a wealthier exchange of experiences and a better evaluation of skills achieved by participants at the end of the project.

 The training phase will be organized into a two days Seminar training course, that it will take place three times, one in Bertinoro, one in Bologna and one in Reggio Emilia with the collaboration of local Europe Direct Centres. At each Seminar will attend 50 different teachers, selected through a national open call, in partnership with scholastic regional offices of the Ministry of Education (more than 250 teachers applied only for Bertinoro in 2015). The multiplier effect of the project will be huge, adding the teachers and students reached during the previous projects (that continue to be involved through the project’s Community. During these courses the Professors of the University of Bologna (member of the Scientific Committee of the Europe Direct Forlì, granted in 2014 as JM Centre of Excellence) and from European and International University network will give to school teachers the scientific basis of the European integration.

It will be also a place in which the teachers of the school can know each other, exchange experiences and information.

Also the teachers not selected for the Seminar phase could watch all the videos (uploaded in the platform edited by ED Forlì) going hand in hand with the attending teachers.

The participants to the courses will meet again in February 2019 in order to exchange their experiences: how they have brought in their classrooms the skills achieved during the seminars. The workshop will give us also the opportunity to evaluate the results of the seminars.

The training will continue “at home” through a 4 Months virtual class in which the e-learning will be the “tool to know”. This training course will be open to all the teachers who sent their application to the Seminars phase and to the teachers attending the previous projects (the estimation is around 1000 people). During this period the EU will be presented through thematic in-depth analysis. E-learning course will give us other contents to implement the website and the network of teachers interested in EU issues and to empower the e-book.

The European issues will enter into school also through meetings held by Master Students and organised to explain the history of European integration and how the EU works, but they will also deal with specific topics. Getting young people, as future active citizens, well aware on the EU, is of crucial importance and the role of education system is central in promoting their sense of European citizenship and belonging.

At the final conference the different experiences (also the workshop’s results) will be showed and discussed among the participants to improve the teaching of EU issues at school and to exchange good practices and ideas. The Conference will be open and citizens will be invited.

Unfortunately teaching EU at school must interface with the lack of initial and in-service training related to teaching about the EU (despite in 2015 The Education Department MIUR, Representation of the European Commission in Italy and EP in Italy signed an agreement for a pilot project: Progetto pilota L'Europa nelle scuole) and the wave of Euro - sceptical approach of national government to find an escape to the current economic and migration crisis. This is confirmed by all the teachers who applied for the previous courses. They revealed their sense of abandon in their paths to make their students aware their EU Citizenship, revealed also their desire to train themselves, clear from the high number of application received during 2015 project even though the course didn’t give credit course. This desire was revealed not only by History or Geography teachers, but also by Maths, Science and IT teachers from all kind of school (almost the 65% of the 2015-2016 Project’s participants taught scientific-technical subjects or foreign languages).

Durata: 01/09/2017-31/08/2019

Finanziamento: European Commission, DG Education and Culture, Erasmus + Programme, Jean Monnet Action – Projects

Responsabile scientifico: Francesca Fauri

In line with the research and teaching activities carried out at the University of Bologna as holder of a Jean Monnet chair (2011-2014), Francesca Fauri has demonstrated a high level of international activities (organisation of international conferences, seminars, several publications in Italian and English, two books on migration and several articles on the topic of her previous JM chair).

The opportunity offered by this new project will enable Prof. Fauri to continue her research on European migration movements, spread knowledge on EU migration and immigration history both locally and internationally and go a lot further in investigating the economic and social impact/integration challenges of incoming immigrant groups nowadays.

Being the vice-president of the Scientific Committee of the Europe Direct - Centre of Excellence in Forlì, she will continue to exploit her role and implement a large number of information and awareness activities and events. The JM chair will let her pursue the mission of spreading knowledge on EU economic history, migration history and policy in particular in the Forli Campus, and more in general in a wider context at the national and international level. Student and civil society participation to the events/website will indicate the level of achievement and interest in the proposed topics.

The activities foreseen in the three years include not only teaching, but also research, and the organisation of several events (study visits, conferences, seminars, training courses) and outputs (three articles, a book, a short TV format, website, DVD) aimed at enhancing knowledge on EU economic and migration history (outgoing and incoming) in the academic context and among civil society.

Prof. Fauri will continue and improve the existing teachings and seminars. In particular, she teaches 60 hours in Forlì (Economic History of Contemporary Europe) and 60 hours in Bologna (Economic History). If this Action is approved, the course in Forlì will be divided in two modules starting in 2017: 30 hours will be devoted to the process of European economic integration after the second World War, while 30 hours will be offered as a new specialized module on “Migration to and from Europe: a long term view”.

This new innovative module will represent the only course on Migration offered at the University of Bologna, will be open to all students and will include the contribution of European legal experts, historians, demographers, economists and sociologists in order to offer a cross-disciplinary long term view on migration movements and their economic and social impact.

Research will focus on the history of migration within the EU countries, but also on the history of immigration movements which shall include: the study of foreign micro/ethnic enterprises based in the EU and the role of remittances in history. Furthermore, through the chair, an historical, economic and sociological investigation on second generation integration will be carried out, involving the collaboration of students, researchers and several internationally renowned experts and professors.

Along with the use of new technologies, such as the website, the DVD and the streaming view of the public events, particular attention will be given to the implementation of a new virtual tool aimed at being forecast on local and regional TV programmes in order to reach as many citizens as possible. The “TV pills” on the EU economic and migration policy will represent a new possibility to reach the general public of all ages and through a fresh approach win over the dissatisfaction, disillusion and sometimes open hostility towards the EU policies in general and migration issues in particular, often derived by partisan and wrong information by the media. This is precisely in tune with the JM objective of enhancing the general public’s civic skills.

Durata: 01/08/2016-31/08/2019

Finanziamento: European Commission, DG Education and Culture, Erasmus + Programme, Jean Monnet Action

• website

Responsabile scientifico: Giuliana Laschi
Altri docenti coinvolti: membri del Comitato scientifico del Punto Europa
Partner: enti locali, centri Europe Direct dell'Emilia Romagna, Università delle Azzorre, Università di Minas Gerais

The EU Teachers’ Community è un progetto Jean Monnet volto a rafforzare le competenze degli insegnanti italiani nell’insegnamento dell’Unione Europea a scuola. Frutto dell’esperienza maturata in due progetti precedenti, che hanno coinvolto oltre 250 docenti, questa nuova iniziativa amplia l’impatto formativo su scala nazionale, contribuendo alla creazione di una vera e propria comunità educativa europea.

Il cuore del progetto è un ciclo di seminari intensivi di due giorni (in italiano e inglese), organizzati a Bertinoro, Bologna e Reggio Emilia, ciascuno destinato a 50 docenti selezionati tramite bando pubblico. La formazione in presenza è affiancata da un percorso e-learning di 4 mesi, aperto a tutti i candidati e agli oltre 750 docenti già coinvolti in edizioni precedenti. Le attività coprono aspetti storici, politici ed economici dell’integrazione europea, e forniscono strumenti didattici innovativi come l’e-book e una piattaforma interattiva sviluppata con il supporto del CESIA dell’Università di Bologna.

Il progetto promuove anche un ciclo di incontri nelle scuole, con il coinvolgimento di giovani formatori universitari, per discutere temi attuali dell’UE: ambiente, diritti umani, mobilità, cittadinanza. L’obiettivo è duplice: da un lato, supportare gli insegnanti nella loro missione educativa; dall’altro, sensibilizzare oltre 4.000 studenti sull’importanza dell’Europa nelle loro vite quotidiane.

Grazie al supporto di Europe Direct, del Ministero dell’Istruzione e di numerose amministrazioni locali, i risultati e le buone pratiche saranno ampiamente diffusi, rafforzando il senso di appartenenza europea e promuovendo una cittadinanza attiva e consapevole.

Durata: 01/09/2015-31/08/2016

Finanziamento: European Commission, DG Education and Culture, Erasmus + Programme, Jean Monnet Action – Projects

Responsabile scientifico: Giuliana Laschi

Altri docenti coinvolti: Alessandra Bitumi, Angela Santese

Partner: Università delle Azzorre (Portogallo), Università di Atene (Grecia), Università di Coimbra (Portogallo), Università di Strasburgo (Francia), Università di Siegen (Germania), Università di Minas Gerais (Brasile).

This project aims at investigating, from an historical perspective, the different paths of the European integration process after the world war II. If it is possible to ascribe ECSC and EEC to the functionalist design of economic integration, the real attempt of political integration is instead represented by the Council of Europe. On this basis, the research will take as a case study the issue of fundamental rights, focusing mainly on the contribution of the Council of Europe to the definition and recognition of democratic and legal principles in the overseas territories of states parties, in spite of an almost total lack of real powers.

The Council of Europe is probably Europe’s most misunderstood organisation. Nonetheless the Council retained its pluralist vision of Europe and respect for fundamental rights, sharpened by the extreme violence of Nazi domination and war. While Europe embarked on the road towards union two years later, with the ECSC, then in 1957 with the EEC, there remained at the core of the Council something more deeply “political” than integration based on a common market and free trade. At a time when the European public is calling into question the legitimacy of EU institutions and the purpose of integration, it is useful to turn our attention to two issues poorly analyzed by historians: the Council of Europe’s activities and its relationships with ECSC and EEC.

The activities foreseen in the three years include research, teaching and the organisation of several events and outputs aimed at enhancing knowledge on EU studies in the academic context and among civil society. The students’ level of active participation through the virtual platform, the percentage of conference’s lecturers going on with the research activity, the attendance forms and the questionnaires for the general public and the visitors of the website will constitute the main indicators of achievement.

Durata: 01/09/2014-31/08/2017

Finanziamento: European Commission, DG Education and Culture, Erasmus + Programme, Jean Monnet Action

Responsabile scientifico: Giuliana Laschi
Altri docenti coinvolti: membri del Comitato scientifico del Punto Europa
Partner: enti locali, centri Europe Direct dell'Emilia Romagna, Università delle Azzorre, Università di Minas Gerais

TEACH è un progetto Jean Monnet pensato per colmare una lacuna strutturale nella scuola italiana: la scarsa o nulla presenza dei temi dell’Unione Europea nei curricula scolastici, dovuta anche alla mancanza di formazione specifica degli insegnanti. Il progetto punta a rafforzare la capacità dei docenti di raccontare e spiegare l’UE in classe, offrendo loro strumenti, contenuti e una comunità in cui confrontarsi.

L’iniziativa si articola in un corso di formazione intensivo di due giorni, in italiano e inglese, rivolto a 40 insegnanti selezionati a livello nazionale, seguito da una piattaforma e-learning di 4 mesi aperta anche a docenti europei. I moduli affrontano temi storici, istituzionali e politici dell’UE, ma anche argomenti trasversali come ambiente, diritti, mobilità e globalizzazione, con un’attenzione particolare al linguaggio e alle strategie didattiche.

Un tratto distintivo del progetto è la creazione della "Growing European Community", una rete online di docenti, esperti, studenti e centri Europe Direct, dedicata allo scambio di buone pratiche, materiali didattici e riflessioni pedagogiche. Il progetto culmina con una conferenza internazionale aperta alla cittadinanza, pensata per favorire il dibattito su come insegnare l’Europa nelle scuole.

TEACH coinvolge enti pubblici locali, centri Europe Direct, Università partner europee e latinoamericane, e sfrutta la forza del network costruito negli anni dal Punto Europa di Forlì. Grazie a questa rete, e alla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale, i risultati del progetto vengono ampiamente disseminati, generando un effetto moltiplicatore tra insegnanti, studenti e famiglie.

Durata: 01/09/2014-31/08/2015

Finanziamento: European Commission, DG Education and Culture, Erasmus + Programme, Jean Monnet Action – Projects

Lifelong EU. Education towards European Citizenship

Scientific Coordinator Giuliana Laschi.

Scientific Committee and partner: Francesca Fauri (University of Bologna - Italy); Giulio Ecchia (University of Bologna - Italy); Marco Borraccetti (University of Bologna - Italy); Sonia Lucarelli (University of Bologna - Italy); Paolo Zurla (University of Bologna - Italy); Mauro Maggiorani (University of Bologna - Italy); Marco Fossati (School teacher and Instructor of orientation, mobility and personal autonomy ); Camilla Laschi (Musician and architect); Enrico Lombardi (School teacher, painter and writer); Maria Rita Fedrizzi (Historian of cinema); Fabio Casini (Manager od Europe Direct Forlì), Carla Cavallini (Manager of Europe Direct Reggio Emilia), Andrea Poluzzi (Europe Direct Reggio Emilia), Stefania Fenati (Manager of Europe Direct Bologna).

Summary: The study of the European integration process in schools is mostly underestimated, when not totally absent. The main aims of this project are to raise awareness of European citizenship among young generations and to improve also the ability of school teachers to explain the EU. These goals will be reached through a series of meetings in schools and a training course addressed to teachers.
Meetings in schools (see F.3.3) will be managed by young trainers, selected among MA students of the Faculty of Political Science “Roberto Ruffilli” of Forlì (constantly top-ranked, especially for its assets in the internationalisation field ), Erasmus students and EVS volunteers in the Emilia-Romagna region. Their solid education in European Studies will be integrated with an ad hoc training course (see F.3.2). The project foresees about 150 meetings in schools in order to have a direct impact at least on 2000-3000 students. The Europe Day (see F.3.5) will be the occasion to test the results of the work done, through an educational and recreational path that will involve about 300 students from primary, middle and high schools.
The training course (see F.3.4) will involve 60 teachers (from primary, middle and high schools and selected through a regional call supported by the Emilia-Romagna Region) and will deal with the history of the EU and its institutions and on more specific topics. A new model of teaching the EU will be offered: ateliers will explain the EU and its cultural identity (cinema, music, art), making so the EU more attractive for young people. During the whole project teachers will be constantly supported through the website and e-learning activities (see F.4.1).
At the end of the project a conference (see F.3.6) will be organised to discuss with the civil society how to teach the EU in schools and to exchange good practices developed by teachers.
Finally an e-book (see F.4.2) will be produced and it will be an innovative and useful didactic tool for teachers.

Dates and duration: 1/9/2013-31/8/2014

Financing: European Union. Programme: Lifelong Learning - Jean Monnet

Modulo Jean Monnet “The European Union Immigration Law”

Scientific Coordinator: Marco Borraccetti.

Summary: This project will provide students and people interested in the field with the opportunity to dwell on the study of the European Law on the Migration taking into consideration also the difference with the freedom of movement of the EU citizens, the different system inside the EU, the dispute on the possibility to grant the national citizenship of a Member State to those people who are born on its territory and whose parents are nationals of a third country and the intricacy of its standing in a complex and interdependent world.
However, rather than offering an overall picture, the goal is to focus on the measures governing the entrance and the refusal of entry of the non-EU citizens and their compatibility with the respect of fundamental rights. Particular attention will be placed on the international agreements concluded by the EU and/or the Member States with third countries.
The history of the Union competences on immigration is convoluted; based on intergovernmental basis, over the years the immigration policy has assumed greater importance, until the ordinary legislative procedure with the Treaty of Lisbon.
The immigration policy is a very sensitive issue for the Member States and influences many areas from economic to security, where the latter seems to prevail.
The in-depth analysis of the evolution of the different aspects caracterising this type of policy will serve as an important tool to understand the future development of the EU and its integration, also in the name of a “European identity”.
The aim is to conduct research and disseminate knowledge through teaching activities,organization of events (conferences, seminars), a website, publications, which will enhance the general awareness on the topic both in the academic context and among civil society.
Given the contentious and overlapping issues that will be debated, the impact envisaged is likely to be high and broad, reaching out to a wide range of interlocutors at different level of specialization.

Dates and duration: 1/9/2012-31/8/2015

Financing: European Union. Programme: Lifelong Learning - Jean Monnet

• website

Jean Monnet Chair “The European Communities and Migration: an Historical Perspectives”

Scientific Coordinator Francesca Fauri

Summary: In line with the research and teaching activities carried out at the University of Bologna as holder of a JM chair, this project will enable Prof. Fauri to spread knowledge on EU migration and immigration history both locally and internationally.The activities foreseen in the three years include research, teaching and the organisation of several events (conferences, seminars, study visits, training courses) and outputs (website, book, DVD, brochures) aimed at enhancing knowledge on EU migration history (outgoing and incoming) in the academic context and among civil society.Research will focus on the history of migration within the EU countries, but also on the history of the immigration movements and the role of the second generation of immigrants in European societies. Through the chair, an historical investigation will be carried out in this direction, involving at different levels and stages, BA, MA, Phd students and several internationally renown professors.This action aims at spreading knowledge about EU migration and immigration movements, their role and economic effects on European countries and the challenges Europe will have to confront with in the future. The issues will be analysed both at academic and civil society level, offering an interdisciplinary approach. Moreover given the importance of the theme of research, an impact on the international academic community is envisaged.

Dates and duration: 1/9/2011-31/8/2014

Financing: European Union. Programme: Lifelong Learning - Jean Monnet

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Scientific Coordinator Giuliana Laschi.

ScientificCommittee: Mario del Pero (University of Bologna), Alessandra Bitumi (University of Bologna).

Summary: This project is intended to provide students and people interested in the field with the opportunity to dwell on the study of the European integration history taking into consideration not only the internal dimension of the EC/EU but also the intricacy of its external standing in a complex and interdependent world. However, rather than offering an overall picture, the goal is to focus on the “special relationship” with the US. The dilemma of the transatlantic connection has been a key issue in the pursuit of a distinct international dimension for the EC, that has conditioned the development of its external relations as well as its internal debate on the specificity of a “European identity”. Through the in-depth analysis of the evolution of such a relation, one can both tell the story of the pivotal Atlantic alliance as well as retrace the expanding perimeters of the external dimension of the EU.Over a span of three years, the aim is to conduct research and disseminate knowledge through teaching activities, organization of events (conferences, seminars), a website and publications, which will enhance the general awareness on the topic both in the academic context and among civil society.The teaching module will be held by PhD Alessandra Bitumi and it will improve European courses for bachelor students.Given the contentious and overlapping issues that will be debated, the impact envisaged is likely to be high and broad, reaching out to a wide range of interlocutors at different level of specialization.

Dates and duration: 1/9/2011-31/8/2014

Financing: European Union. Programme: Lifelong Learning - Jean Monnet

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Scientific Coordinator Giuliana Laschi.

Partner: Sonja Bjeletic (Faculty of Administrative and European Studies, Podgorica - Montenegro).

Summary: In line with the research and teaching activities carried out in the framework of the Jean Monnet chair (2005-2010), Prof. Laschi has delivered evidence of a high level international teaching (EU and extra-EU), in publication records and organising several reflection activities targeting academic context, students and civil society. Being the president of the Scientific Committee of the Europe Direct Punto Europa Forlì, she will continue on exploit her role for implementing a large number of information and awareness activities and event. The JM chair Ad personam will let her pursue the mission of spreading knowledge on EU integration in particular in the Forli Campus, and more in general a wider at national and international context. The activities foreseen in the three years include research, teaching and the organisation of several events (conferences, seminars, simulation activities, study visits, training courses) and outputs (website, book, DVD, brochures) aimed at enhance knowledge on EU studies in the academic context and among civil society.Research will focus on the history of external relation. Historiography studies are at a starting point even if external relations are at the centre of debating in political studies since the last decade. Through the chair, an historical investigation will be carried out in this direction, involving at different levels and stages, BA, MA, Phd students and several high values professors in a dynamic international framework. This action aims at spreading knowledge about EU integration both at academic and civil society level. Moreover the high importance of the theme of research, an impact in the international academic community is envisaged

Dates and duration: 1/9/2010-31/8/2013

Financing: European Union. Programme: Lifelong Learning - Jean Monnet

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Scientific Coordinator Giuliana Laschi.

ScientificCommittee and partner: Francesca Fauri (University of Bologna - Italy); Marco Balboni (University of Bologna - Italy); Marco Borraccetti (University of Bologna - Italy); Sonia Lucarelli (University of Bologna - Italy); Paolo Zurla (University of Bologna - Italy); Mauro Maggiorani (University of Bologna - Italy); Salvatore Aloisio (University of Modena and Reggio Emilia – Italy); Marco Gestri (University of Modena and Reggio Emilia – Italy); Marco Fossati (School teacher and Instructor of orientation, mobility and personal autonomy ); Fabio Casini (Manager of Europe Direct Forlì), Elisabetta Olivastri (Europe Direct Modena); Rita Ricci (Manager of Europe Direct Ravenna); Carla Cavallini (Manager of Europe Direct Reggio Emilia), Stefania Fenati (Manager of Europe Direct Bologna); Comune di Forlì, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Faenza.

Summary: The study of the European integration process in high schools is mostly underestimated, when not totally absent. Given the growing demand of cooperation with this University, Professor Laschi started the Punto Europa program with schools ten years ago. The goal of the Punto Europa’s action in the schools, as well as this project’s, is to contribute to enhancing the awareness of being European citizens among young generations, through a series of activities and meetings (see F.3.3-7). The most innovative aspect of the project lies in the fact that the meetings will be managed by young trainers, duly selected among MA students of the Faculty of Political Science “Roberto Ruffilli” of Forlì (constantly top-ranked, especially for its assets in the field of internationalization). Their sound education will be integrated with an initial ad-hoc training course (see F.3.2). The project foresees about 100-150 meetings within schools (see F.3.3), taking place mostly in the regional area in order to have a direct impact at least on 2.000-3.000 students. The Europe Day, taking place in Forlì on 9th May 2012 (see F.3.5), is the occasion to test the results of the work done, through an educational as well as recreational path that will address about 300 students of primary, middle and high schools. We also foresee the creation of an innovative web platform (see F.3.2) with didactic materials, learning projects, best practice exchanges, with a possibility of an interaction between school teachers and University professors. Furthermore a very innovative product will be a smartphone app with didactic contents and quizzies on EU (see F.3.3). On the website of the ED Forlì (see F.3.1), space will be devoted to the project and the dissemination of project products, whose visibility will also be granted by other web sites of the regional Europe directs.

Dates and duration: 1/9/2012-31/8/2013

Financing: European Union. Programme: Lifelong Learning - Jean Monnet

Scientific Coordinator Giuliana Laschi.

ScientificCommittee and partner: Francesca Fauri (University of Bologna - Italy); Marco Balboni (University of Bologna - Italy); Marco Borraccetti (University of Bologna - Italy); Sonia Lucarelli (University of Bologna - Italy); Paolo Zurla (University of Bologna - Italy); Mauro Maggiorani (University of Bologna - Italy); Salvatore Aloisio (University of Modena and Reggio Emilia – Italy); Marco Gestri (University of Modena and Reggio Emilia – Italy); Marco Fossati (School teacher and Instructor of orientation, mobility and personal autonomy ); Fabio Casini (Manager of Europe Direct Forlì), Elisabetta Olivastri (Europe Direct Modena); Rita Ricci (Manager of Europe Direct Ravenna); Carla Cavallini (Manager of Europe Direct Reggio Emilia), Stefania Fenati (Manager of Europe Direct Bologna); Milena Cecchini (Manager Europe Direct Rimini); Comune di Forlì, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Faenza.

Summary: The study of the European integration process in high schools is mostly underestimated, when not totally absent. Given the growing demand of cooperation with this University, Professor Laschi started the Punto Europa program with schools ten years ago. The goal of the Punto Europa’s action in the schools, as well as this project’s, is to contribute to enhancing the awareness of being European citizens among young generations, through a series of activities and meetings. The most innovative aspect of the project lies in the fact that the meetings will be managed by young trainers, duly selected among MA students of the Faculty of Political Science “Roberto Ruffilli” of Forlì (constantly top-ranked, especially for its assets in the field of internationalization). Their sound education will be integrated with an initial ad-hoc training course. The project foresees about 100-150 meetings within schools, taking place mostly in the regional area, from Reggio Emila to Rimini, in order to have a direct impact at least on 2.000-3.000 students. There will also be a European Parliament simulation in spring 2012, whose participants will be some students selected in those schools that have attended our meetings. The Europe Day, taking place in Forlì on 9th May 2012, is the occasion to test the results of the work done, through an educational as well as recreational path that will address about 300 students of primary, middle and high schools. Next fall, a specific meeting for teachers will be held in Modena, where we will reflect upon the teaching of European integration in schools, also in the light of the project developed. We also foresee the creation of a cd with all didactic material produced during the year and a publication of 10.000 copies devoted to children of primary schools, that will be distributed in the Region. On the website of the ED Forlì, space will be devoted to the project, whose visibility will also be granted by other web sites of the regional Europe directs.

Dates and duration: 1/12/2011-30/11/2012

Financing: European Union. Programme: Lifelong Learning - Jean Monnet

Scientific Coordinator Giuliana Laschi.

Partner: Giovani Eurabili (Informal group of young people, Forlì – Italy); Pontes Association (Cluj-Napoca – Romania); Comune di Forlì (Italy); City Hall of Cluj-Napoca (Romania).

Summary: Il progetto “Let’s speak up! For improvingourdemocraticvision” si è sviluppato nell’arco di un anno e mezzo dal gennaio 2010 a Forlì e a Cluj Napoca, mediante varie attività condotte in parallelo dai partner coinvolti. In particolare le attività svoltesi in Italia sono state condotte dal centro Europe Direct Punto Europa di Forlì, insieme al gruppo informale “Giovani Eurabili” e al Comune di Forlì; mentre in Romania protagonisti sono stati l’associazione PONTES e il Comune di Cluj Napoca. Attraverso questo progetto si mirava ad incoraggiare i giovani cittadini, ed in particolare i giovani con disabilità visiva, ad assumere un ruolo attivo nella loro comunità, ad essere cittadini attivi, sollecitandoli a conoscere e partecipare al sistema della democrazia rappresentativa. Le modalità attraverso cui si intendeva perseguire tale obiettivo partivano da una educazione alla partecipazione: i giovani avrebbero sperimentato i metodi ed i concetti della democrazia rappresentativa e della cittadinanza attiva, attraverso l’esperienza diretta ed il dialogo con i decisionmakers locali ed europei. La ricerca iniziale sulle best practices europee in questo campo è servita come strumento per sollecitare una riflessione comune sulle diverse opinioni riguardo alla partecipazione dei giovani alla vita democratica. L’azione del progetto si è sviluppata attraverso alcune attività principali. Ad una riunione iniziale del gennaio 2010, in cui si è impostata l’attività, ha fatto seguito un periodo di ricerca per gruppi sulle best practices europee in materia di democrazia rappresentativa e partecipazione dei giovani. La fase della ricerca si è conclusa con uno Workshop in cui i giovani partecipanti hanno prodotto una risoluzione con alcune loro proposte per migliorare l’accesso dei giovani alle istituzioni locali ed europee. Si è quindi aperta la discussione con i decisionmakers locali ed europei nella tavola rotonda del dicembre 2010, in cui i giovani partecipanti hanno discusso con esperti ed autorità la risoluzione approvata nel workshop di giugno. Il rapporto con i decisionmakers è proseguito mediante alcune attività di affiancamento ad assessori comunali e a parlamentari europei, utili per sperimentare direttamente il processo decisionale sia a livello locale che europeo. Tutte queste attività sono state condotte in parallelo sia a Forlì che a Cluj Napoca. I due gruppi si sono poi ritrovati il 9 e 10 maggio a Forlì per un Open Day finale in cui si sono messe a confronto le esperienze ed i risultati del lavoro condotto. Nelle pagine che seguono si possono trovare tutti i risultati emersi da questo lungo ed intenso lavoro: la descrizione dettagliata delle attività ed i risultati che ne sono emersi; il testo della risoluzione approvata dai giovani partecipanti e il dettaglio delle spiegazioni comma per comma delle proposte formulate, nonché due articoli incentrati sulla disabilità visiva, vera protagonista del progetto “Let’sspeak up!”, redatti da due protagoniste non vedenti del gruppo forlivese: Eleonora Ballocchi e Tamara Lo Vasco. Per concludere questa introduzione resta l’obbligo di ringraziare tutte le persone che hanno consentito di portare avanti per tanti mesi il progetto, dai collaboratori che si sono succeduti al Punto Europa (Federica Arceri, che ha scritto il progetto, Valeria Riccobono, che ha fornito una supplenza più o meno volontaria in un momento di bisogno, Elisa Pinelli, che ha curato la redazione di questo opuscolo), all’associazione PONTES (per tutti ringraziamo Carmen Todorut, nostra compagna di mail per quasi due anni), a tutti i ragazzi che hanno fatto parte del gruppo ed hanno dato un senso concreto alla parola “partecipazione” tanto usata nella fase di progettazione. Corre l’obbligo di ringraziare inoltre tutti i partecipanti alla tavola rotonda e tutti i decisionmakers che hanno voluto portare il loro contributo al nostro progetto, in particolare gli assessori del Comune di Forlì DavideDrei, Patrick Leech e Valentina Ravaioli, che ci hanno accompagnato lungo tutto il percorso e che hanno voluto restare con noi anche in questo lavoro finale, scrivendo ben tre prefazioni diverse. Un ringraziamento speciale ai due parlamentari europei, gli onorevoli Salvatore Caronna e Norica Nicolaie, la cui disponibilità ha consentito ad alcuni dei partecipanti di fare un’esperienza indimenticabile a diretto contatto con la quotidianità del parlamento europeo. L’ultimo ringraziamento va ad un amico di vecchia data del Punto Europa,Marco Fossati, esperto di mobilità e orientamento per non vedenti e ipovedenti, ma anche (come sanno bene i formatori sull’Ue del Punto Europa) bravissimo animatore ed inventore di giochi di ogni tipo, che, indubbiamente, è stato la vera anima di questo progetto. (Introduzioneallapubblicazione)

Dates and duration: 1/01/2010-30/06/2011

Financing: European Union. Programme: youth in action

Parlamen-ti-amo

Scientific Coordinator Giuliana Laschi.

ScientificCommittee and partner: Francesca Fauri (University of Bologna - Italy); Marco Balboni (University of Bologna - Italy); Marco Borraccetti (University of Bologna - Italy); Mauro Maggiorani (University of Bologna - Italy); Centro Ricerche sull’integrazione europea – CRIE (University of Siena – Italy); Comune di Forlì (Italy); Comune di Faenza (Italy); Comune di Cesena (Italy); Provincia di Forlì-Cesena (Italy);

Summary: By means of the project “Parlamen-ti-amo", Europe Direct Forlì aimed to make aware the young generations of the Forli – Cesena Province about the European Union decision making processes in order to encourage a wider interests and participation to the European political debate on those issues that more affects everyday life of the young European citizens. In particular, by running this action Europe Direct Forlì intended to: improve the knowledge of the role and functioning of the European institutions and of the European Parliament in particular among the young students involved in the action;Strengthen their interest on the European political debate in order to raise an active citizenship and enhance their participation; make aware the young students of the Forlì-CesenaProvince of the European decision making process.Our purpose responded to the need for specific learning outcomes in the field of European Union institutions and affairs as requested by local schools in the previous years. In general all the proposed activities made aware the target group involved in the action of the role and functions of the European Parliament, promoting a live debate.A wide information about European Parliament and its role and functioning has been provided during the seminars. Furthermore, the assembly simulation (the 5-7 of March 2010) made students experience the political debate process and provided a platform for raising issue on environmental and equal opportunities debates in the local town Council with the participation of two representatives of the Town Council of Forlì. The competition “Parlamentiamo: I giovanied il Parlamento europeo, come esserecoinvolti” enhanced interest on European Parliament activities and stimulated their creativity on this theme. The target group affected by this action has been the age-group included in the secondary education stage (from 12 to 18 years old). On the base of the evaluation, we can count the participation of more than 4000 students to the seminar activities foreseen in the framework of the project in school years 2009 and 2009-2010. The presence of school teachers during the interactive seminars generated a multiplier effect in the other classes not directly affected by the action. Moreover, as the lessons has been held by university students (25 participants in 2 years), we can affirm that also this target group has been slightly affected by the action.Thanks to the evaluation analysis carried out we can measure the impact of the results reached. In particular we have pointed out a rise on the interest in European themes and many schools asked for replying the projects in the following years.

Dates and duration: 1/01/2009-15/06/2010

Financing: European Parliament

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Scientific Coordinator Giuliana Laschi.

Summary: Prof. Laschi has delivered evidence of a high level international teaching (EU and extra-EU), in publication records and organising several reflection activities targeting academic context, students and civil society. Being the president of the Scientific Committee of the Europe Direct Punto Europa Forlì, she will continue on exploit her role for implementing a large number of information and awareness activities and event. The JM chair will let her pursue the mission of spreading knowledge on EU integration in particular in the Forli Campus, and more in general a wider at national and international context. The activities foreseen include research, teaching and the organisation of several events (conferences, seminars, simulation activities, study visits, training courses) and outputs (website, book, DVD, brochures) aimed at enhance knowledge on EU studies in the academic context and among civil society.Research will focus on the history of external relation. Historiography studies are at a starting point even if external relations are at the centre of debating in political studies since the last decade. Through the chair, an historical investigation will be carried out in this direction, involving at different levels and stages, BA, MA, Phd students and several high values professors in a dynamic international framework. This action aims at spreading knowledge about EU integration both at academic and civil society level. Moreover the high importance of the theme of research, an impact in the international academic community is envisaged

Dates and duration: 1/9/2005-31/8/2010

Financing: European Union. Programme: Jean Monnet Action

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Progetto di Sostegno al sistema educativo nei campi sahrawi e alla conservazione della memoria storica e culturale Sahrawi

Coordinatori: Giulia Olmi (CISP), Giuliana Laschi

Altri docenti coinvolti: Marco Balboni

Partner: Comune di Forlì, CISP, Regione Emilia Romagna

Summary: Si tratta di una cooperazione fra il centro Europe Direct Punto Europa, il Cisp ed il Comune di Forlì in merito ad attività di cooperaizone con il popolo Sahrawi, che si articola su vari progetti succedutisi senza soluzione di continuità a partire dal 2006. Il centro Europe Direct fornisce un supporto nell’elaborazione e nel miglioramento dei materiali didattici e libri di testo, nonchè in attività di conservazione della memoria e cultura sahrawi e di difesa dei diritti umani.

Financing: Regione Emilia Romagna, Ministero degli Affari Esteri, Comune di Forlì.

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Scientific Coordinator Giuliana Laschi

Partner: PestMegyeiEuròpaiInformàciòs Pont (Budapest – Hungary), Centro di Ricerca sull’Integrazione europea – CRIE (University of Siena – Italy)

Summary: Da un’analisi delle pubblicazioni disponibili risulta che non sia stato pubblicato nessun libro sull’Europa per bambini di scuola elementare, né ve ne sono fra le pubblicazioni dell’Unione Europea. È una lacuna che merita di essere colmata in breve tempo perché è indispensabile che le persone che cresceranno nella nuova Europa allargata abbiano la possibilità di familiarizzare con essa fin da piccoli, imparando a conoscere i paesi che ne fanno e ne faranno parte e la storia che li ha portati ad unirsi. Il progetto “I bambini d’Europa” prevede quindi la realizzazione di un volume per bambini delle scuole elementari italiane ed ungheresi, in cui viene loro presentata l’Unione Europea ed i paesi che la compongono, consentendo ai bambini ungheresi di conoscere la realtà ed i paesi con cui entreranno a stretto contatto durante le loro vita, ai bambini italiani di conoscere la realtà dell’UE, mai abbastanza conosciuta, ed i paesi di nuova adesione. Inoltre i bambini saranno un importante veicolo di conoscenza anche per i loro genitori, nonni, parenti e amici. La nostra idea è quindi quella di offrire un utile strumento ai bambini, alle biblioteche scolastiche e ai loro insegnanti. Il manoscritto preparato a tal fine sarà scritto in linguaggio estremamente semplice e comprensibile ai bambini cui si rivolge, da due professionisti della letteratura per l’infanzia: Stefano e Gualtiero Bordiglioni, quest’ultimo allievo delle professoresse Sebesta e Laschi, sotto la cui direzione sta ultimando la sua tesi di Laurea. Si tratta quindi di una persona dotata di doppia sensibilità e competenza (sull’Europa e sulla letteratura per bambini), necessaria per poter trattare in modo efficace un argomento così complesso. Il rigore scientifico del testo sarà peraltro garantito, in particolar modo, dalla supervisione della professoressa Giuliana Laschi. Il testo, che prevede una parte di descrizione generale dell’UE e della sua storia ed una parte dedicata alla presentazione dei singoli paesi che ne fanno parte, con particolare attenzione ai 10 paesi che entreranno nel 2004, è intervallato da immagini ed illustrazioni realizzate da Mauro Monaldini, professionista di grafica ed illustrazioni per l’infanzia. Il volume “I bambini d’Europa” è quindi uno strumento semplice, leggero, comprensibile dai bambini delle scuole elementari, attraente e accattivante.Il progetto viene realizzato dal Punto Europa di Forlì in collaborazione con il PestMegyeiEuròpaiInformàciòs Pont (ufficio di informazioni sull’UE di Budapest) e con il Centro di Ricerca sull’Integrazione Europea (C.R.I.E.) dell’Università di Siena, diretto dalla prof.ssa Ariane Landuyt.Il testo verrà quindi stampato in circa 14.000 esemplari, 7.000 dei quali in italiano e 7.000 in ungherese e verrà distribuito in tutte le scuole elementari della Provincia di Forlì-Cesena, di Siena e di Budapest. Verrà anche diffuso all’interno della rete di Università, italiane e straniere, che collaborano con il C.R.I.E. alla realizzazione del Master “Il processo di costruzione europea” (fra cui il Dipartimento di Studi politici dell'Università di Torino, il Dipartimento di Ricerche Europee dell'Università di Genova, il Dipartimento Storico-geografico dell’Università di Pavia, l'Universidad de Salamanca, l'Universidad de Granada, l'Universidad de Coimbra, l'UniversityCollege of Wales-Swansea, l'Université Strasbourg III – Robert Schuman I.E.P, la PanteionUniversity di Atene e l'Università Jagiellonski di Cracovia), in vista di un eventuale seguito ed una ulteriore diffusione del testo, magari tradotto in ulteriori lingue.In occasione della distribuzione alle scuole verrà dato ampio risalto all’iniziativa, con una serie di presentazioni ad alto livello della pubblicazione che sottolineino l’importanza per i bambini della nuova Europa allargata di crescere informati e consapevoli dell’importanza sempre crescente che l’Unione Europea avrà sulle loro vite. Tali presentazioni saranno tre e si svolgeranno in momenti separati a Forlì, Siena e Budapest e ad esse saranno presenti gli autori dell’opera, le autorità locali, rappresentanti delle autorità scolastiche, rappresentanti delle organizzazioni che avranno realizzato l’opera, un membro della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea ed un rappresentante della Commissione Europea. Le presentazioni avranno lo scopo di dare un forte risalto e conoscenza dell’iniziativa a livello massmediatico e si rivolgeranno in particolare al mondo della scuola, degli insegnanti e dirigenti scolastici, per fare un’opera di sensibilizzazione anche nei loro confronti sull’allargamento dell’Unione Europea e sulla sua importanza per un futuro di pace e benessere nel nostro continente.

Dates and duration: 12/2003 – 05/2004

Financing: European Union. EuropeanCommission, Representation in Italy - Realizzazione di azioni d’informazione e/o comunicazione nell’ambito dell’Allargamento

Scientific Coordinator Lorenza Sebesta

In charge for the project: Victor Cristian Mortu (SVE)

Partner: EYE (Dunakeszi - Hungary), Fundatiasfintiitreiierarhi (Oradea – Romania), Bureau Information Jeunesse (Arles – France), IFAP (Apolda – Germany), BOFIT (Haiduboszormeny – Hungary), Service civil international (Lille – France), CEPAGE (Puget-théniers – France), Legambiente (Roma – Italy), Espacio Europa Joven (Leganés – Spain), Uniser (Forlì – Italy), Students league from “Dunarea de Jos” University (Galati – Romania), Cultural House of Students (Galati – Romania), Ruse Youth and cultural club (Ruse – Slovenia), Center for youth (Ruse – Slovenia), Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì,

Summary: The seminar is the result of our will to improve the knowledge and skills in order to respond better to young people’s interest for “European Voluntary Service” type of projects. Following the efforts of European Commisison in integrating the Eastern Europe countries within the Youth program despising the complex economical and political problems, we believe that more steps should be made from the western organizations in order to approach them selves to eastern ones.The transition process as well as the economical problems had caused problems to eastern organizations, first of all related to the aspect of mobility, affecting trough that the initiation or participation to a program of Exchanging Volunteers under Youth Program. Above all that, the eastern organization had succeeded in making them self’s an active presence in national and also European projects. Solving specific problems in order to develop an EVS project led to particular experience and knowledge that can and should be exchanged with organizations from west of Europe, but also, some experiences of Western organizations can help Eastern ones in the future to avoid issues incurring in their projects. This seminar calls for participation of organizations from East and West of Europe in order to step forward in properly integrate the Eastern organization and also to exchange good practices regarding the work in EVS projects as well as managing emergency cases during those projects. The seminar will be organized in Forli, Italy at the end of May (20-25 Wlay) and will gather 22 participants from countries from East and West of Europe; 1-2 persons from each country. The countries involved in the project are: Italy, Germany, France, Sweden, Spain, Romania, Slovenia, Hungary. The daily program will include open discussions, brainstorming session on the seminar themes as well as working groups that will be made up considering each and every ones interest. The themes of the seminar are: to identify the specific good practice developed by each organization (most of all the eastern ones) as a response to specific situations and needs; ensure the understanding of presented cases and mix together this skills (eastern and western ones) for future use in everyone’s activity; find a way to avoid or optimal manage the crisis and emergency situations during an EVS project (temporary or suddenly lack of money, last minute change of mind of the volunteer or organization etc.). In order to better copperhead all the aspects of presented situations, a project simulation will take place so that the participants will be able, after that, to conclude the errors and good practice regarding it. During the seminar, a public presentation will take place, presentation concerning organizations activity and projects opportunity along with exhibition stands, that will also ensure the impact on the local community (young people that will want to participate in EVS projects in other countries through the organizations participating at the seminar). This exhibition is also the best way for the present organizations to find out more about each other and establish partnerships in future common projects. The intercultural learning aspect will be ensured by mutual understanding pointing the fact that the local or national culture ensure specific working environment developing methods in approaching certain issues. This will help the participants to uncover their common basis concerning the seminar themes as well as the EVS projects in general. The dissemination of the project results will be made first of all by the participants by sharing this seminar experience inside their organization (and direct partners) and also through a final results paper that will contain the common and/or new good practices that all participants agreed on.

Dates and duration: 20/5/2003-25/5/2003

Financing: European Union. Programme: youth – Action 5

Este archivo representa una de las tres columnas que sostienen la memoria histórica del Punto Europa de Buenos Aires, cuyo arco temporal de vida se extendió de 2003 hasta 2017. Alberga cierto material “pesado” (videos y objetos digitales) producido por el centro en sus últimos años de vida que, por cuestiones técnicas, nunca fue integrado en el sitio de la representación de la Universidad de Bologna en Buenos Aires (UNIBO-BA), donde siempre se alojó el centro. Las otras dos columnas son:

1. un archivo adentro del sitio de la misma representación, que incluye principalmente las actividades de investigación (locales e internacionales) y de difusión llevadas a cabo por Punto Europa: http://www.ba.unibo.it/investigacion/punto-europa

2. un espacio del AlmaDL Journals, la biblioteca digital relativa a los periódicos del ateneo de Bologna, donde se aloja la revista producida a lo largo de la vida del centro, Puente@Europa: https://puenteeuropa.unibo.it/.

Nacimos en 2003, tomando como referencia una experiencia similar de la Universidad de Bologna, campus de Forlì, donde en 1999 se había formado el actual Punto Europa. A partir del pedido del fundador de UNIBO-BA, Giorgio Alberti, docente de la universidad de Bologna, la responsable del Punto Europa-Forlì, Lorenza Sebesta, profesora Jean Monnet ad personam, creó Punto Europa de Buenos Aires para acompañar la actividad didáctica de la sede, en particular de la Maestría en Relaciones Internacionales Europa-América Latina, con tareas de extensión e investigación.

El centro se propuso como lugar de reflexión y estudio de la realidad compleja y cambiante de Europa, de un lado, y de América Latina, del otro, con especial foco en sus instancias de integración regional y en los problemas comunes.

Consideramos que UNIBO-BA era el lugar ideal para iniciar este diálogo. Nacida en 1998, ella simbolizaba, por la composición de su cuerpo docente y sus estudiantes, así como por la estructura de sus cursos, un puente entre Italia y Argentina, entre América Latina y Europa. De hecho, los integrantes de Punto Europa (desde el primero, Pablo Milanese, hasta el último, Paolo Galassi, pasando por sus dos pilares históricos, Martín Obaya y Luciana Gil), se habían formado previamente en la mencionada Maestría. Entre las pocas excepciones a esa regla se cuenta Emiliano Montenegro, diseñador gráfico y artista que dio una imagen propia al centro y a su revista.

Los esfuerzos del centro se concentraron en los primeros años en publicaciones, conferencias, seminarios y cursos de formación. Los módulos europeos Jean Monnet, llevados a cabo a partir de 2004 gracias al Programa Jean Monnet de la Unión Europea, fueron el mascarón de proa del Punto Europa en sus inicios. Sus animadora y alma mater fue Susana Czar de Zalduendo, ilustre impulsora del estudio de la integración regional en Argentina y docente de la Maestría.

La participación de Punto Europa en el Observatorio de las Relaciones Unión Europea-América Latina (OBREAL), un proyecto internacional encabezado por la Universitat de Barcelona y sostenido por la Comisión Europea entre 2005 y 2008, fue ocasión para que las reflexiones intelectuales promovidas por Punto Europa pudieran consolidarse y enmarcarse en el proceso de institucionalización de las relaciones birregionales UE-AL.

En 2009, a raíz de su empeño en temas de integración, la sede fue seleccionada para constituir un Centro de Excelencia Jean Monnet, instituciones que, al día de hoy, todavía constituyen una rareza en todo el continente latinoamericano. A partir de este nuevo impulso, el Centro expandió sus actividades dedicadas a la integración europea y latinoamericana, así como a las relaciones entre las dos regiones. A través de los años, pudo beneficiarse de programas europeos de la Acción Jean Monnet que le permitieron organizar seminarios y conferencias en colaboración con socios e instituciones locales e internacionales, así como promover investigaciones multilaterales. El Centro de Excelencia terminó sus tareas en 2014, al concluirse los cinco años de actividades previstas originariamente.

Finalmente, gracias a un convenio de colaboración entre UNIBO y el Consulado General de Italia (2014), el Punto Europa, hasta su clausura en 2017, volcó también sus intereses hacia el tema de los migrantes italianos en la República Argentina y los fenómenos políticos, sociales, culturales y económicos vinculados a esta experiencia paradigmática de intercambio entre Europa y América Latina.

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