- analisi della letteratura scientifica (stato dell’arte) in materia di archiviazione e conservazione delle memorie personali digitali prendendo in considerazione i progetti di ricerca in ambito internazionale;
- studi e ricerche sulle modalità con cui si sedimentano le memorie digitali di persona e sulle possibile ricadute a livello sociale ed antropologico, anche attraverso la somministrazione di questionari e la conduzione di interviste orali;
- studio di casi, anche in relazione alle diverse tipologie di soggetti produttori di archivi digitali di persona;
- definizione del modello conservativo per le memorie digitali di persona, con l’obiettivo di individuare un modello basato sia sulla gestione in proprio delle attività necessarie che sulla delega di tali attività a soluzioni e servizi esterni (ad es: servizi basati sul cloud o offerti dai centri di conservazione digitale o piattaforme per l’archiviazione e la conservazione delle memorie personali);
- redazione di linee guida, raccomandazioni, best practice, sulla corretta formazione, gestione e conservazione degli archivi digitali di persona;
- individuazione di soluzioni per l’archiviazione e la conservazione delle memorie digitali di persona basati anche su servizi cloud (in collaborazione con le aziende che stanno cominciando ad offrire soluzioni di personal archiving);
- disseminazione dei risultati delle attività del Centro di ricerca sia mediante la presentazione dei risultati della ricerca in convegni e seminari che mediante
- attività di divulgazione scientifica (terza missione) e sensibilizzazione – anche attraverso la predisposizione di materiale informativo e divulgativo – rivolte alla generalità degli utenti, agli ordini professionali (architetti, avvocati, medici, giornalisti, etc.), alle studenti delle scuole;
- attività di formazione rivolta anche in questo caso alla generalità degli utenti o a specifiche categorie (es: architetti, avvocati, etc.).