Progetti

[2023-2026] ON FOODS-Research and innovation network on food and nutrition Sustainability, Safety and Security – Working ON Foods (PNRR 2022) https://onfoods.it/

Responsabili scientifiche del team UNIBO: Giovanna Guerzoni (Antropologia sociale e dell’educazione), Arianna Lazzari (Didattica e Pedagogia delle differenze).

Team: Fulvia Antonelli (Pedagogia generale e sociale), Lucia Balduzzi (Didattica e Pedagogia delle differenze), Francesca Crivellaro (Antropologia sociale e dell’educazione), Chiara Delle Donne Vandini (Didattica e Pedagogia delle differenze), Noemi Dicorato (Didattica e Pedagogia delle differenze), Cecilia Gallotti (Antropologia sociale e dell’educazione).

Il progetto ha come obiettivo generale l’analisi delle rappresentazioni e delle pratiche di consumo alimentare colte dal punto di vista dei diversi attori sociali coinvolti nella ricerca (personale sanitario, personale docente e non docente, ausiliario, educatori, famiglie e stakeholders del territorio) che sarà effettuata attraverso un processo collaborativo tenendo conto dei diversi settings in cui operano (scuola e extrascuola). La ricerca si ispira a una metodologia di ricerca-azione partecipata fondata sull’analisi qualitativa dei contesti educativi e del background socioculturale di comunità, secondo un approccio etnografico (schooling) con l’obiettivo di promuovere stili alimentari consapevoli e sostenibili. Il piano di ricerca prevede la raccolta di dati quanti- qualitativi riguardo alle pratiche di consumo alimentare tra scuola e extrascuola e approfondimenti etnografici su settings specifici di particolare interesse per gli obiettivi della ricerca (diversità culturale, sperimentazioni innovative sul piano della sostenibilità, nuove socialità e mutualità, ecc.); la mappatura dei bisogni educativi e delle esigenze di formazione intorno al tema di una dieta sana, sostenibile e culturalmente responsabile. Tali azioni saranno realizzate connettendo due orientamenti che configurano le società multiculturali contemporanee: l’aumento della diversità socioculturale nella popolazione scolastica e gli sforzi per migliorare la qualità dei pasti scolastici. La mappatura e l’analisi dei processi socioculturali in atto mira a: a) esplorare le attività di educazione alla salute alimentare sostenibile attualmente presenti nelle scuole interessate dalla ricerca; b) analizzare i punti di forza e di debolezza percepiti dagli stakeholder sul tema dei modi di produzione/consumo alimentare del territorio; c) analizzare le pratiche e le rappresentazioni socio- culturali sul cibo e l’alimentazione sia negli spazi pubblici e istituzionali (scuole) che in quelli privati e famigliari; d) realizzare attività di ricerca-azione a sostegno della riflessività professionale degli educatori al fine di co- costruire (co-design) pratiche di educazione alimentare culturalmente responsabili.

 

[2023-2025] TAIA-Transnational Aging between Italy and Africa (PRIN 2022 PNRR)

TAIA è un PRIN dell'Università di Pavia, Milano-Bicocca e Bologna. 

Principal Investigator: Prof. Marco Gardini - Università di Pavia

Ruolo UNIBO: Unità di ricerca locale

Coordinatore scientifico: Prof. Paolo Gaibazzi

Membri dell'unità di ricerca locale: Paolo Gaibazzi, Federica Tarabusi

TAIA – Transnational Aging between Italy and Africa è un progetto di ricerca biennale che riunisce antropologi delle Università di Pavia, Milano-Bicocca e Bologna per indagare le intersezioni tra invecchiamento e migrazione nello spazio transnazionale che collega l'Italia al continente africano. Si concentra sia sugli anziani italiani che vivono in Tunisia e in Senegal sia sui membri anziani delle diaspore tunisina e senegalese in Italia. L’Unità di Bologna analizzerà in particolare come le politiche della mobilità nello spazio euro-africano abbiano un impatto sui soggetti che invecchiano e sulle loro famiglie che vivono tra l'Italia e il Senegal e la Tunisia. Valuterà inoltre le politiche e le disposizioni nazionali e transnazionali/bi-laterali in materia di welfare ed il loro ruolo nel plasmare dinamiche spaziali, sociali ed economiche dell'invecchiamento transnazionale.

 

[2023-2025] NADIHO-Navigating Returns: West African Experiences of Difficult Homecoming (PRIN 2022)

NADIHO è un PRIN dell'Università di Milano Bicocca, Bologna e FIERI.

Principal Investigator: Prof. Alice Bellagamba - Università degli Studi di Milano Bicocca

Ruolo UNIBO: Unità di ricerca locale

Coordinatore scientifico: Prof. Bruno Riccio

Membri dell'unità di ricerca locale: Pietro Cingolani, Francesca Crivellaro, Paolo Gaibazzi, Giovanna Guerzoni, Zaira Tiziana Lofranco, Chiara Pilotto, Bruno Riccio, Federica Tarabusi

Il progetto PRIN NADIHO risponde alla sfida transnazionale di rafforzare le conoscenze scientifiche sulle implicazioni molteplici delle migrazioni di ritorno attraverso un processo di ricerca multisituato e partecipativo, che riunisce l’analisi simultanea di casi studio selezionati dell’Africa occidentale, dall’Italia e da significativi contesti europei.
Basato su una metodologia comparativa ed etnografica, che si estende dallo studio dei contesti situazioni locali all’analisi dei programmi e modelli emergenti, delle loro continuità e delle discontinuità, il progetto si propone, in primo luogo, di esplorare come le esperienze soggettive di ritorno dei migranti influenzino processi e traiettorie successive, producendo un impatto a lungo termine (‘reintegrazione’, ‘marginalizzazione’, ‘nuove partenze’).
In secondo luogo, intende contribuire alla comprensione critica degli effetti locali delle politiche europee contemporanee, dei programmi di aiuto e degli interventi che mirano a prendere di mira le migrazioni che da una prospettiva eurocentrica vengono costruite e naturalizzate come “irregolari”. La conoscenza scientifica elaborata sulle migrazioni di ritorno sarà infatti accompagnata da un’analisi empirica delle politiche di aiuto che orientano interventi di ritorno e rimpatri volontari assistiti, radicati nel sistema di gestione della migrazione
internazionale, con la finalità ultima di produrre un impatto socio-culturale potenzialmente benefico in questo campo di studio e dii intervento umanitario.
L’esplorazione etnografica di specifici contesti socio-economici, politici e culturali, delle esperienze e significati dei difficili ritorni in Africa occidentale sarà dunque integrata con l’analisi approfondita dei programmi di “Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione” attivi in Italia e in altri paesi europei. Gli interventi vengono qui intesi come un'arena politica in cambiamento in cui attori istituzionali e sociali, pratiche organizzative, repertori culturali, discorsi e significati sono concettualizzati all'interno di quadri d’analisi, narrazioni politiche e azioni di cambiamento pianificate, a diversi livelli, per gestire la mobilità all'interno e fuori dell’Africa occidentale.

 

[2020-2024] GAF-GENEALOGIES OF AFRICAN FREEDOMS (PRIN 2017)

GAF è un PRIN dell'Università di Milano Bicocca, Torino, Bologna e Pavia.

Principal Investigator: Prof. Alice Bellagamba - Università degli Studi di Milano Bicocca

Ruolo UNIBO: Unità di ricerca locale

Coordinatore scientifico: Prof. Bruno Riccio

Membri dell'unità di ricerca locale: Viola Castellano, Luca Ciabarri, Luca Jourdan, Selenia Marabello, Chiara Pilotto, Ivo Quaranta, Bruno Riccio

Il progetto esplora i significati della libertà dal punto di vista di uomini e donne africani del passato e del presente. L’approccio integra studi di caso, interdisciplinarietà e comparazione tra contesti e periodi storici dando vita ad un dialogo tra gli studi africani, l’antropologia politica, la storia dell’Africa, la filosofia teorica e politica, la sociologia critica, l’etnolinguistica e la psicologia. Quattro unità di ricerca (Milano-Bicocca, Torino, Bologna, Pavia) affrontano tre obiettivi: 1) espandere la conoscenza del lessico africano sulle libertà (all’incrocio tra le dinamiche interne ed esterne); 2) produrre una fertile contaminazione tra discipline, migliorare la comunicazione trasversale e lo scambio interdisciplinare; 3) nuove generazioni (consolidare la ricerca nazionale di base e promuovere i percorsi di carriera dei giovani studiosi).

GAF intende creare un network italiano di eccellenza che possa diventare un punto di riferimento per la comunità internazionale. Il progetto si sviluppa all’interno dell’agenda del programma quadro europeo Horizon 2020 per le società inclusive e coese, producendo e diffondendo conoscenze che promuovono opzioni e modelli politici per la coabitazione culturale e sociale.

 

[2013-2016] PROGETTO FARB “Mobilità senza confini. Migrazioni interne e dinamiche sociali in Europa”

Coordinamento Scientifico: Bruno Riccio

Unità di Ricerca: Rossella Ghigi,  Roberto Impicciatore, Selenia Marabello, Stefano Passini, Dario Tuorto, Paola Villano.

Il Farb “Mobilità senza confini. Migrazioni interne e dinamiche sociali in Europa” è un programma di due anni finanziato dall'Università di Bologna. Molti ricercatori del Centro MODI sono coinvolti nel programma, che è caratterizzato da un approccio multi-metodo e multi-disciplinare. Questo programma Farb mira a pianificare una ricerca sul campo e a creare un network internazionale con università e centri di ricerca impegnati nello studio delle migrazioni e movimenti di popolazione entro e fuori i confini dei propri paesi.

Gli studi sulle migrazioni devono oggi tener conto dei cambiamenti globali che avvengono nel mercato del lavoro, delle nuove tecnologie, e delle inedite dimensioni che ha assunto l’uso dei trasporti e delle forme di comunicazione. Sul piano teorico, il progetto Farb sulle Migrazioni interne mira a plasmare un nuovo approccio verso la mobilità europea contemporanea e a colmare le tradizionali divisioni analitiche tra movimenti interni e transnazioni, tra mobilità e migrazione, tra migrazioni qualificate e non-qualificate, tra diverse dimensioni istituzionali (internazionali, nazionali e regionali), tra migranti stabili e temporanei, tra stranieri, autoctoni e diverse generazioni di migranti. A livello empirico, il progetto mira a pianificare una ricerca sul campo su una serie di questioni legate alla mobilità territoriale, quali: a) fattori educativi che spingono alla emigrazione/immigrazione; b) effetti della mobilità sulle dinamiche familiari, sulla gestione dei legami affettivi, sulle rappresentazioni sociali e sulle relazioni di genere e generazione; c) processi di inclusione / esclusione sociale e creazione di reti sociali nell’esperienza della mobilità; d) i comportamenti socio-politici e modi di relazionarsi alle istituzioni pubbliche della popolazione mobile rispetto alla non mobile.

Un aspetto cruciale del programma di lavoro è quello di coniugare metodologie quantitative e qualitative, permettendo così lo studio delle tendenze demografiche, di inserimenti divergenti nei mercati del lavoro, di nuove traiettorie di mobilità nonché l’analisi di dati etnografici e analisi in profondità.

Il Farb sulle Migrazioni Interne mira a creare una rete di competenze transnazionale e interdisciplinare sulle nuove Mobilità in Europa. Coniugando esplicitamente studi sulle migrazioni interne ed internazionali, il nostro obiettivo è quello di gettare le basi per un programma di collaborazione e ricerca a livello europeo che possa rispondere ai principali bandi europei per  progetti di ricerca e azioni di intervento.