Nel suo primo e fondamentale compito, la prospettiva delle Medical Humanities tende allo studio di tutte le forme che definiscono il rapporto fiduciario tra medico e paziente. Quest’ultimo, in forme e con modalità rese oggi sempre più articolate e complesse dall’odierna società multiculturale e dall’accesso a informazioni non criticamente vagliate, consentite dagli attuali mezzi di comunicazione di massa, giunge dal medico con un “racconto” della propria malattia. Il medico, allora, si trova a dover decostruire questo racconto, cui sostituisce una nuova “narrazione”, che consiste propriamente nella diagnosi e nell’avvio del processo terapeutico. Da questa prima relazione il benessere del paziente, che include la sua salute fisica ma con essa non coincide, si nutre di processi empatici che costituiscono la premessa del rapporto con il medico e, insieme, lo status per l’edificazione relazionale del proprio benessere.