La stazione meteo-marina di Rockisland: la registrazione di un evento di meteo-tsunami
Published on 14 October 2025 | News
Cosa è successo a Rimini il 5 ottobre 2025?
Quel giorno le spiagge di Rimini sono state allagate in modo inaspettato. Ma cosa ha causato questo evento? Ce lo spiega la stazione meteo-marina installata al Rockisland, sul molo di Rimini, grazie al progetto delle stazioni della Scienza dei Cittadini. Questa stazione, che misura in tempo reale il livello del mare e la pressione atmosferica, ha registrato un improvviso calo di pressione. Dopo alcune ore, questo cambiamento ha causato un innalzamento del livello del mare fino al doppio rispetto a quello previsto con la normale marea.
Cos’è la scienza dei cittadini?
Si chiama così perché tutti possono partecipare: la stazione, una volta installata, richiede pochissima manutenzione e i dati raccolti sono accessibili a tutti, tramite un portale europeo — e in futuro anche da smartphone. Questo permette ai cittadini di essere coinvolti nella raccolta e nell’uso di informazioni utili per capire e prepararsi a fronteggiare i fenomeni naturali estremi.
E cosa sono i meteo-tsunami?
Si tratta di onde del livello del mare molto estese nello spazio, ma molto rapide e intense nel tempo, causate non da terremoti (come gli tsunami tradizionali), ma da forti variazioni della pressione atmosferica. Possono far innalzare il livello del mare in pochi minuti o ore e si verificano in molte zone costiere del mondo — anche qui da noi.
Ecco che cosa e’ successo e la stazione fedelmente ci riporta l’evento come mostrato dai grafici riportati.
Oggi non è ancora facile prevedere questi fenomeni, ma si sta lavorando per renderlo possibile. Se ci fossero molte stazioni di Citizen Science — cioè strumenti di raccolta dati gestiti anche dai cittadini — e se questi dati venissero utilizzati per migliorare i modelli meteorologici, si potrebbero fare grandi passi avanti nella previsione dei meteo-tsunami. È una sfida importante che stanno affrontando insieme il CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), l’Università di Bologna e il Rimini Blue Lab.