Ereditare e trasmettere le forme visive. Da Focillon e Warburg a Manovich (e Midjournéy)

Evento per il programma del seminario "Ereditare 2. Semiotica della trasmissione" a cura di Francesco Mangiapane e Francesco Mazzucchelli (in collaborazione con Museo Pasqualino Palermo, Circolo semiologico siciliano, TRAME)

  • Data: 08 SETTEMBRE 2023  dalle 15:30 alle 17:30

  • Luogo: Museo Internazionale della Marionette 'Antonio Pasqualino' - Palermo (e in streaming sulla pagina FB di TRAME e del Museo) - Evento in presenza e online

Abstract

Questo intervento focalizza l’attenzione sull’eredità e la trasmissione delle forme e, più precisamente, sulla genealogia delle immagini, secondo la prospettiva del teorico dell’arte francese Henri Focillon (Vita delle forme, 1934). La genealogia delle forme sarà trattata attraverso due percorsi:

  1. l’analisi computazionale di Big Data visivi
  2. la produzione di immagini (con ambizioni artistiche o comunque estetiche) attraverso algoritmi, a partire da database composti da miliardi di opere d’arte.

La prima parte si concentra sulla relazione tra la concezione del patrimonio visivo secondo Aby Warburg (Atlas Mnemosyne, 1924-1929) e gli approcci contemporanei della Computer Vision. È chiaro che il progetto di una genealogia delle forme visive era rimasto incompiuto all’epoca di Warburg soprattutto a causa di limiti tecnologici: non tutte le foto di tutte le opere potevano essere disponibili. La contemporanea digitalizzazione delle opere d’arte — almeno del mondo occidentale—, la disponibilità di banche dati online e soprattutto l’analisi computazionale di grandi corpora di immagini rendono oggi tecnicamente possibile l’antico progetto di una genealogia delle forme. La prima parte del mio intervento esamina alcuni progetti di ricerca in corso negli Stati Uniti e in Europa che stanno rilanciando l'ambizioso e impegnativo progetto di Warburg e propone un approccio alternativo nell’atto di segmentazione delle immagini. La seconda parte tratta dei dispositivi di creazione di immagini artistiche come Midjourney e DALL-E, che permettono di generare nuove immagini a partire da stili e generi diversi presenti e disponibili nelle banche dati. Questo secondo tema sarà affrontato attraverso la nozione di prassi enunciativa (virtualizzazione, attualizzazione, realizzazione e potenzializzazione) al fine di studiare l'itinerario completo della generazione di immagini. Questo percorso comincia con la disponibilità di tutti i generi e di tutti gli stili archiviati nel database, i quali permettono di creare nuove immagini, e termina la sedimentazione della novità, passando per una selezione e una “messa in sospeso” dei tratti pertinenti della nuova creazione in vista di una nuova sedimentazione (o meno) di forme. Questa seconda parte si interroga anche sull’autorialità di queste nuove immagini prodotte da database e algoritmi e sulla maniera attraverso la quale la produzione macchinica opera nella scelta delle opere degli artisti, degli stili, dei generi attraverso i comandi dati dai produttori.

Bio

Maria Giulia Dondero, PhD, è direttrice di ricerca del Fondo Nazionale Belga per la Ricerca Scientifica (F.R.S.-FNRS) e professoressa all'Università di Liegi dove insegna Semiotica Visuale.

È autrice di quattro libri: Les langages de l'image. De la peinture aux Big Visual Data, Paris, Hermann Éditions, 2020 (versione estesa in inglese: Il linguaggio delle immagini. The Forms and the Forces, Cham, Springer, 2020); Des images à problèmes. Le sens du visuel à l'épreuve de l'image scientifique, con J. Fontanille, Limoges, Pulim, 2012 (trad. ingl. La sfida semiotica delle immagini scientifiche. A Test Case for Visual Meaning, Ottawa, Legas, 2014); Sémiotique de la photographie, con P. Basso (Limoges, Pulim, 2011); Le sacré dans l'image photographique (Paris, Hermès, 2009). Ha pubblicato circa 80 articoli con revisione paritaria in francese, italiano e inglese; alcuni dei suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo, portoghese e polacco. Ha diretto 30 lavori collettivi e numeri speciali sulla teoria semiotica del linguaggio visivo, sulle immagini scientifiche e artistiche e sulla fotografia. È cofondatrice e direttrice della rivista Signata Annales des Sémiotiques / Annals of Semiotics (https://journals.openedition.org/signata/) (Scopus, ANVUR e DOAJ) e co-direttrice della collana "Sigilla" presso Presses universitaires de Liège. È membro del comitato editoriale di diverse riviste scientifiche e Segretario Generale dell'Associazione Internazionale di Semiotica Visuale (IAVS/AISV) dal 2015 e Vicepresidente dell'Associazione Francese di Semiotica (AFS) dal 2013. È stata Visiting Professor presso l'Università di Manouba, Tunisia (2012 e 2013); all'UNESP, Brasile (2014, 2016, 2019, 2023), all'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH), Messico (2017), all'Università Paris 2 Panthéon-Assas (2019-2020), all'Università Celsa Sorbonne (2020-2021), Francia, all'Università di Torino, Italia (2020-2021) e ricercatrice ospite all'UCLA (2009), all'Università della California del Sud (2020) e all'Università Purdue (Indiana) (2022), USA.