Museo didattico 'Bombicci'

In questa sezione si presenta il Museo didattico-scientifico 'Luigi Bombicci', collocato in via Sant'Isaia 20 a Bologna.

Il Museo didattico-scientifico costituisce un patrimonio storico-educativo di inestimabile valore per la città di Bologna e, ad oggi, è unico nel suo genere a livello nazionale e internazionale. 
Esso racconta una tappa del Positivismo pedagogico internazionale che, nel Secondo Ottocento, delineava strumenti per la didattica delle scienze, capaci di "fare gli italiani", ed è per questo noto a livello internazionale.

Fu avviato nel 1884 dalla Società degli Insegnanti della provincia di Bologna insieme al professor Luigi Bombicci, docente di Mineralogia dell'Università di Bologna. È costituito da una ricca collezione di esemplari dei tre regni della natura, collocati in tre armadi contenenti trenta cassetti ciascuno per un totale di novanta cassetti. Un’ulteriore classificazione in orizzontale di questi oggetti li suddivide nei tre fondamentali bisogni della specie umana definiti dalla ricerca pedagogica dell’epoca: abitazione, nutrizione e vestiario.

Grazie all'impegno del Direttore didattico Dott. Roberto Vignoli, dagli anni Ottanta del Novecento il Museo è stato utilizzato come Aula didattica decentrata del Comune di Bologna, con attività didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado.

Sulla base di un Accordo di collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università di Bologna, nel 2022 l'amministrazione comunale di Bologna, ha sviluppato un nuovo allestimento museale.

Nella prima Sala sono presenti libri scolastici, fotografie, oggetti didattici della scuola nel secondo Ottocento, con particolare attenzione allo sviluppo della didattica delle scienze nel secondo Ottocento.

Nella seconda Sala si ripercore la storia e sviluppo del Museo Didattico Circolante allestito da Bombicci e levoluzione dei musei didattici.

Nella terza Sala compare l'allestimento di una classe tra Ottocento e Novecento con libri, pagelle e materiali relativi alla didattica di diverse materie scolastiche.

Sono state realizzate numerose visite guidate durante la Festa Internazionale della Storia e durante le Settimane Pedagogiche del Comune di Bologna.

Il Museo è visitabile su prenotazione.

 

 

 

Nel 1898 Bombicci completa tre guide descrittive degli esemplari dei tre armadi, con copertine che richiamano la bandiera tricolore e il progetto del ‘fare gli italiani’: bianco (regno minerale), rosso (regno animale) e verde (regno vegetale).

Il Museo didattico doveva essere circolante: ogni insegnante poteva prendere a prestito un cassetto, portarlo in classe e, con l’aiuto della guida descrittiva, fare lezione partendo dalle cose, dagli oggetti, secondo il metodo o insegnamento oggettivo diffuso dal positivismo pedagogico della seconda metà dell’Ottocento.

Il Museo didattico circolante di Bombicci ottiene la medaglia d’oro nell’Esposizione generale italiana di Torino (1898), nell’Esposizione didattica di Roma (1899) e nell’Esposizione universale di Parigi (1900) dove fu presentato un Album di 18 fotografie a cura della Società degli insegnanti della provincia di Bologna.

Sala dell'aula scolastica tra Ottocento e Novecento presente all'interno del Museo didattico scientifico 'Luigi Bombicci'.

Un sogno nel cassetto - Il museo didattico circolante di Luigi Bombicci

Il video che si propone è una produzione OAMovie 2021/22 e Flashgiovani per OfficinAdolescenti Biblioteca Salaborsa Ragazzi del Comune di Bologna. Il titolo è 'Un sogno nel cassetto - il museo didattico circolante di Luigi Bombicci' e racconta la storia del Museo didattico-scientifico 'Bombicci' dal punto di vista degli adolescenti, in collaborazione con Mirella D'Ascenzo referente scientifica del Museo per il Dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università di Bologna, Stefania Vellani curatrice del Museo Didattico Scientifico Luigi Bombicci per l'Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni del Comune di Bologna e con Roberto Vignoli esperto del Museo.