Ricerca

Democrazia dei dati è il risultato di un progetto di ricerca sviluppato sul distretto bolognese di Pianura Est. Da questo i colleghi Barbara Giullari e Gianluca De Angelis hanno pubblicato per Mimesis il volume dal titolo “La democrazia dei dati. Conoscenza e Azione Pubblica”. Il volume tratta in maniera analitica le dinamiche di trasformazione della conoscenza pubblica e le suggestioni emerse nel corso di
un’esperienza locale di programmazione nell’ambito delle politiche giovanili: dai laboratori nelle scuole, al mapping collaborativo, il lavoro sul campo è stato svolto nella prospettiva di favorire apprendimento istituzionale, ibridando i significati attribuiti alla realtà dalle istituzioni pubbliche e quei saperi non codificati che le persone maturano nel corso della propria esperienza di vita, contribuendo a ridisegnare a redistribuire  i processi decisionali tra i diversi attori locali.

Il progetto "Building local preparedness to global crises" (PRELOC), si concentra sull'avanguardia del rapporto tra scienza, tecnologia e società, ed è condotto principalmente da Lavinia Bifulco, professoressa ordinario di Sociologia presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università di Milano-Bicocca. Per il sito web del progetto: https://preloc.eu/

Le domande di ricerca fondamentali che lo coinvolgono sono:  - Come possiamo caratterizzare al meglio le principali sfide che oggi si trovano all'interfaccia tra scienza, tecnologia e società in un mondo di crescente incertezza e complessità? La pratica / il concetto di preparazione sono adattati per affrontarli?

Abitare sociale è un progetto finanziato da Fondazione Innovazione Urbana e Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'economia tramite un assegno di ricerca. La ricerca intende focalizzarsi su quelle forme di residenzialità sociale e pubblica che  mettono al centro la comunità degli abitanti, la partecipazione attiva e la mediazione sociale, per far emergere alcune ipotesi di linee guida ad uso di tutti gli attori del progetto coinvolti, i quali non avranno un ruolo  marginale nel processo di analisi. Emerge con sempre più chiarezza, infatti, che il tema dell’abitare richieda un approccio multi dimensionale e un processo integrato in grado di mettere in collegamento componenti tecnico  gestionali in senso stretto con quelle di tipo sociale, comunicativo e relazionale.
Scopri di più sul progetto.

PLUS è un H2020, coordinato da Alma Mater Studiorum. Il progetto mira ad affrontare le caratteristiche principali dell'impatto dell'economia della piattaforma sul lavoro, sul benessere e sulla protezione sociale attraverso un approccio transurbano rivoluzionario.

L'economia delle piattaforme, infatti, si sta affermando come un settore strategico in termini di applicazione delle tecnologie digitali, investimenti aziendali e nuovi posti di lavoro.

L'obiettivo del progetto è quello di tracciare un quadro di tali trasformazioni proponendo un approccio innovativo che identifichi la dimensione urbana come tappa fondamentale per misurare e valutare l'impatto sociale ed economico di queste innovazioni e per costruire politiche più inclusive.

GRETA (GReen Energy Transition Actions) è un progetto Horizon 2020 che ha l’obiettivo di aprire la strada ai molteplici e differenziati percorsi di partecipazione attiva nell’ambito dei sistemi energetici attraverso forme di cittadinanza energetica e progetti di comunità energetica. Il progetto GRETA studia gli aspetti sociali della transizione energetica con lo scopo di migliorare la comprensione delle condizioni che facilitano - e delle barriere che ostacolano - l’emergere della cittadinanza energetica. Potenzialmente, ciascuno di noi ha la possibilità di utilizzare l’energia in modo sostenibile e favorire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione tramite la partecipazione attiva al processo di transizione energetica. Tuttavia, non tutti hanno un accesso reale a questa possibilità a causa di una serie di fattori, dalla mancanza di informazioni adeguate e risorse necessarie all’esclusione dai processi decisionali. Quindi, di che tipo di conoscenza, strutture sociali, risorse tecnologiche o finanziarie c’è bisogno per diventare cittadini energetici? Per rispondere a questa domanda, attraverso un'indagine internazionale e sei casi studio partecipativi, GRETA svilupperà quadri interpretativi e modelli di azione volti a rivelare quali fattori influenzano la nascita di processi di cittadinanza energetica dando particolare rilievo al ruolo della giustizia energetica nella democratizzazione e nel consolidamento di tali processi. Identificando problemi e inquadrando soluzioni, il fine ultimo del progetto è la formalizzazione di un approccio condiviso per la transizione energetica attraverso i contratti di cittadinanza energetica. I risultati, inoltre, saranno impiegati per informare i policy makers e incoraggiarli ad adottare politiche volte a sostenere l’emergere di forme di cittadinanza energetica. Attraverso l’adozione di una visione a medio/lungo termine, il progetto GRETA ha l’obiettivo di accrescere la cittadinanza energetica a tutti i livelli geografici e contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo e della decarbonizzazione.

Per Bologna, il rione Pilastro e la zona Roveri sono stati individuati come l’area di riferimento per il caso di studio per specifiche motivazioni geografiche, funzionali e sociali. L’area sarà interessata da una serie di attività partecipative mirate a definire i Community Transition Pathways (CTP) e a stilare i contratti di cittadinanza energetica (ECC), risultato operativo dei Pathways.