Costruire la preparedness locale alle crisi globali
Per visitare il sito web del progetto: https://preloc.eu/
Obiettivo, problematica e domanda di ricerca
Il Progetto PRELOC ha come obiettivo quello di definire le implicazioni teoriche e le ricadute pratiche nel contesto italiano della preparedness come quadro di intervento e logica dell’azione pubblica di fronte a situazioni di crisi e di disastro.
Negli ultimi decenni, le situazioni di crisi e disastro si sono moltiplicate, in particolare in ragione di fenomeni sistemici di portata globale (pandemia, cambiamento climatico, crisi finanziarie) il cui impatto sconvolge, in modi diversi secondo i contesti, le realtà locali.
La preparedness è definita nella letteratura internazionale come capacità di anticipazione e risposta tempestiva a situazioni di disastro e crisi. Questa nuova parola d’ordine delle istituzioni internazionali viene ad aggiungersi a quelle più note di resilienza, vulnerabilità, mitigazione, adattamento, e prevenzione.
Ciò che contraddistingue la preparedness è l’obiettivo di costruire le condizioni per riconoscere segnali precursori di potenziali crisi e agire in modo tale da scongiurare gli effetti catastrofici.
La preparedness mette l’accento, da un lato, sul ruolo strategico dei sistemi informativi e in particolare sulla capacità di riconoscere la rilevanza di fenomeni che pur non essendo statisticamente significativi possono essere letti come segnali precursori di crisi potenzialmente catastrofiche; dall’altro, l’accento è sulla capacità di attivare prontamente misure in grado di scongiurare gli effetti catastrofici della crisi, o di limitarne significativamente l’impatto. A questo fine viene fatto ricorso a diverse tecniche di modellizzazione ed all’elaborazione di scenari allo scopo di rivelare le vulnerabilità sistemiche e agire di conseguenza.
L’esperienza ci insegna che i quadri di azione che guidano l’azione pubblica in situazione di crisi e disastro vengono spesso implementati, quando vengono implementati, in modi tecnocratici e confermativi di logiche e valori ormai ampiamente riconosciuti come parte del problema.
E’ possibile, e a quali condizioni, che l’implementazione della preparedness sia l’occasione per un progetto trasformativo, incentrato sulla capacità di azione dei territori e dei loro abitanti?
Fasi del progetto e risultati attesi
Il progetto PRELOC procederà innanzitutto a una mappatura di come la preparedness è oggi implementata in Italia in due settori chiave, la sanità e l’agricoltura. In particolare il progetto si focalizza sulle situazioni di crisi connesse al rischio pandemico e agli impatti del cambiamento climatico sulle attività agricole, con particolare attenzione all’aspetto della sicurezza alimentare. Un primo risultato del progetto sarà quello di produrre uno stato dell’arte in materia di implementazione della preparedness, che costituirà la base di partenza per la seconda fase del progetto.
La seconda fase del progetto prende avvio da una proposta di concettualizzazione di preparedness a scopo trasformativo elaborata dal gruppo di ricerca di PRELOC. La preparedness trasformativa è incentrata sulla promozione di infrastrutture diffuse di cura socio-ecologica del territorio e infrastrutture diffuse (settoriali e cross-settoriali) di condivisione di dati, conoscenze e saperi.
Al centro dell’approccio trasformativo alla preparedness sostenuto da PRELOC è posto il territorio e quegli attori del territorio che svolgono attività diffuse di cura socio-ecologica (in particolare attività socio-sanitarie territorializzate; agricoltura rigenerativa e multifunzionale associata alla creazione di filiere corte alimentari) e sono perciò in condizione di cogliere segnali precoci di anomalie come anche di individuare potenziali vulnerabilità dei sistemi territoriali. Questi attori-sentinelle sono spesso gli attori chiave per garantire una prontezza di risposta, in ragione della loro approfondita conoscenza del territorio e delle sue dinamiche. Tuttavia il relativo disinteresse pubblico per il mantenimento delle infrastrutture diffuse di cura socio-territoriale e l’assenza di infrastrutture diffuse che permettano la condivisione di dati, di conoscenze e di saperi (tra attori del territorio, tra territori, tra scala locale e scala nazionale e sovranazionale) porta a una dispersione di informazioni nonché a difficoltà di coordinamento. Succede così che la scarsa condivisione di informazioni tra livelli di azione faccia sì che anomalie osservate sul campo non siano messe in relazione con scenari che permettano di riconoscerle come segnali precursori di potenziali disastri.
Attraverso la scelta di una serie di casi studi (nei settori della sanità e dell’agricoltura), il gruppo di ricerca di PRELOC preciserà e testerà questa concettualizzazione di preparednes trasformativa, e la farà evolvere a partire dall’esperienza di ricerca e dal dialogo con gli attori implicati.
Il progetto PRELOC coinvolgerà una pluralità di attori impegnati sul territorio in campo sanitario e agricolo per promuovere una preparedness territoriale trasformativa nel senso sopra indicato, in un processo continuo di dialogo tra ricerca e azione. In particolare, gli attori coinvolti in PRELOC collaboreranno alla definizione di un set di indicatori di preparedness territoriale (nelle due macro-aree di sanità e agricoltura).
Il progetto porterà anche alla creazione di una piattaforma online di informazione sulla preparedness e di condivisione di pratiche e tecniche di preparedness trasformativa nei campi della sanità e dell’agricoltura.
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