Vi presentiamo alcune delle storie di successo che si sono generate nel CIRI e grazie alla sua interazione con altre importanti realtà
La circolazione extracorporea (CEC) presenta ancora alcune criticità, tra cui un certo rischio di effetti neurologici, sia temporanei che a lungo termine. Tra questi, il declino cognitivo postoperatorio (POCD) rappresenta una delle complicanze più frequenti, interessando una quota significativa dei pazienti (tra il 25% e il 50%).
Il progetto newMAT4CEC si pone come obiettivo il miglioramento dell'interazione tra il sangue e la superficie delle membrane dei dispositivi di CEC attraverso lo sviluppo e il testing di nuovi rivestimenti funzionali e trattamenti superficiali avanzati (anche assistiti dalla tecnologia al plasma) migliorando gli aspetti di biocompatibilità e sicurezza dell’intero sistema CEC.
Responsabile CIRI-SdV del progetto
N2ERT è un progetto di ricerca che punta a sviluppare nuove strategie per curare malattie rare che colpiscono il cervello, usando nanotecnologie avanzate per trasportare farmaci in modo più efficace. Il progetto è cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna all’interno del programma PR FESR 2021–2027. L'obiettivo principale è creare una piattaforma tecnologica innovativa per trasportare enzimi terapeutici direttamente al cervello, superando le difficoltà imposte dalla barriera ematoencefalica. Per farlo, il progetto usa nanoparticelle biocompatibili, cioè minuscole “capsule” progettate per (i) proteggere gli enzimi, (ii) rilasciarli nel punto giusto, (iii) mantenere intatta la loro funzione terapeutica. Il progetto non si limita alla ricerca di base ma lavora anche per rendere queste tecnologie pronte per l’uso industriale, con l’obiettivo di passare dalla fase sperimentale a quella clinica in tempi più rapidi.
Responsabile CIRI-SdV del progetto
Il progetto AI4ChemoBrain è un'iniziativa di ricerca industriale strategica cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito del Programma PR FESR 2021–2027, Azione 1.1.2. L'obiettivo principale è sviluppare un modello predittivo basato su tecniche di machine learning e intelligenza artificiale per identificare precocemente il rischio individuale di insorgenza del "chemobrain", un disturbo cognitivo che colpisce molti pazienti oncologici durante o dopo la chemioterapia. Il progetto coinvolge un consorzio di laboratori della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna e aziende leader nei rispettivi settori e mira a fornire uno strumento clinico innovativo per la medicina personalizzata, consentendo interventi terapeutici mirati e tempestivi per i pazienti a rischio.
Responsabile CIRI-SdV del progetto
Il progetto REMEDY mira a sviluppare un servizio di telemedicina integrabile nei sistemi sanitari per il monitoraggio remoto di pazienti complessi, attraverso un dispositivo indossabile multisensore e una piattaforma IoMT.
Il sistema sarà co-progettato con utenti finali e validato in ambienti simili a quelli clinici, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza personalizzata e l’empowerment del paziente.
Responsabile CIRI-SdV del progetto
E' in vigore un accordo di collaborazione con CINECA per lo sviluppo e l’applicazione di metodi di estrazione ed elaborazione dell’informazione a partire da Big Data Sanitari. Dalla gestione di sorgenti eterogenee, propedeutica per la digitalizzazione dei servizi sanitari, ai metodi di AI. L’obiettivo è quello di supportare la transizione digitale verso una sanità sempre più basata su prevenzione e predizione degli esiti, senza dimenticare il principio di centralità della persona e gli aspetti di comunicazione e supporto alle decisioni.
[30 novembre 2022] Il dispositivo è equipaggiato con una serie di sensori che riconoscono i movimenti di chi lo indossa e, in caso di caduta, attivano un airbag prima che la persona tocchi terra. Il progetto è nato da una collaborazione tra il CIRI Scienze della Vita e Tecnologie per la Salute dell’Università di Bologna e la start-up D-Air Lab. Alla sua realizzazione ha partecipato il gruppo di ricerca del Personal Health Systems Lab dell’Alma Mater, costituito da Ilaria D’Ascanio, Luca Palmerini e Lorenzo Chiari, che ha anche contribuito a definire e implementare il protocollo sperimentale per la validazione e la certificazione del dispositivo.
Responsabile CIRI-SDV del progetto
[13 aprile 2021] Il CIRI-SDV è stato selezionato per partecipare al programma promosso da Regione Emilia-Romagna e ART-ER dedicato a imprese, startup e laboratori di ricerca regionali che desiderano incontrare uno degli ecosistemi più importanti al mondo nell’ambito digital health e avviare processi di internazionalizzazione verso l’area di Boston. Il programma prevede azioni di informazione, training e approfondimenti, attività di mentoring e individuazione di interlocutori ad hoc, organizzazione di incontri one-to-one fra partecipanti regionali e prospects situati nell’area di interesse, azioni di follow up.
Responsabile CIRI-SDV dell'iniziativa
Il CIRI-SDV è stato coinvolto, con altri due laboratori della rete (LTTA, Università di Ferrara e Fondazione IRET) nello sviluppo del farmaco CHF5074 di Chiesi Farmaceutici, per il trattamento della demenza di Alzheimer. Fra il 2010 e il 2014 i risultati sono stati validati attraverso la pubblicazione sulle migliori riviste internazionali del settore, consentendo l’avvio di studi clinici di Fase I e II (ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01303744, NCT01203384, NCT01258452, NCT01602393). Nel 2014 la molecola è stata ceduta ad una start-up americana per lo sviluppo dello studio di Fase III.
[2 aprile 2021] Il progetto POR-FESR DINAMICA, coordinato da IRST Meldola e al quale partecipa il BioEngLab di Cesena del CIRI-SDV, permetterà di testare l’attività in vitro di biomateriali medicali su vari modelli cellulari. L’attività antitumorale viene valutata su linee cellulari tumorali di neoplasia della mammella e renale, mentre l’attività rigenerativa è studiata "seminando" sui dispositivi cellule ossee come gli osteoclasti e gli osteoblasti.
Principal Investigator CIRI-SDV del progetto
[2016-18] Step-by-Step ha sviluppato soluzioni innovative per la terapia delle lesioni neurologiche acute integrando, in un percorso scientifico e tecnologico inserito in un ambiente clinico, competenze e filiere industriali diverse, garantendo una cross-contaminazione anche nella formazione di ricercatori votati all’innovazione interdisciplinare. Si tratta di un progetto disease-centered che ha coinvolto il Montecatone Rehabilitation Institute e ha dato origine ad un trial clinico e ad un brevetto internazionale. Progetto POR-FESR 2014-20
Principal Investigator del progetto
UcanACT è un'iniziativa intersettoriale che riunisce fisioterapisti, enti locali, organizzazioni no-profit, istituti di istruzione superiore e di ricerca con l'obiettivo generale di coinvolgere cittadini adulti e anziani nella pratica dell'attività fisica (AF) come strumento di prevenzione del cancro negli spazi verdi pubblici urbani.
Le azioni di prevenzione del cancro di UcanACT non solo contribuiscono alla salute, ma anche al controllo della spesa. Il valore economico e l'economicità della prevenzione del cancro sono aspetti importanti che dovrebbero essere considerati, soprattutto nella crisi economica post-COVID che l'UE e il mondo stanno affrontando.
Questo progetto è finanziato dallo strumento Erasmus+ della Commissione Europea.
Principal investigator CIRI-SDV del progetto
Per avere una panoramica di tutti i progetti gestiti dal CIRI, in corso o conclusi