All'interno di questo progetto vengono proposte soluzioni di modellazione per un powertrain ibrido ad alte prestazioni. Lo scopo è minimizzare il consumo di emissioni inquinanti, mantenendo anche una particolare attenzione alle esigenze del cliente, ottimizzando gli aspetti legati alla guidabilità e alle emozioni di guida. In generale, gli obiettivi principali del progetto sono:
- modellazione della trasmissione ibrida su Amesim;
- modellazione del veicolo in ambiente Matlab/Simulink.
- modellazione fisica dell'intero sistema con lo scopo di sviluppare una strategia di controllo per controllare l'erogazione di potenza ai vari attuatori, in ottica di ottimizzazione delle prestazioni e dell'efficienza complessiva del sistema.
Il progetto consiste nello sviluppo di una applicazione industriale della saldatura laser di film polimerici da applicare alla macchina FormSleeve di SACMI VERONA utilizzando laser a CO2. Le attività del CIRI-MAM, in collaborazione con SACMI Verona, sono state volte a individuare una soluzione per incrementare la finestra di lavorabilità e la forza di adesione di film polimerici tramite additivazione di IR absorber e/o hot melt e/o sostanze reticolanti.
La soluzione tecnologica scoperta ha dato luogo ad un sistema industriale brevettato (WO2014125439 A1 (PCT/IB2014/058991) “Method of producing shrink sleeve labels and device”) per la giunzione di film polimerici per l’industria del packaging, che è stato integrato nella macchina FormSleeve+.
Ricerca svolta dall'unità operativa 'Prototipazione virtuale e modellazione sperimentale di sistemi meccanici' sul tema “IGMI ECO-T: Nuovo transfer sostenibile ad elevata produttività e competitività”, commissionata da GIULIANI–BUCCI AUTOMATIONS SpA (Faenza, Italia). Il progetto mira a sviluppare macchine utensili di tipo rotary transfer ad elevate prestazioni ed efficienza energetica, e a basso impatto ambientale, tramite l’implementazione di tecnologie innovative, e di sistemi di monitoraggio e diagnostica di utensili e condizioni di lavoro. Si evidenzia l’attività di caratterizzazione vibratoria delle macchine utensili ed identificazione sperimentale dei parametri modali mediante analisi modale sperimentale (EMA), finalizzata all’implementazione e validazione di modelli predittivi a elementi finiti, da impiegare come strumenti di supporto alla progettazione.
Il progetto consiste nella caratterizzazione analitica, delle tecnologie di produzione e delle collocazioni di mercato di farine ed estratti algali.
All’interno del paradigma dell’economia circolare e in un’ottica di carbon neutrality, ENI sta sviluppando un impianto di biofissazione di CO2 mediante microalghe per arrivare a produrre la cosiddetta farina algale. Questa può essere utilizzata come prodotto o componente per mercati agroindustriali, alimentari e/o nutraceutici; oppure per estrarre il bio-olio.
La UO di Chimica e Tossicologia dei materiali collabora con ENI nella caratterizzazione chimico-tossicologica del prodotto secco, necessaria per orientare la produzione e/o la vendita dei prodotti algali verso l’ambito cosmetico, nutraceutico e/o dei biocarburanti.