Convivere con la biodiversità nell’interfaccia terra – mare
Data:
Luogo: Palazzo Corradini, Via Mariani 5, Ravenna
Tipo: Convegno
Le aree costiere rivestono a livello globale un’importante funzione strategica e rappresentano uno dei più importanti spot di biodiversità. Unitamente a questo, le aree espletano funzioni naturali, residenziali, ricreative e commerciali di particolare rilevanza e antica tradizione. In una fascia relativamente piccola (<50 km dalla linea di costa) vive il 40% della popolazione mondiale, valore che passa al 30% se si considerano i primi 10km dalla linea di costa (fonte UNESCO). La fascia costiera rappresenta pertanto l’esempio concreto più ampio di sistema socio-ecologico, dove le azioni e le necessità della dimensione umana si intersecano fittamente con le dinamiche ecosistemiche. In tale contesto, a causa della crescente pressione antropica, unitamente all’aumento di fenomeni atmosferici estremi e all’innalzamento del livello marino, si verifica il fenomeno del “coastal squeeze”, in cui la compressione degli habitat costieri comporta la riduzione dello spazio vitale per gli ecosistemi in esso inseriti.
Nel 2023, “BioDiv”, ovvero la giornata di Successione Ecologica volta a creare un momento di dialogo tra esponenti della comunità scientifica, studenti e portatori di interesse, giunge al suo quinto appuntamento.
Quest’anno il congresso sarà organizzato a Ravenna, zona in cui le esigenze industriali, commerciali, turistiche, ricreazionali e di conservazione della biodiversità si intersecano, dando luogo su scala regionale ad un perfetto sistema socio-ecologico costiero.
Il punto focale di questo delicato equilibrio è il mantenimento di un buono stato degli ecosistemi a garanzia di quei servizi ecosistemici essenziali per la sopravvivenza umana.
BioDiv 2023, organizzato a Ravenna da Successione Ecologica e dal Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università degli Studi di Bologna, avrà come fine la sensibilizzazione dell’intera cittadinanza su tali temi e si propone come momento di dialogo tra ricercatori e gestori di attività connesse alla fascia costiera.