Avvocati, banche e imprese


Abstract

 

Frutto di una ricerca "sul campo" nella quale predominanti sono le fonti storiche, questo volume indaga sul complesso rapporto che intercorre fra il processo di industrializzazione del nostro paese e le trasformazioni che la professione legale ha conosciuto tra la fine dell'Ottocento e gli anni Quaranta del secolo successivo. Ne emerge la precoce affermazione in Italia di un avvocato specializzato nel diritto dell'economia che, lungi dal mostrare pregiudizi nei confronti del mondo degli affari, proprio dal suo rapporto con le imprese trae legittimazione e potere, sociale ed economico, conservando indipendenza e autonomia. Accanto alla figura dell'avvocato d'affari il volume ripercorre la definizione dello status-ruolo dell'avvocato stipendiato all'interno delle imprese - da semplice "passa-carte" a manager giuridico - mettendo in luce anche sotto questo profilo come la modernizzazione dell'economia abbia concorso a delineare una nuova figura di operatore del diritto.

 

Indice

 

Fonti

Premessa

1. Il consulente legale

2. Gli uffici legali

3. «Onoratezza» e onorari

4. L'élite degli avvocati d'affari tra notabilato e impresa