Il Centro

Breve storia del Centro dalla fondazione a oggi

A partire dal 1989, il Centro ha una lunga tradizione di ricerca e di collaborazioni interdipartimentali, interuniversitarie, con università e istituti internazionali e con network di ricerca nazionali e internazionali. Dal 2013 è divenuto dipartimentale, mantenendo la sede presso il LILEC. Scopo precipuo è sempre stato quello di attivare la ricerca sull'utopia, la distopia e la fantascienza a livello interdisciplinare, attraverso diverse azioni e iniziative. Tra queste, l’istituzione di una banca dati per costruire una biblioteca online e cartacea specializzata per raccogliere e far circolare volumi e ricerche sui temi del Centro, traduzioni di testi, organizzazione di iniziative culturali quali convegni, seminari e giornate di studio, ospitalità di ricercatori e ricercatrici, studiosi/e, dottorandi/e, nonché consulenze per ricerche inerenti, soprattutto alla comunità studentesca. Inoltre, il Centro collabora con gli insegnamenti dell’Erasmus Mundus Joint Master Degree GEMMA – Women’s and Gender Studies, il progetto internazionale EUTERPE: “European Literatures and Gender from a Transnational Perspective” EU Research Framework Programme HE / MSCA (Grant Agreement number 101073012).; e i corsi di insegnamento di ‘Critica Utopia’ (LILEC) e partecipa a progetti ed eventi di impegno pubblico sui diritti umani, civili e contro la violenza di genere. Tra le diverse aree di ricerca: utopia, distopia, speculative fiction, fantascienza, new gothic, horror nelle varie intersezioni con gli studi di genere, interculturali, global novel, transmedia studies, nuove scienze umane. Il Centro si propone così anche di favorire - in sinergia con altri centri UNIBO e del nostro territorio - l'impegno pubblico insieme all'incentivazione di progetti di ricerca e di corsi di insegnamento sulla utopia e di ospitare studiose/i provenienti da diversi paesi, favorendo interscambi culturali. È stato diretto dalla fondatrice Vita Fortunati e successivamente da Giovanna Franci e Roberto Vecchi. Dal 2013 Direttrice del Centro è Rita Monticelli.

È stato ed è tuttora partner di numerosi Progetti di ricerca nazionali e internazionali.

Nascita del Centro

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Il Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Utopia è nato all’Università di Bologna nel 1989. Oltre a membri dell’allora Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne (poi Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne – LILEC), hanno afferito al Centro professori e professoresse di altri Dipartimenti dell’Università di Bologna (tra i quali, Italianistica, Storia, Scienze Politiche, Arti Visive, Economia), nonché studiosi e studiose di fama internazionale.
Il Centro è stato progettato da Vita Fortunati, docente di Lingua e Letteratura Inglese, ed è divenuto uno spazio fisico grazie a Fabio Roversi Monaco, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, il quale, riconoscendone l’alto valore scientifico, ne ha favorito la realizzazione.
Dal 2013 è divenuto Centro dipartimentale, mantenendo la sede presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne ed è stato diretto dalla fondatrice Vita Fortunati e successivamente da Giovanna Franci e Roberto Vecchi. Dal 2013 Direttrice del Centro è Rita Monticelli.
La sua storia è comunque più lunga e risale al 1980, anno in cui Luigi Firpo, Nicola Matteucci e Vita Fortunati organizzarono la conferenza internazionale “L’Utopia e le sue forme”, che ha portato alla pubblicazione nel 1982 di un volume per la casa editrice Il Mulino. Si trattò anche dell’occasione per discutere la possibilità di creare un Centro interdipartimentale per la documentazione e la ricerca sull'utopia a Bologna. I partecipanti avevano infatti intravisto la possibilità di riunire in un'unica istituzione l'interesse di professoresse professori di diverse discipline accademiche, tra cui la filosofia e la storia, gli studi linguistici e letterari, le arti visive e le scienze umane.
Questo ha portato all’organizzazione di una seconda conferenza nel 1987, “Paesi di Cuccagna e mondi alla rovescia” i cui atti sono stati raccolti da Vita Fortunati e Giampaolo Zucchini in un volume pubblicato da Alinea (1989).

I primi anni del Centro

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Nel 1989, per celebrarne l’istituzione formale, sono state organizzate le Giornate di studio sull’Utopia, a cui hanno partecipato, tra i tanti studiosi e le tante studiose, Alexandre Cioranescu (Univeristy of Santa Cruz of Tenerife) e Raymond Trousson (Université Libre de Bruxelles), ma anche numerose studentesse e studenti che si stavano specializzando sull’argomento. A partire da quel momento, il Centro si è costantemente dedicato all'organizzazione di diversi incontri ed eventi sul tema, che hanno portato anche alla pubblicazione di importanti volumi sugli studi utopici.
Nel maggio 1989, Raymond Trousson è stato invitato a tenere una serie di seminari sull’Utopia come genere letterario, per studenti e studentesse del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne, Filosofia e Scienze Politiche.
Nel 1990 ha organizzato, in collaborazione con l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Naples, e in particolare con Adriana Corrado, il III Covegno Internazionale dal titolo “Per una definizione dell’Utopia. Metodologie e discipline a confronto”, che ha dimostrato l'importanza del coinvolgimento anche di ricercatrici e ricercatori nel campo di economia e diritto e di settori scientifici come la biologia, la fisica, l'ingegneria e l'urbanistica nello studio dell’utopia.
Nel 1993 ha avuto luogo il IV Convegno Internazionale “Viaggi in Utopia”, Rimini, i cui atti sono stati pubblicati dalla casa editrice Longo di Ravenna.
Nel 1994, in collaborazione con Istituto Gramsci Emilia-Romagna, il Centro ha organizzato il seminario “La distopia nella letteratura e nel cinema”, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Vita Fortunati, Franco La Polla, Carlo Pagetti, Carlo Galli, Beatrice Battles, Nadia Minerva.
Nel 1997 si è tenuto il V Convegno Internazionale “Vite di Utopia”, presso Gargnano sul Garda (Brescia) che ha portato a un ulteriore volume sempre per Longo.
Il Centro ha avviato un'ampia rete di partner, composta da enti, associazioni, centri analoghi e studiose e studiosi che hanno aderito a titolo personale. I membri partecipanti sono da sempre coinvolti in attività culturali e contribuiscono con le loro pubblicazioni ad arricchire la collezione e i materiali della biblioteca.
Il Centro ha anche avviato in passato la collana di studi “Forme dell’Utopia” per la casa editrice Longo, che comprende monografie, atti di convegno organizzati dallo stesso, traduzioni di testi da altre lingue sempre sull’argomento. Il comitato scientifico era composto da studiosi e studiose di rilevanza internazionale quali: Vita Fortunati, Direttrice della collana, Bronislaw Baczko (Geneva), Alexandre Cioranescu (Tenerife), Krishan Kumar (Charlottesville, Virginia), Carmelina Imbroscio (Bologna) Nadia Minerva (Perugia), Silvia Rota Ghibaudi (Torino), Giuseppa Saccaro del Buffa (Rome), Lyman Tower Sargent (St. Louis, Missouri), Raymond Trousson (Brussels).
Nel 2000 è stato pubblicato il Dictionary of Literary Utopias, curato da Vita Fortunati e Raymond Trousson, edito da Champion-Slatkine a Ginevra. Il dizionario comprende voci dedicate alle opere utopiche scritte tra il 1516, anno di pubblicazione dell'Utopia di Tommaso Moro, e il 1989, anno della caduta del Muro di Berlino. L'opera comprende anche voci dedicate ai concetti fondanti dell'utopia, che si intrecciano in una fitta rete di riferimenti intertestuali all'interno del corpus del libro.
Dopo la pubblicazione del Dizionario, il Centro ne promosso la disseminazione organizzando tavole rotonde presso varie università italiane ed europee, tra cui Bologna, Napoli, Torino, Milano, e Porto.

Dal 2013

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Tra le attività del Centro, il 2016 ha visto, assieme al Dipartimento di Scienze politiche e Sociali dell’Università di Bologna, l’organizzazione della Giornata di Studi “Utopia vs Realismo?”, per riflettere a cinquecento anni dall'Utopia di Tommaso Moro sull'attualità della contrapposizione utopia versus realismo; nonché della lectio magistralis di Marina Warner, “Losing Home, Finding Words: Voices in Motion” e del Convegno Internazionale “Una solitudine controversa: rileggere Radclyffe Hall”, con il contributo del Festival Internazionale Gender Bender, il Progetto europeo Marie Skłodowska-Curie GRACE (Gender & Cultures of Equality in Europe), la Biblioteca del Dipartimento LILEC, la Biblioteca Salaborsa e la Biblioteca nazionale delle donne.
Nel 2017, in collaborazione con il Centro de Estudos Comparatistas – Faculdade de Letras – Universidade de Lisboa ha organizzato la Giornata di studi internazionale “A Utopian Matinée: Projects and Reflections Between Lisboa and Bologna”.
Nel dicembre 2018, la partnership con la Academy of Global Humanities and Critical Theories (Università di Bologna, Duke University, University of Virginia) ha portato al Convegno Internazionale “Global F(r)ictions”, il quale ha visto la partecipazione di, oltre a studiosi e studiose del nostro Ateneo, di Nancy Armstrong, Paulo De Medeiros e Tim Parks.
L’esperienza è seguita nel 2019 con l’organizzazione di un secondo Convegno Internazionale “Global F(r)ictions 2. Immagini e narrazioni dell’Italia nel contesto globale”, in collaborazione con il DamsLab, il Dipartimento delle Arti e il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica.
Nel 2021 il Centro ha presentato un ciclo di seminari dedicati a “Posthuman, Trans* and Transfeminist Studies” e tenuti da Angela Balzano (Università di Torino), Valentina Greco (independent scholar) e Ludovico Virtù (Radboud University).
Sempre lo stesso anno ha organizzato la lectio magistralis di Rosi Braidotti “The Posthuman and the Contemporary Humanities”, assieme al Dottorato in Traduzione, Interpretazione e Interculturalità, al Dottorato in Lingue, Letterature e Culture Moderne: Diversità e Inclusione e al GEMMA Master in Women’s and Gender Studies.
Il marzo 2022 ha visto il rinnovarsi della collaborazione con il Centro de Estudos Comparatistas – Faculdade de Letras – Universidade de Lisboa, la quale ha portato alla Giornata di studi internazionale Utopian Matinée 2 “Utopia and Dystopia in Question. Mapping the Crisis: Theoretical, Critical and Fictional Issues”, assieme anche alla FCT – Fundação para a Ciência e a Tecnologia (Projeto UIDB/00509/2020) e al Dottorato in Lingue, Letterature e Culture Moderne – Curriculum EDGES – Studi di Genere e delle Donne.
Nel gennaio 2023, in occasione della Giornata della memoria, con il Centro di studi semiotici sulla memoria - TRAME il Centro ha organizzato l’incontro "Memorie controverse, post-memorie di famiglia: l'eredità del fascismo”, un evento promosso anche dal Tavolo della memoria coordinato dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Bologna.
Nel maggio 2024 il Centro ha ospitato per Lyman Tower Sargent, uno dei principali studiosi nel campo dell’utopia e founding editor della rivista Utopian Studies. Sargent ha tenuto una lezione su “Eugenics in Utopia” per il Curriculum EDGES Women’s and Gender Studies del Dottorato LILEC e il Dottorato DIT – Traduzione, Interpretazione e Interculturalità.
Oltre che con il Centro de Estudos Comparatistas – Faculdade de Letras – Universidade de Lisboa, il Centro collabora con studiose e studiosi di fama internazionale nel campo dell’utopia, della fantascienza e delle nuove scienze umane, tra i quali Rosi Braidotti, Tom Moylan, Lyman Tower Sargent.