Attività di Data Manager o Study Coordinator presso la UO di medicina di Continuità Assistenziale in Oncologia del Prof Biasco, all'Istituto di Ematologia e Oncologia “L. A. Seragnoli” - Policlinico S.Orsola-Malpighi.
Anche quest’anno, ho svolto la mia attività di Data Manager o Study Coordinator presso la UO di medicina di Continuità Assistenziale in Oncologia del Prof Biasco, all'Istituto di Ematologia e Oncologia “L. A. Seragnoli” - Policlinico S.Orsola-Malpighi. La mia attività ha riguardato gli studi clinici specifici per i tumori stromali gastrointestinali rari (GIST), per il GIST e il Sarcoma Study Group, sotto il coordinamento del tutor Prof.ssa Maria A. Pantaleo.
I tumori stromali gastrointestinali (GIST) rappresentano lo 0,2% di tutte le neoplasie del tratto gastrointestinale e la forma mesenchimale più comune del tubo digerente, istogeneticamente riconducibili alle cellule pacemaker intestinali, dette cellule interstiziali di Cajal. Le cellule del tratto gastrointestinale, in questi tumori, crescono e si moltiplicano in maniera incontrollata, a causa di un’alterazione del DNA che porta all'attivazione costante del recettore KIT (CD117), una tirosin-kinasi, responsabile dell'invio di segnali di crescita e di sopravvivenza che dalla membrana arrivano all'interno della cellula.
Dal punto di vista molecolare il 75% dei GIST presenta mutazioni attivanti appunto del proto-oncogene KIT (esoni 11, 8, 9, 13, 14 e 17), mentre il 5-10% dei casi presenta mutazioni attivanti di PDGFRA (esoni 18, 12, 14). Il restante 10% dei GIST non mostra mutazioni né a KIT né a PDGFRA e viene così definito GIST wild-type (WT). Tale sottogruppo risulta estremamente eterogeneo sotto il profilo biologico e clinico, per la presenza di ulteriori eventi molecolari.
La resezione chirurgica del tumore è il trattamento principale della malattia localizzata, ma non sempre è risolutiva o possibile. Il trattamento dei GIST avanzati o metastatici è principalmente medico, si avvale di farmaci inibitori tirosin chinasici orali (TKI) mirate allo «spegnimento» del recettore KIT, che ne bloccano l'attività e, di conseguenza, la proliferazione incontrollata delle cellule. 3 sono i farmaci ad oggi approvati per questa malattia: imatinib, sunitinib e regorafenib. Alla progressione di regorafenib non ci sono altri farmaci disponibili.
Nella pratica clinica l’analisi molecolare gioca un ruolo predittivo di risposta al trattamento. Permette, ad esempio, di identificare quei pazienti primariamente resistenti ad imatinib e sunitinib (mutazione D842V di PDGFRA) o che necessitano di un raddoppio del dosaggio di imatinib in caso di malattia avanzata (mutazione dell’esone 9 di KIT).
I paziente affetti da GIST appartenenti ai sottogruppi GIST WT possono non rispondere a queste terapie standard a causa dei molteplici eventi molecolari la cui forma tumorale di cui sono affetti può essere caratterizzata, ed un’alternativa per questi pazienti può essere entrare in uno degli studi clinici che sperimentano nuovi farmaci per i GIST o associazioni di farmaci tra le terapie preesistenti e quelli sperimentali.
Lo studio clinico, e di conseguenza la terapia oncologica sperimentale, è regolamentato da un assetto normativo complesso, specifico per ciascun protocollo di studio, devono seguire un preciso standard di qualità e devono essere condotte conformemente a quanto previsto alla normativa GCP (Good Clinical Practice, o Buona Pratica Clinica) che ne assicura la sicurezza e l'efficacia del nuovo farmaco nei confronti del paziente che partecipa allo studio (Dichiarazione di Helsinki).
Lo studio clinico è regolato dal Comitato Etico ed autorizzato dalla Direzione Sanitaria Ospedaliera. Una volta che lo studio ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie può essere proposto al paziente al quale viene offerta la possibilità, se soddisfa determinate caratteristiche, di ricevere oltre alla terapia standard anche un farmaco o una associazione di farmaci che al di fuori del contesto della sperimentazione clinica non avrebbe la possibilità di fare.
Le figure professionali coinvolte nell'attivazione e conduzione di una sperimentazione clinica o all’interno di diversi percorsi di terapia sono diverse: infermieri, medici, tecnici sanitari, biologi, farmacisti, ecc.
In relazione ai rapporti con il Comitato Etico il mio ruolo è di affiancamento allo Sperimentatore Principale e lo staff medico:
In relazione ai rapporti con lo Sponsor dello Studio clinico Sperimentale e le Organizzazioni di Ricerca a contratto (CRO) il mio ruolo, sotto la supervisione del Promotore di studio e interagendo trasversalmente con tutti i membri del core team, è quello di provvedere a:
Tutti i dati e l’analisi dei campioni biologici raccolti durante lo studio clinico, insieme a tutti quelli raccolti nei vari centri oncologici partecipanti allo studio, saranno utili a capire se la terapia in studio sia efficace e possa quindi essere utilizzata nella pratica clinica.
Gli studi clinici a cui sono stata da supporto, condotti dal gruppo GIST e Sarcoma Study Group sotto la supervisione e il coordinamento della Dott.ssa Maria A. Pantaleo, durante questo anno sono:
L’attività per questi studi non è ancora conclusa, in quanto questi studi sono ancora aperti e pertanto il mio supporto potrebbe continuare per l’anno prossimo in relazione alla conoscenza di queste studi clinici ed la storia clinica dei pazienti di studio coinvolti.