Le leucemie acute mieloidi (LAM) sono un gruppo eterogeneo di disordini proliferativi clonali secondarie a trasformazione maligna di un progenitore emopoietico o di una cellula staminale emopoietica (HSC). Le LAM rappresentano il 10-20% dei casi di leucemia acuta dell'età pediatrica (Smith MA et al. J Clin Oncol 1999) e l'incidenza annuale riportata nei paesi industrializzati è di circa 7-8 casi per milione di bambini/adolescenti di età inferiore a 18 anni(Stevens RF et al. J Haematol 1998). Le AML-Infant sono un sottogruppo di pazienti molto ristretto con un profilo prognostico decisamente sfavorevole. Attualmente solo il 40% dei pazienti AML presenta uno specifico marcatore molecolare riconoscibile e utilizzabile nel definire la prognosi di determinati sottogruppi leucemici, mentre la maggioranza delle AML all'esordio è costituita dalla cosiddetta classe a cariotipo normale (CN-LAM), ossia una classe in cui i pazienti sono privi di anomalie citogenetiche. L’andamento clinico non uniforme di tali pazienti suggerisce che la caratterizzazione genetica è indispensabile per una più adeguata e corretta stratificazione del rischio di queste AML non ancora meglio identificate.
Con lo sviluppo del sequenziamento massivo-parallelo, meglio conosciuto come NextGeneration Sequencing, si è arrivati ad oggi a poter sequenziare un intero genoma (Whole-Genome Sequencing) con tempi e costi relativamente contenuti. Il sequenziamento del genoma, dell'esoma e del trascrittoma sono approcci sempre più utilizzati anche nello studio delle LAM in quanto essi rappresentano un nuovo e potente strumento per identificare delle mutazioni che possono essere implicate nella leucemogenesi (Welch JS and Link DCAmerican Society of Hematology Hematol 2011). Tramite il sequenziamento massivo-parallelo sono già stati sequenziati interi genomi (Ley TJ et al. Nature 2008) o il DNA-esonico (Ley TJ et al. N Engl J Med 2010; Mardis ER et al. N Engl J Med 2009) di LAM a cariotipo normale nell'adulto e si sono individuate delle mutazioni (DNMT3A, IDH1, IDH2) che si sono poi rivelate essere ricorrenti in differenti sottogruppi leucemici LAM e che sono in parte rilevanti in termini prognostici e terapeutici (Ley TJ et al. Nature 2008; Mardis ER et al. N Engl J Med2009). D'altro canto, in ambito pediatrico, non sono ancora stati allestiti studi volti al sequenziamento dell'intero genoma, dell'esoma o del trascrittoma.
Lo scopo di questo progetto di ricerca è quello di chiarire il profilo genetico delle Leucemie Mieloidi Acute Infantili con cariotipo normale mediante l’utilizzo delle Tecnologie di Next Generation Sequencing. Tale studio permetterà, tramite l’individuazione di possibili mutazioni comuni (recurring mutations), di caratterizzare delle specifiche alterazioni genetiche che possano avere una rilevanza prognostica e terapeutica. La peculiarità del progetto consta soprattutto nel considerare il genoma dei pazienti che hanno sviluppato la leucemia prima di compiere l’anno di vita, presupponendo che le caratteristiche genomiche di questa patologia quasi “congenita” possano differire da quelle degli adulti. Questo è il primo studio che si propone di ottenere la sequenza completa del trascrittoma di casi di LAM-Infant a cariotipo normale e le conoscenze acquisite permetteranno una più profonda comprensione del processo di leucemogenesi consentendo una migliore classificazione dei pazienti nelle più appropriate classi di rischio. Da ciò si potrà poi partire per ridefinire in maniera sempre più accurata i profili prognostici permettendo, in ultima istanza, un adeguamento sempre più personalizzato dei protocolli di terapia.