Rischio da radiazioni ionizzanti

Cosa si intende

Esposizione a radiazioni ionizzanti

Il rischio da radiazioni ionizzanti si presenta quando persone impegnate in attività lavorative, di studio o di ricerca, così come la popolazione generale, sono esposte alle radiazioni ionizzanti (IR – Ionizing Radiation).

Le radiazioni ionizzanti con cui si può venire in contatto in Ateneo sono principalmente prodotte da:

  • Nuclidi radioattivi (ad esempio: sorgenti di fosforo-32, cobalto-60, cesio-137, stronzio-90, AmBe);
  • Tubi RX (raggi X) o Acceleratori (elettroni, raggi X).

Tutte le radiazioni ionizzanti sono classificate dall'International Agency for Research on Cancer (IARC) nel gruppo 1 - Cancerogeni certi per l'uomo.

Riferimenti normativi

I rischi derivanti dall’utilizzo di sorgenti di radiazioni ionizzanti sono disciplinati dal decreto legislativo D. Lgs. 101/20 con successive modifiche ed integrazioni.
Tale decreto rappresenta la base normativa su cui valutare, istituire, definire e controllare le regole per utilizzare in sicurezza sorgenti di radiazioni ionizzanti e per gestire le posizioni di radioprotezione di chi si espone a questa particolare tipologia di rischio.

Dove si verifica

Attività e ambienti a rischio di radiazioni ionizzanti

Le attività umane e le applicazioni che implicano l’uso diretto o indiretto delle radiazioni ionizzanti di origine artificiale sono molteplici.
Le più significative riguardano la medicina, la produzione di energia, la ricerca scientifica e tecnologica, l’industria in senso lato, l’agricoltura e l’industria alimentare, la geologia e la prospezione mineraria, le applicazioni ambientali.

È possibile raggruppare gli ambienti di lavoro con rischio da radiazioni ionizzanti in due grandi famiglie:

  • locali in cui sono presenti apparecchi radiogeni (ad esempio: sale di radiologia veterinaria, clinica odontoiatrica, bunker radiologici);
  • locali in cui sono presenti e si manipolano sorgenti radioattive  (ad esempio: laboratori di biochimica oppure di calibrazione rivelatori).

Valutazione

Stima del rischio e piano di emergenza

Per stimare il rischio da radiazioni ionizzanti gli Esperti di Radioprotezione mettono in atto un processo di valutazione seguendo rigorosamente le indicazioni di organi nazionali e internazionali, anche con l’uso di software dedicati. 

L’uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti prevede sempre la valutazione di impatto ambientale (produzione di rifiuti radioattivi o di effluvi in atmosfera).

Il piano di emergenza è stabilito solo in casi particolari e la valutazione riguarda la connessione con rischio incendio, terremoto, alluvione ecc. e l’eventuale impatto su chi lavora e sulla popolazione.

Per una valutazione contatta gli esperti di Fisica sanitaria

Radioprotezione

Indicazioni per il personale a rischio

Chi lavora o svolge attività esponendosi a radiazioni ionizzanti fruisce della tutela della sorveglianza sanitaria in caso di esposizione a radiazioni ionizzanti.

Per questo motivo è fondamentale comunicare alla U.P. Fisica Sanitaria i propri dati tramite le schede di radioprotezione: 

Per il personale dipendente ed equiparato

Per i medici in formazione specialistica (MFS)

In caso di variazione dell'attività

In caso di sospensione dell'attività

In caso di ripresa dell'attività

In caso di cessazione dell'attività

Indicazioni e procedure di sicurezza per strutture e dipartimenti

Le indicazioni e le procedure di sicurezza sono funzionali al tipo di sorgente che si intende utilizzare e quindi devono essere “personalizzate” ad ogni situazione contingente.

Per ogni realtà di Unibo in cui sono presenti sorgenti di radiazioni ionizzanti, esiste:

  • una progettazione iniziale del sito, con indicate le barriere fisiche protettive e/o le norme costruttive particolari per il locale in cui si eseguirà la pratica;
  • una valutazione preventiva del rischio specifico, con indicazioni di protezione (Norme Operative di Radioprotezione e di emergenza) nonché degli eventuali dispositivi di protezione da utilizzare;
  • una comunicazione e/o autorizzazione agli organi competenti dell’attività specifica;
  • un Registro di Radioprotezione in cui sono riportate tutte le comunicazioni relative alla pratica;
  • una valutazione personalizzata per ogni operatore autorizzato all’utilizzo della sorgente;
  • un controllo periodico di radioprotezione.

Ogni Dipartimento, prima di installare una nuova pratica radiologica o modificarne una deve consultare il Quaderno Operativo di Radioprotezione (in allegato) per tutte le procedure legali e di sicurezza che devono essere messe in atto.

Contattare la Fisica Sanitaria prima di ogni intervento così da concordare l’iter della pratica.