Ricerca

L’attività del Centro è diretta in particolare all’approfondimento da un lato delle politiche sovranazionali e domestiche per lo sviluppo della competitività, mediante la ricerca, l’innovazione e la creazione di start-up, e per la promozione delle catene del valore strategiche e delle correlate misure di sostegno, e, dall’altro, delle nuove forme di regolazione giuridica digitale poste in essere dall’Unione europea e dagli Stati Membri, al fine di fornire un quadro normativo capace di rendere più efficiente l’attività delle PMI, offrendo a queste ultime nuove opportunità per la realizzazione dei loro progetti imprenditoriali.

In tale contesto, primario rilievo assumono i più recenti interventi delle istituzioni comunitarie in materia, come, inter alia, la Proposal for a Regulation on a Single Market for Digital Services (noto come “Digital Services Act”), intesa a rafforzare il mercato unico dei servizi digitali (il “Digital Single Market”) e a promuovere l’innovazione e la competitività al suo interno.

Al riguardo, il Centro di Alti Studi analizza, anche in prospettiva comparata, come i Paesi Membri si preparino al recepimento e all’attuazione concreta dei corpus normativi che emergeranno, proponendo e/o individuando quali possano essere le best practices da seguire.

Inoltre, considerata la tendenziale contrazione del mercato tradizionale del credito alle PMI, un particolare focus è dedicato all’elaborazione ed attuazione delle politiche per la finanza d’impresa, volte alla creazione e regolamentazione di nuovi strumenti diretti ad agevolare l’accesso al credito.

In merito, oggetto di approfonditi studi sono gli orientamenti di volta in volta assunti dalla Consob circa le scelte tassonomiche da effettuare in relazione ai crypto-assets, che sono strettamente interconnesse con quelle di ordine regolatorio del mercato ove questi ultimi vengono emessi e negoziati.

In materia, peculiare attenzione viene prestata ai processi di definizione delle politiche di regolazione delle Initial Coin Offerings (“ICOs”) e delle Security Token Offerings (“STOs”), per cui viene valutata l’opportunità o meno di prevedere regimi agevolati, o “sandbox”, ad hoc, anche in tema di gestione delle piattaforme digitali di scambio, più o meno flessibili rispetto alla disciplina ordinaria dettata dal Testo Unico della Finanza, che valorizzino le peculiarità dei nuovi prodotti finanziari, senza far venir meno un set di tutele di base per il pubblico degli investitori.