Barbarie. I Classici - XI edizione

  • Data:

    03 MAGGIO
    -
    31 MAGGIO 2012
     
  • Luogo: Aula Magna di Santa Lucia, via Castiglione 36, Bologna.

  • Tipo: Il maggio dei Classici

locandina

Per i Greci barbaros è in origine "colui le cui parole somigliano a un balbettio"; solo in seguito (con la fondamentale mediazione di Aristotele) diventa il "primitivo", ovvero l’opposto del presunto uomo civile. Da allora, ogni cultura egemone ha elaborato i propri barbari, identificandoli via via con popoli diversi.
Per ciascuno, il timore dei barbari si lega all’ansia della "fine" del proprio mondo, spesso interpretata come la fine del mondo.
Gli antichi conoscevano bene quella "retorica dell’alterità" che ancora oggi ci spinge chiamare barbari quei popoli e quelle culture contro cui pretendiamo di condurre guerre cosiddette di "civiltà", o, peggio, di "pace".
Chi è dunque il vero barbaro? Questa domanda – che già i "barbari" troiani, per voce di Euripide, rivolgono ai Greci "civilizzati", ma violenti e crudeli – risuona ancora oggi. Nel nostro Occidente, che patisce il timore del tramonto, è impossibile non porsi questo interrogativo di fronte ai nuovi "barbari" che bussano alle nostre porte e che la propaganda delle "piccole patrie" demonizza e respinge secondo stereotipi millenari.
Come insegna Lucrezio, la civiltà non annulla ansie e paure: la possibilità di un regresso alla brutalità delle origini è sempre in agguato. Del resto, ammonisce Proust, "barbaro non è chi non ha mai conosciuto la civiltà, ma chi, pur avendola conosciuta, ne dimentica e ne tradisce i valori".

Giovedì 3 maggio 2012, ore 21

Furtum Promethei. Alle origini della civiltà
Lezione di Valerio Magrelli
Introduce Federico Condello
Letture da Eschilo, Prometeo incatenato
Interpretazione di Toni Servillo
Regia di Claudio Longhi

Giovedì 10 maggio 2012, ore 21

Quis tam barbarus? Noi, i barbari
Lezione di Adriana Cavarero
Introduce Cristina Demaria
Spettacolo Le Troiane di Euripide, con Carla Tatò
Musiche dal vivo di Giovanna Famulari
Regia di Carlo Quartucci

Giovedì 17 maggio 2012, ore 21

Vulnera vitae. Il disagio della civiltà
Lezione di Massimo Recalcati
Introduce Ivo Quaranta
Letture da Lucrezio, La natura delle cose
Interpretazione di "Mitipretese": Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti, Mariángeles Torres
Regia di Claudio Longhi

Giovedì 24 maggio 2012, ore 21

Peritura regna. Guardare la fine
Lezione di Sergio Givone
Introduce Bruna Pieri
Letture da Antico Testamento, Virgilio, Seneca, Agostino, Orosio, Possidio, Isidoro di Kiev, Leonardo di Chio
Interpretazione di Laura Marinoni e Giulio Scarpati
Regia di Claudio Longhi

Giovedì 31 maggio 2012, ore 21

Aspettando i barbari
Dialogano Massimo Cacciari, Franco Cardini, Stefano Rodotà
Coordina Ivano Dionigi
Letture di Donatella Allegro e Simone Tangolo
A cura di Claudio Longhi

 

NOTA: L’ingresso è a inviti. Gli inviti potranno essere ritirati, fino ad esaurimento, il martedì precedente ciascuna rappresentazione, dalle ore 17 alle ore 19, presso il Centro Studi; con una sola eccezione: la distribuzione degli inviti per la prima serata avverrà mercoledì 2 maggio, alla stessa ora e nello stesso luogo.